SPAZIO SCUOLE

ALTRE INIZIATIVE
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Il Circolo Zagharid

presenta

“  ZAGHARID TRIBAL PROJECT “

 

meeting di approfondimento,studio e riflessione sul

fenomeno di  diffusione del nuovo stile

 

da Venerdì 25 Maggio a Domenica 27 Maggio

presso

“VILLAGGIO BARONA”,Via Zumbini 6 Milano

(MM Romolo,autobus n.47)

               

UN PO’ DI STORIA: lo stile denominato “TRIBAL BELLY DANCE”  nasce circa 20 anni fa nella “west coast”;si caratterizza come uno stile unicamente americano, i cui tratti fondamentali sono la forza,la potenza del movimento e la collaborazione del gruppo nella performance .Lontana dal concetto di "a solo" caratterizzante lo spettacolo di "Sharqi" tradizionale,esso evolve in una improvvisazione collettiva all’interno della quale ogni componente sincronizza i propri movimenti con quelli delle compagne. I modelli ritmici più ampiamente utilizzati nelle basi musicali sollecitano hip lift,colpi ed accenti del bacino e dei fianchi, semplici passi bene strutturati che mettono enfasi nella parte inferiore del corpo;ad essa si contrappone la parte superiore del corpo che rimane abbastanza posata e stazionaria  assumendo posizioni stilizzate nelle braccia ed una postura per quanto riguarda il tronco assai simile a quella del flamenco. Fonti di ispirazione per questo stile sono state le varie tribù del Nord Africa e dei deserti del Medio Oriente;movimenti,stili e costumi sono stati presi da disparate etnie (berberi,beduini,Ouled Nail…) e adottati come costume tipico per questo stile;da diversi popoli sono stati tratti anche alcuni aspetti nella concezione della danza:la presenza di ritmi ripetitivi,terreni ed estatici,il supporto del gruppo nella danza,la presenza di movimenti bilanciati e radicati al suolo ed infine la predominanza del ritmo nel tappeto musicale. Attualmente il termine "tribal" fa riferimento ad una rilettura della Danza Orientale,alla luce di queste influenze,che nel corso degli ultimi anni si e’ ulteriormente differenziata all’interno,dando origine a correnti diverse: con CLASSICAL TRIBAL BELLY DANCE si intende fare riferimento alla"vecchia  scuola",che ruota attorno ad un movimento formatosi negli Stati Uniti intorno agli anni ’70 e guidato principalmente da gruppi di folklore nati in California. Si ritiene che la danzatrice Jamila Salimpour sia stata una importante pioniera per quanto riguarda la definizione di questo stile; e che abbia ispirato con la sua attività artistica e didattica molte delle future danzatrici “tribal”. Le direttive, i costumi e lo spunto per l’interpretazione furono prese fondendo elementi dalle varie culture tribali del Medio Oriente,del Nord Africa e della Spagna. Nacque allora il termine CALIFORNIAN BELLY DANCE che incarna un agglomerato di differenti esperienze che non si riducevano alla normale e semplice definizione di "Belly Dance";precursori del lavoro di improvvisazione che diventerà parte fondamentale della "tribal",furono,all’interno di una corrente denominata "Renassaince Faire",gruppi quali "Bal Anat" (di Jamila Salimpour) o i meno conosciuti "Bou Saada" costituiti da danzatrici che rifiutavano le scelte estetiche della danza da cabaret. Questa ribellione al "cabaret  style" e la tendenza a trarre ispirazione da temi più etnici (nei costumi,attraverso l’uso di tessuti in fibre naturale, decorazioni e ricami in cotone,l’ uso di monete in alternativa alle paillettes e di preziosi gioielli in argento;nella performance, con la predilezione per l’accompagnamento dal vivo,con strumenti acustici…) e’ quello che maggiormente caratterizza il "classical tribal" o "vecchia scuola". Nella TRIBAL BELLY DANCE più recente il focus rimane sul lavoro di improvvisazione operato dal gruppo (“tribe”) che può incorporare duetti ,danze in trio,circoli ed assoli supportati dal gruppo che fa da contorno( “coro”) e costituisce una sorta di background i cui movimenti completano quella della leader pur rimanendo molto lontani dal tradizionale concetto di coreografia di gruppo;le partecipanti apprendono un comune vocabolario di passi e di movimenti ed attraverso la pratica sviluppano un sistema di comunicazione non verbale che si traduce in codici e segnali che consentono la transizione da un movimento all’altro. Le danzatrici possono quindi creare la performance nel momento stesso in cui sono davanti al pubblico e l’effetto per chi guarda e’ quello di uno spettacolo coreografato; ogni “tribe” sviluppa col tempo un proprio stile di performance che include le modalità con cui avviene la transizione da un movimento all’altro; la “tribe” quindi evolverà in un proprio personale stile caratterizzato da movimenti,abbigliamento e codici individuali;inoltre,anche se spesso questo stile viene presentato in forma di spettacolo,spesso le intenzioni