WORKSHOP

DI DANZA INDIANA

KATHAK

CON

SANDIP MALLICK

27 e 28 ottobre 2007

ore 15-18

Lo stage  si terrà in viale Lucania 27, Milano

Per informazioni

_________MEDITERRANEA_________

e-mail: medidanza@inwind.it

tel. 02-59900213   333 6144979

 www.mediterranea-danza.it 

Il KATHAK il cui nome vuol dire ‘raccontare storie’ è uno degli stili di danza più popolari del nord dell’India. Trae origine dalle danze devozionali, eseguite in forma di narrazione, di storie epiche e sacre della mitologia indiana, praticate in particolare dai cantastorie.

Con l'Impero Moghul (XII-XVII secolo), il Kathak entra a corte e subisce l'influenza persiana arricchendosi  di elementi  che portano la danza a diventare una delle forme d’arte più sofisticate dell’India del nord.

Attualmente è una delle forme  più stilizzate della danza classica indiana, che armonizza la tecnica con il linguaggio espressivo del corpo. Il Kathak è costituito come le altre danze indiane da danza pura e danza narrativa, per la quale usa gesti (mudra) combinati o di una singola mano e gesti abbinati a passi. Grande importanza rivestono il gioco ritmico dei piedi ed i giri spettacolari: caratteristiche queste per le quali viene spesso associato al Flamenco anche in ragione  della matrice storica del popolo gitano. 

Nel seminario si studieranno gli elementi fondamentali del Kathak:

-    Il lavoro percussivo dei piedi.

-         I movimenti del corpo, e la fluidità delle braccia.

-         I giri.

-         Le composizioni ritmiche.

-         Una breve coreografia.

SANDIP MALLICK, danzatore indiano che vive e lavora a Kolkotta,  possiede uno stile innovativo, per il suo modo di fondere le  intense espresssioni e  gli attraenti  movimenti.

Discepolo del Guru Smt. Sreelekha Mukherjee di Kolkotta e di Pt. Birju Maharaj, della Scuola di danza di Lucknow.

Come insegnate e danzatore offre con generosità la sua energia, e possiede una capacità di analisi del movimento molto chiara.

La danza è considerata come uno yoga in movimento che rafforza la mente del danzatore e la sua pratica come fosse una meditazione.

La sua danza è come una pittura viva nello spazio.