Giselle

GRANDI  INTERPRETI


 
 
Giselle, grande banco di prova

Se nel 1841 la prima interprete di "Giselle", Carlotta Grisi, personificò la purezza, la semplicità, l'innocenza, la magia, la malinconia, la dolcezza, Fanny Essler, ballerina di grande temperamento, che si cimentò nel ruolo due anni dopo, dette al personaggio un calore umano, ricco di passionalità e di disperazione spostando l'interesse dall'atmosfera irreale del II° atto (l'atto bianco) alla tragedia del finale del I° atto.
Il ruolo di Giselle rimane il banco di prova per tutte le più grandi ballerine proprio per la sua duplicità di impegno: un primo atto che richiede grande intensità e forza drammatica unite a una forte personalità mimica ed un secondo atto dove viene privilegiata la bravura tecnica, la leggerezza, la soavità ed i talenti delle sue due prime interpreti hanno rappresentato, uniti, il massimo raggiungibile di queste caratteristiche.
Nel ruolo si sono cimentati i più bei nomi del firmamento della danza ma, in particolare, una pietra miliare rimane l'interpretazione di Tamara Karsavina con Vaslav Nijinskij nell'edizione del 1910 con i Balletti di Diaghilev e, per continuare, la Cerrito, la Rosati, la Spessivtseva, la Fonteyn, la Alonso, la Maximova e, infine, Carla Fracci, la Giselle italiana per antonomasia: colei che ha costruito la sua luminosa carriera proprio su questo personaggio che l'ha resa famosa in tutto il mondo per la sua insuperabile e intensa intepretazione. Un'altra italiana, Alessandra Ferri, ha raccolto oggi l'eredità della Fracci che continua dopo oltre centocinquanta anni quella della sua prima interprete Carlotta Grisi e cioè di far conoscere e amare al pubblico di tutto il mondo la storia d'amore e di morte più bella e struggente della danza.