di chi lo pratica non sono necessariamente quelle di danzare per un pubblico, esso può diventare una sorta di "convenzione culturale" che rafforza le relazioni e i legami tra coloro che la praticano (come del resto vuole in genere la tradizione "tribale"),ed è legata ad un messaggio di condivisione “tra pari”,in quanto non è prevista la presenza di una solista,quanto piuttosto di un continuo cambio di leader.Anche in questi aspetti quindi vi è un forte contrasto con lo stile di Raqs Sharqi tradizionale;l’opportunità di comunicare attraverso il corpo e la musica in una dinamica di gruppo incentiva il senso di comunicazione proprio di questa danza. Un altro aspetto altrettanto importante del "tribal" è la connotazione di tipo stilistico per quanto riguarda i movimenti stessi: questo stile mette forte enfasi nell’isolazione dei  vari movimenti; il corpo mantiene posizioni erette e fisse in alcune sue parti mentre altre si muovono con marcata precisione;mentre in altri stili di "Belly dance" le isolazioni riflettono semplicemente la  concezione estetica della danza,nel "tribal" esse sono più severe e appaiono quasi in "contrasto" con il movimento stesso. I costumi traggono ispirazione della cultura berbera, Afgana,del Marocco come da quella dell’India e del Pakistan e sono pieni di colori,con indumenti di foggia indiana ed orientale,cinture per i fianchi piene di tasselli e di ornamenti argentati, grandi turbanti e varie decorazioni ed acconciature per la testa;questi ingredienti possono essere personalizzati e mescolati con altri pezzi "etnici", interpretazioni individuali sono incoraggiate, ma in generale questa e’ l’uniforme tipica per essere in sintonia con lo stile :uso di tessuti naturali quali cotone ,decorati e ricamati con filo colorato,gioielli etnici in argento (meglio pezzi unici artigianali) ,abbondante uso di specchietti,tasselli,monete, bracciali e collane;il costume incorpora voluminose gonne,pantaloni e choli e si accompagnano con turbanti che conferiscono alla danzatrice un aspetto quasi regale;è appunto  lo stile di acconciatura e turbante quello che varia maggiormente e che distingue tra loro i vari gruppi di tribal ; a tale look viene quindi associato un make-up di tipo "tribale" reso molto teatrale ed arricchito dall’uso del  bindi ,da tatuaggi e da varie forme di “body art”. Questa combinazione di elementi evoca un senso di forza potere e tradizione. Sono invece considerati come totalmente in contrasto con questo stile:chiffon,tessuti sintetici tipo lamé,tinte pastello, applicazioni, paillettes,gioielleria dorata e di strass,perle ed ornamenti più "raffinati". L’AMERICA TRIBAL STYLE  (ATS) rappresenta attualmente il filone più significativo di questo stile;in esso si colloca l’attività di Carolena Nericcio,fondatrice della Compagnia ."Fat Chance Belly Dance", nata a San Francisco e considerata attualmente come referente per questo stile, avendolo rinnovato ed avendone caratterizzato maggiormente alcuni tratti fondamentali, aggiungendovi influenze contemporanee; essa parte dal filone CLASSIC TRIBAL e si struttura come gruppo di improvvisazione che sarà precursore di tante altre forme ed interpretazioni conosciute oggi. Lo stile del FCBD e’ molto particolare e facilmente riconoscibile da chi ha familiarità con il vocabolario "tribal", non solo per le caratteristiche dei costumi o dei passi ma anche per gli accenti del corpo,la postura,le posizioni delle braccia.Il TRIBAL FUSION nasce invece dal matrimonio tra forme improvvisate e forme coreografate e mette maggiore enfasi nel fondere stili differenti quali il flamenco,la danza afro e quella indiana insieme a vario materiale della "Belly dance" tradizionale quali il lavoro sul pavimento,la danza accompagnata da percussioni,le mudra ed il potente e selettivo lavoro di tutta la muscolatura;a differenza degli stili precedentemente menzionati essa ha un impronta  più solistica;famosissima interprete di questo stile è Rachel Brice. Per TRIBARET si intende invece uno stile ibrido tra la  danza di cabaret ed il “tribal” classico,spesso di questo ultimo viene mantenuta soltanto la scelta del look,ma lo spettacolo e’ coreografato ed e’ ricco di elementi presi da altri stili di Danza del Ventre;questa distinzione sottolinea come non sia il costume a definire "tribale" una  danza,ma l’insieme di tutti gli elementi che abbiamo prima menzionato. Frutto delle ultime evoluzioni di questo fenomeno e’ il EAST COAST  TRIBAL,sviluppatosi lontano dalla California in un ambito artistico dove le suggestioni tribali sono state spunto per nuove interpretazioni coreografiche basate su un differente "feeling",a testimonianza del fatto che il mondo della “tribal” è in continua evoluzione e ha generato nel corso del tempo una lunga serie di correnti destinata a continue evoluzioni. 

