ARTICOLO
DI LUX LUCIS
Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta
provano "Now and then"
SERATA
RAVEL 8-15 FEBBRAIO
2 COREOGRAFI
X 1 COMPOSITORE
DAPHNIS
ET CHLOE
Bellissima la
scena (di Jürgen Rose): al centro una mega statua maschile ellenica
col classico membro mozzato ed altre tre più piccole di dee femminili
di lato a metà d’ una scalinata da paesino di pescatori, sullo sfondo
il mare dell’ isola di Lesbo.
Lykainion, futura
seduttrice, passeggia senza musica; di corsa arriva Murru con occhialetti,
giacca e pantaloni al ginocchio. Legge 1 libro, la guida all’ isola di
Lesbo per liceali di lusso mica la Routard..., e si guarda attorno: sale
la scala e resta estasiato alla visione delle statue.
Inizia la musica,
col coro invisibile del Teatro alla Scala che cresce.
Arriva Chloé,
subito sulle punte, ed otto collegiali gitanti tra cui quattro graziosissime
ragazze.
La Romagna in
peplo rosarancio, aerea, lungo-chiomata e sinuosa come non mai, inizia
la sua opera di seduzione girellando sulle punte attorno a Murru... Inizia
un passo a due di Murru con Romagna. Ma arrivano 4 marinai: 1, Dorkon,
si fa un passo a due veloce con Romagna. Si assiste a sequenze originali
di gusto eccellente comprendente passi accademici tipo tour en l’ air ed
altri insoliti, tipo salti a ginocchia alzate avanti, giravolte e prese
particolari, persino accenni di sirtaki... Murru piroetta veloce, poi si
toglie la giacca...
Dopo un quarto
d’ ora s’ è capito di trovarsi di fronte ad un grande coreografo,
la cui fama planetaria nn è infondata.
Daphnis guardando
le statue intraprende un manége lento e simpatico ma non virtuosistico,
mentre Chloé (Emanuela Montanari alla 1a e 2a recita, la bionda
e fragile Brigida Bossoni alla 2a) lo guarda, poi lo bacia e va via. Arriva
la Romagna (Beatrice Carbone alla 2a): gli mette le mani sugli occhi...,
inizia la seduzione, lui la trascina... Molto bello e sensuale il passo
a due con Murru: la Romagna, già piuttosto alta, quando allinea
le gambe in verticale sembra possedere un’ apertura “alare” di oltre 4
metri... Lui si guarda attorno, lei gli va sopra... avviene l’ iniziazione,
di cui però Daphnis non resterà orgoglioso...
Nella 2a scena
cala la notte e fischia il vento, si odono voci provenire dall’ alto: Murru
sale la scala col suo libro, s’ appisola sotto le 3 statue e sogna che
Chloé è rapita dai pirati. Invocando l’ aiuto delle ninfe,
le statue assumono forma umana: ne scaturiscono 3 ballerine con diadema
che fanno una danza da sogno. Murru scendendo la scala rientra seminudo,
trasformato in un dio vendicatore e prende a danzare con loro, mentre passa
un bandierone che fa più volte il giro della scena.
Ora i pirati,
in slip e corona di foglie in testa mentre la Musica si fa più percussiva,
celebrano un baccanale assolutamente dionisiaco cercando di arruolare Chloé
in costume da odalisca che viene capovolta tre volte e passata di mano
in mano. Ma arriva Daphnis che li sconfigge con dei lampi psichedelici.
La terza parte
vede un assolo stizzoso di Chloé, seguito da un passo a due con
Dorkon (la prima sera sostenuto da A. Grillo in sostituzione di D’ Amato).
Bellissimo: tutto
si fonde, Musica, coro, scena e Danza!
Al suono vellutato
del flauto si svolge un passo a due lento e pacato. Tutti saltellano giocosi.
Torna Romagna con 4 marinai.
Apoteosica rotazione
finale di Murru che solleva la sua Chloé.
