LA STORIA DI
ALESSANDRA
Avevo 3 anni
quando incominciai a vivere per la danza... ero ancora piccola,
immatura... cosi piccola e immatura da non capire il significato
di quest'arte così sublime quanto complicata e faticosa... Ogni
giorno con la mamma andavo a scuola di danza... ero felice, mi
divertivo a fare quei passi cosi strani con le mie compagnette e,
ogni volta, dopo quella misera miserissima ora di danza tornavo a
casa con quel dolce sorriso e quella voglia di fare che ancora
oggi solo l'emozione di mia madre è capace di descrivere...
Sono passati 10
anni da allora.... e non ho abbandonato la danza... purtroppo non
ne sarei mai capace. Lei mi ha accompagnato durante tutti questi
anni della mia vita..... mi ha aiutato in tutti i sensi... quando
stavo male mi bastava fare qualche passo per tornare a
sorridere... mi ha aiutato e continua a farlo giorno dopo
giorno... alcune volte però.... mi ha anche deluso... spesso mi ha
messo davanti a scelte complicate... altre volte mi ha scoraggiato
e altre ancora mi ha fatto piangere.... Per questo non sono
arrabbiata con lei, no, non lo sono. Come potrei.... come potrei
odiare la mia migliore amica.... Con lei sono cresciuta.... con
lei ho capito che la vita non è tutta rosa e fiori... e che non
bisogna arrendersi... MAI.
In questo anno
ho capito il vero senso della danza.... ho capito quanta fatica
richiede, ho capito che vivo per lei.... ma... (c'è sempre un ma,
questo maledetto, maledettissimo ma che rovina sempre tutto)...
Anche se io amo la danza..... forse lei non ama me... infatti non
diventerò mai una ballerina... sarò sempre e solo quella bambina
che danza per la gioia della sua mamma. Qualche lacrima solca il
mio viso..... ma non importa.... danzerò ugualmente
25 maggio 2004
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