PERCHE ’ LO STILE TRIBAL ALLO ZAGHARID : il Circolo Zagharid è attivo nel panorama italiano relativo alla Danza Orientale da 15 anni; attraverso l’attività dei suoi fondatori ha introdotto questa Danza in diverse città (tra le quali Torino,Verona,Trieste,Piacenza,Reggio Emilia,Udine…), ha fatto conoscere al pubblico italiano molti dei suoi più autorevoli rappresentanti sul piano mondiale organizzando per prima seminari con prestigiosi “master teachers” che sono in seguito diventati nomi familiari a tutte le danzatrici italiane (Zaza Hassan,Leila Haddad,Mo Geddawi,Wendy Bonaventura…);fin dall’inizio della sua attività ha sperimentato in prima persona ed incoraggiato progetti innovativi di fusione e contaminazione tra varie tradizioni coreutiche e musicali (ad esempio con il flamenco,la danza greca,quella indiana e  contemporanea) applicando la Danza Orientale anche in ambiti non convenzionali nei quali essa ha assunto una importante funzione aggregativa,socializzante ed educativa; è stato una delle prime realtà italiane completamente dedicata alla cultura della Danza Orientale,della quale ha seguito gli sviluppi e le evoluzioni nel nostro paese con un occhio sempre attento,critico ed obbiettivo rispetto ai “nuovi fenomeni”,dei quali cerca ogni volta di individuare non tanto gli aspetti “modaioli” ma quelli che ne rappresentano la matrice più autentica,traendo possibilmente informazioni e dati relativi ad essi da fonti dirette ed originarie senza troppi passaggi di seconda mano ed interpretazioni personali.Grazie alla commercializzazione che ha coinvolto recentemente questa Danza in tutto il mondo,lo stile tribal si è diffuso anche in Italia a livello quasi capillare;nessuna scuola o insegnante ignora ormai l’esistenza di questo stile e sono poche quelle che non hanno mai visto un’esibizione o provato in prima persona almeno una lezione; tuttavia,come in ogni grossa operazione commerciale, di questo fenomeno sono stati assimilati molto più facilmente gli aspetti superficiali (legati al look,all’immagine ed in generale alla novità della proposta) mentre sono stati trascurati dei contenuti che,oltre ad essere indubbiamente importanti ed interessanti,costituiscono l’essenza stessa di questo stile e rappresentano la vera “innovazione” che esso porta con sé, in quanto vanno contro abitudini ed atteggiamenti assai comuni nella logica della Danza Orientale tradizionale: l’evocazione dello spirito collettivo e di gruppo in alternativa all’egocentrismo e al divismo che spesso si riducono ad una squallida competizione, una proposta a livello di look nettamente in contrasto con lo stereotipo della danzatrice tutta lustrini e paillettes,la rivalutazione dell’uso delle percussioni dal vivo (meglio se suonate dalle stesse danzatrici!) e di tutti gli aspetti “etnici” legati ad un ambito tradizionale, principi e valori ben precisi legati alla scelta ed alle modalità con cui realizzare una performance;l’insieme di tutti questi aspetti rende questo stile quasi una “filosofia” di vita alla quale consegue un modo di vivere la Danza nettamente in contrasto con la logica commerciale,che pure lo ha fatto conoscere al “grande pubblico”.

