interviste
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Una riflessione di Carla Fracci sulla sua vita di ballerina
tratta da "I grandi protagonisti della danza"
vol.1 "Romeo e Giulietta" - De Agostini Ed.,  Novara1991

Nel nostro lavoro bisogna  essere sempre "nuovi" e pronti a rimettersi in discussione: io ho danzato centinaia di spettacoli, ho consumato migliaia di scarpine da ballo, ho percorso chilometri e chilometri sul legno del palcoscenico, ho viaggiato moltissimo, ma ogni volta , per me, è quasi "un debutto". Nella mia attività di ballerina entrano ed escono velocemente i fatti di ogni giorno, le cose curiose che avvengono tra le quinte. Anche nel mondo del balletto ci sono momenti di crisi; c'è chi litiga, chi è geloso, chi fa i capricci: ma questa forma d'arte è così esigente che sul palcoscenico si dimentica tutto. Una ballerina deve pensare a se stessa, a quello che deve fare, a non sbagliare mai; deve seguire la musica, ricordare, esprimere. Fare il proprio lavoro, sovente difficile, con naturalezza. Ho danzato con i più grandi ballerini ed è superfluo dire che avere un buon partner ti aiuta moltissimo. Dà sicurezza. E moltiplica le possibilità di realizzare uno spettacolo di qualità. Tutto bene, dunque, tutto tranquillo? Niente affatto. Anzi, c'è stato un momento nella mia carriera, quando, all'apice del successo internazionale, ho sentito di dover prendere una decisione fra due linee da seguire: il lavoro comodo nel conforto dei camerini dei teatri importanti o quello, più coraggioso ma scomodissimo, della libera professione in tutti i teatri e i luoghi di spettacolo del nostro paese dove il mio impegno di ballerina era come quello di un pioniere che, a suo rischio, apre una nuova via. Fu difficile, allora, decidere: era quasi inconcepibile, per me, allentare i rapporti con la Scala e con New York (dove ero impegnata con l'American Ballet Theatre) per ballare....dappertutto.  Penso però di non aver sbagliato a scegliere la via più giusta  perchè in cambio ho ricevuto una valanga d'amore. So di essere diventata un simbolo per tanta gente, occupo nel cuore di molti un posto che non avrei mai pensato di occupare e la popolarità mi ha dato tanti  vantaggi. Le sale dei teatri agli spettacoli di balletto sono ancora zeppe di gente. Si dice  - e io lo credo - che io e altri come me abbiamo aperto la strada a quelli che avanzano insieme a noi.

Carla Fracci 

 
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