IL LAGO DEI CIGNI:
Grandi interpreti



 
  

La prima grande donna-cigno fu Pierina Legnani, ballerina milanese amatissima dal pubblico russo, che per il suo virtuosismo tecnico fu una delle preferite di Marius Petipa. Fu lei infatti a introdurre nel ruolo di Odette i 32 fouettées del III° atto dando sfogio di tutta la sua abilità tecnica. Altra curiosità: la Legnani ballò la "prima" del "Lago" (1895) con il famoso, ma ormai anziano, ballerino Pavel Gerdt che non era più in grado di sostenerla così che Ivanov trasformò il pas de deux del II° atto in un pas de deux à trois al quale prendeva parte anche l'amico del principe.
Se il virtuosismo fu la caratterizzazione principale che la Legnani dette al suo personaggio le étoiles che ricoprirono il ruolo successivamente privileggiarono in Odile/Odette la bivalenza tecnica intepretativa e l'espressività. Così Olga Spesivceva, considerata una delle più grandi ballerine classiche di tutti i tempi ed interprete sublime del "Lago", o la lunare e armoniosa Anna Pavlova come altre splendide ballerine quali Alicia Markova e Galina Ulanova e, ancora, Margot Fonteyn, Maja Plisetzkaja, ironico e furioso cigno nero, Natalia  Makarova, cigno candido d'incanto.
Odette dalle braccia che fremono nervose e struggenti  e dal capo reclinato o Odile dai movimenti seducenti e aggressivi rappresentano l'immagine cardine della storia della danza per il fascino che emana  da questa donna-cigno in perenne metamorfosi. Il "Lago" ha mantenuto così fino ad oggi il più grande favore popolare in qualsiasi angolo del mondo viene messo in scena grazie anche alle sue ultime interpreti tra le quali spicca una splendida stella: Sylvie Guillem.