 Il nostro Circolo è nato nella logica dell’Associazione culturale ed ha come primo e principale obbiettivo quello di aggregare persone attraverso la Danza e fare in modo che donne di tutte le età,fasce sociali e condizioni si possano incontrare e scambiare esperienze attraverso una comune attività;non è ovviamente sottovalutato un discorso di tipo “artistico”,ma la possibilità di far crescere ognuna nel percorso che ha scelto a prescindere da talenti e capacità individuali,andando contro la logica di un discorso “elitario”,rappresenta un aspetto fondamentale della nostra attività;la collaborazione e la logica di gruppo è il fondamento della nostra didattica che è sempre supportata da un lavoro collettivo anche per quanto riguarda le scelte delle singole insegnanti; nella nostra attività ci siamo spesso poste al di fuori di ambiti e circuiti commerciali,sostenendo un modello di danzatrice alternativo a quello proposto dalla logica del “business” ed incentivando proposte “coraggiose” e di rottura rispetto ad esso.Per queste ragioni,pur essendoci sempre occupate soprattutto dell’ambito tradizionale,anche attraverso una corretta informazione di tipo culturale rispetto alla musica,al folklore e alla diversificazione tra i vari stili, il messaggio portato dal tribal ci piace e riteniamo possibile incorporare questa proposta nell’ambito della nostra attività ritenendo anzi necessario darne una divulgazione il più possibile corretta e di qualità.Il week end proposto vuole essere un momento di elaborazione a 360 gradi rispetto ad un’esperienza più che trentennale raccontata dalla viva voce delle protagoniste;non un semplice stage (da aggiungere alla copiosa lista di “esperienze” contenuta nei nostri curriculum!) ma una possibilità di capire di più e meglio rispetto a questo fenomeno anche da un punto di vista teorico; tale progetto non si esaurisce con questo evento ma continuerà nel tempo ed è aperto a tutte le diverse scuole,insegnanti e semplici appassionate a questo stile che condividono le nostre idee e che vorranno avanzare proposte,suggerimenti,indicazioni per attività future.

                                                                                                     Jamila Zaki

 

Programma:

          Venerdì 25 Maggio  c/o Villaggio Barona,Via Zumbini 6:

dalle ore 19.00 alle 20.30 – Laboratorio di preparazione corporea ed introduzione allo stile “tribal”  a cura di Monica Raimondo e  Tiziana Tosoni

alle ore 20.30  “Tribal party”
Spettacolo dedicato al Fusion-Orientale (contaminazione tra Danza Orientale ed altri stili di Danza) ed ai vari stili di Tribal Belly Dance a cura del Laboratorio coreografico “Zagharid” di Milano,del Laboratorio di percussioni “Dum Sek” di Milano,del duo “tribal” Tiziana Tosoni e Monica Raimondo di Milano,del gruppo “Carovana Tribale” di Roma,della danzatrice Ranya di Roma, special guests Carolena Nericcio della Compagnia FCBD (S.Francisco-California)  e Megha Gavin (Birmingham-Alabama) della Devyani Dance Company. E’ inoltre prevista la partecipazione di ospiti a sorpresa (suonatori di digeridoo,campane tibetane,giocolieri…….); degustazione di tè alla menta e dolcetti arabi;durante la serata verranno allestiti stand di costumi,accessori,gioielleria in stile tribale   - ingresso : euro 15.00 (prenotazioni presso il Circolo Zagharid)

 

