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COMUNICATO STAMPA

LA SCOPERTA DEL BOLERO-SPADO’:

il cinema, la danza, la musica, la pittura

nella Parigi degli anni ‘30

 

Spadolini : “Dreams ”

     Un insegnante dell’Istituto d’Arte “F. Fellini” di Riccione rinviene in una soffitta un pacco contenente quelle che sembrano vecchie cartacce … Inizia così la straordinaria riscoperta di Alberto Spadolini (Ancona 1907 – Parigi 1972), artista emigrato in Francia all’inizio degli anni trenta.

Spadolini: foto Joe Pasen (anni ’30)

‘Spadò’, come era soprannominato a Parigi, è annoverato fra gli artisti francesi e svedesi, e detiene senz’altro il primato del più eclettico e versatile artista del secolo scorso.

     Dopo aver studiato al Teatro degli Indipendenti di Roma, Spadolini emigra in Francia all’inizio degli anni ’30. Lavora come decoratore nell’atelier di Paul Colin; pochi mesi dopo diventa danzatore con Mistinguett, e Joséphine Baker; è coreografo particolarmente amato da Maurice Ravel, Cécile Sorel, Paul Valery, e Marlen Dietrich; come attore prende parte ad alcuni film accanto a Charles Boyer, a Jean Gabin, e a Jean Marais; in qualità di  regista gira  una serie di cortometraggi sulla danza gitana con il jazzista Jango Reinhart e con la ballerina Carmen Amaya; è adattatore dei dialoghi per sir Alexander Korda con il quale ha vinto, con il film ‘I racconti di Hoffman’, il Premio per la Miglior Produzione al Festival di Cannes del 1951; è scenografo apprezzato nei teatri di Parigi; negli anni ’50 è cantante di musica melodica; è scultore capace di dare un’anima alle sue opere; è restauratore di ville nel fermano, di castelli sulla Loira e di discoteche nel riminese (negli anni ’60 restaura gli interni della discoteca del Grand Hotel di Rimini); infine, per tutta la sua carriera, è pittore amato da Jean Cocteau, da Max Jacob, da Anton Giulio Bragaglia e dal principe Felix Yussupov (nell’archivio sono stati trovati diversi documenti dell’uomo che uccise Rasputin).

      La Rassegna, organizzata dall’Istituto Statale d’Arte “F. Fellini”, si terrà presso il Castello degli Agolanti di Riccione dal 7 al 29 maggio 2005 ed avrà il patrocinio dell’Ambasciata di Francia, dell’Ambasciata di Svezia, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Riccione, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Saranno in mostra una quarantina di dipinti e bozzetti di scena provenienti da collezioni italiane e straniere, una cinquantina di fotografie e manifesti, due sculture e un filmato originale dell’epoca. Saranno esposti anche alcuni costumi di scena realizzati dagli studenti dell’Istituto d’Arte.

L’ingresso è gratuito. Per informazioni: tel. 347-8481443

Marzo 2005


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