Pubblico incantato,
anche il nuovo direttore del Coro Bruno Casoni viene a raccogliere gli
applausi. Svolta storica: Neumeier entra da grande alla Scala dopo che
nel 1982 l’ insipiente organizzazione scaligera l’ aveva fatto arrivare
senza contratto ed all’ insaputa del Corpo di Ballo...
NOW
AND THEN
Inizia senza
Musica: Sabrina Brazzo, scelta personalmente da Neumeier, in stupenda calzamaglia
celeste con spalline rosse e top orlato di rosso, fa pose plastiche da
statua greca, ma anche si muove, gli altri fanno flessioni ginnastiche
e corse... Poi la Musica del concerto in sol parte col celebre colpo di
frusta... Ma parte anche uno dei più straordinari connubi tra Musica,
Teatro e Danza che si siano mai visti su un palcoscenico!
Alla prima coppia
formata da Sabrina col muscolosissmo Andrea Volpintesta se ne sovrappongono
altre 4, una giallina formata da Gilda Gelati e Francesco Ventriglia, che
ripetono, amplificano e moltiplicano la già preziosa visione della
prima: forse Neumeier giocava tanto col caleidoscopio da piccolo!?... ;-)))
Abbandoni...
tensioni... un’ emozione indicibile...: il disimpegno dell’ astratto sposato
ai fasti del barocco! La partitura di Ravel è suonata dal vivo dal
grande pianista Roberto Cominati, anche lui nella buca dell’ orchestra.
Finisce il 1°
tempo e parte l’ Adagio assai: qui Sabrina, fra le altre divine cose, fa
scaletta sulla mano di Volpintesta, poi traversa tutta la scena camminando
a quarte...
Fine del 2°
tempo di questo che è ormai diventato un evento artistico multimediale,
un po’ concerto sinfonico (ottima la direzione di Vello Pähn), un
po’ teatro, molta Danza (tutto il Corpo di Ballo verrà coinvolto
nel brano): un’ esperienza culturale almeno cubica!!
Silenzio per
1’, poi su illuminazione rossa della scena la musica riprende... Sabrina
fa ancora dei sublimi numeri: la sua bellezza è michelangiolesca,
incarna l’ idea di una statua di Fidia improvvisamente in possesso dell’
animazione!
Cala una piattaforma,
ma non del tutto, e finisce.
Il pianista è
applaudito coi ballerini. Neumeier compare a raccogliere i meritati tardivi
applausi di questo pubblico al suo genio.
BOLERO
Pagina musicale
e coreografica celeberrima, i 15’ forse più famosi (grazie anche
al film omonimo del 1981 di Lelouch) della storia della Danza si sono avvalsi
della prestazione x tutte le 7 recite di una straordinaria Sylvie Guillem
(ma Sabrina Brazzo era pronta a subentrare in caso d’ indisposizione della
superdiva francese ormai naturalizzata scaligera...).
Devo dire che
preferisco la versione con la ballerina solista. Anche perchè mi
pare la Guillem - che ha appena compiuto 38 anni: auguri! – abbia esaltato
dei passaggi che nel Video con Jorge Donn nn si vedono: in particolare
Sylvie fa tre grand jetè da ferma e tre salti, sempre da ferma,
molto particolari, che non so come si chiamino, con le gambe tutte di lato...
Il pezzo, tutti
lo conoscono, penso tecnicamente sia temibile per quelle continue flessioni
di braccia e tronco mentre i piedi sono in quarta, posizione mantenuta
quasi costantemente dal solista per l’ intera durata del brano. Col corpo
la solista segue l’ andamento flessuoso della linea melodica orientaleggiante,
mentre con le mani alternativamente va in alto e sfiora il terreno ed ogni
tanto sembra quasi soffiare dei baci al pubblico...
Difficile fare
tutto ciò dando pure un’ espressione al volto, al corpo ed ai lunghissimi
capelli: la lentigginosa Sylvie ci riesce in pieno, il delirio finale è
tutto per lei.
LUX LUCIS
it.groups.yahoo.com/group/IT-ARTI-DANZA/
Febbraio 2003