Sabato 26 Maggio c/o Villaggio Barona,Via Zumbini 6:


dalle 13.30 alle 14.30 -
Conferenza dedicata alla Tribal Pura (origini,caratteristiche,diffusione…opinioni ed esperienze) a cura di Carolena Nericcio e Megha Gavin  

dalle 14.30 alle 19.00 (inclusa pausa di mezz’ora) - Stage con Carolena Nericcio e Megha Gavin  

dalle 19.30 alle 20.30 - Laboratorio dedicato all’uso dei cimbali con Jamila Zaki



Domenica 27 Maggio:


dalle 10.30 alle 15.30 (compresa 1h di  pausa) -
Stage con
Carolena Nericcio e Megha Gavin

dalle 16.00 alle 17.00 - Laboratorio dedicato all’uso della spada con Jamila Zaki
dalle 17.00 alle 18.00
- Laboratorio dedicato ai costumi tribali con Maria Teresa Habara


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ATTENZIONE:
Lo stage di Carolena Nericcio e Megha Gavin va frequentato per intero (sabato e domenica). A seconda del numero di partecipanti, lo stage di Carolena e Megha potrà essere suddiviso in due classi, che lavoreranno ciascuna separatamente con una sola insegnante. Le ultime 2 ore di stage verranno comunque svolte da entrambe le insegnanti
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SEDE DEGLI EVENTI:

Spazio Polifunzionale VILLAGGIO BARONA, Via Zumbini 6, Milano (MM Romolo, Autobus n. 47) ;nella stessa struttura è anche possibile alloggiare (conferma disponibilità stanze dal 15 aprile in poi);la stessa struttura è inoltre collegata con un ostello che da la possibilità di alloggiare a prezzi ancora più economici; in caso di sovraffollamento il Circolo è convenzionato con altri  “bed and breakfast” in zona.


Costi:
- intero percorso (venerdì-domenica): € 210
- spettacolo: € 15
- solo conferenza: € 15
- laboratori: € 15 ciascuno
- stage + spettacolo + conferenza: € 175
- solo stage: € 160

Alle allieve esterne è richiesto il versamento di una quota aggiuntiva di iscrizione di € 10 ; le quote verranno maggiorate del 10% per iscrizioni successive al 10 Maggio.IMPORTANTE : le allieve che intendono iscriversi tanto all’intero percorso quanto alle singole proposte devono compilare il modulo di iscrizione sotto allegato



MODALITA’  DI PAGAMENTO


- Portando l'intera quota presso la nostra segreteria (via Bergogone 24, Milano) tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00
- A mezzo versamento sul conto corrente postale 71163836 intestato a Circolo Culturale Zagharid - Via Bergognone, 24 - 20144 Milano e successivo invio a mezzo fax (02-4232301) e/o email
zagharid@virgilio.it della ricevuta di pagamento.
 

Segreteria e Iscrizioni:
Circolo Zagharid (zagharid@virgilio.it), Via Bergogone 24 - Milano, tel. 02 4232301


 

 

CAROLENA NERICCIO e FCBD

caroleena

Dalla sua fondazione ad opera di Carolena Nericcio (a San Francisco nel 1987), FatChanceBellyDance ha affascinato il mondo con la sua emozionante tecnica di improvvisazione. Carolena ha raffinato l'unione di diversi elementi "tribal" all'interno di quello che che è stato definito "American Tribal Style Bellydance".
Carolena Nericcio e FatChanceBellyDance sono riconosciuti universalmente come innovatori nella ambito della bellydance e attraverso seminari e video educativi hanno diffuso in tutto il mondo la filosofia e la tecnica dell'American Trybal Style.

SITO FCBD www.fcbd.com

 

 

MEGHA GAVIN

megha


Megha ha iniziato il proprio percorso con Carolena Nericcio, direttrice di FCBD e ideatrice del Tribal Style Belly Dance. Megha ha ottenuto da Carolena la certificazione all'insegnamento dello stile FatChanceBellyDance ed è partner esclusiva di FCBD.
Nel 1999 ha fondato Devyani Dance Company, attualmente residente a Birmingham (US).
Insieme a Carolena Nericcio ha tenuto seminari molto apprezzati in tutti gli Stati Uniti di Tribal:Pura, lo stile che celebra la partenership fra FCBD e Devyani Dance Company.

SITO DEVYANI DANCE www.devyani.net

 


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