<%@ Language=Eredita dal Web %> Sogno di Ballerina - I tuoi sogni: Cos'è la danza per Ida

SOGNO DI BALLERINA




A PROPOSITO DI.....

I tuoi sogni


 

 

COS'E' LA DANZA PER IDA

Lettera

Credo d'essere una delle ragazze più "decrepite" che continua nonostante tutto ad amare la danza e a frequentare i corsi, pur avendo la consapevolezza che non diventerà  mai una professionista: ho 27 anni suonati e, anche se la mia insegnante è fantastica, preparatissima ed esigente (com'è giusto che sia: si sa, se si vogliono ottenere dei risultati bisogna impegnarsi, in tutti i campi ma in modo particolare nella danza), la mia è pur sempre una scuola privata e non dà tutte le possibilità che offre una scuola professionale : come quella del Teatro San Carlo o quella della Scala. Il mio rimpianto maggiore rimarrà sempre quello d'aver lasciato la danza a 14 anni: l'ho fatto a malincuore, ma ho dovuto farlo perchè non riuscivo a conciliare danza e studio. E’ stata solo una mia scelta, nessuno m'ha spinto in un senso o nell'altro. Ma, tutti gli anni trascorsi senza DANZA, sono stati terribili sotto tanti punti di vista. Così, ad ottobre dell'anno scorso ho ripreso, grazie anche alla mia insegnante che m'ha incoraggiata e spronata.

In questi giorni, mi sembra tutto più bello: esco da un periodo estremamente difficile e negativo. L'inverno scorso è stato terribile per me. Adesso, invece, sono piena di gioia e d'entusiasmo: sia perchè mi si prospetta un periodo di  vacanza a Domodossola, la mia città natale, sia perchè ho scoperto questi meravigliosi siti sulla DANZA! Quindi, ti ringrazio di cuore! La mia gioia e il mio entusiasmo, li devo anche a te, per questi meravigliosi spazi dedicati alla danza! Quando poi tornerò, so che LA DANZA sarà lì ad aspettarmi: nella palestra dove ci sono tanti ragazzi e ragazze che praticano vari sport, alla fine di un piccolo e strettissimo corridoio: l'ultima porta, proprio in fondo alla palestra, cela la sala con "le sbarre" e gli specchi dove io e tante altre ragazze inseguiamo il nostro sogno. Una sala che sa di legno, con il pavimento bianco di pece ("santa pece" che c'aiuta a non scivolare!), dove risuona la musica e la mia insegnante si sgola per correggerci. Ecco, anche se non danzerò mai in una vera e propria compagnia di balletto e non interpreterò mai nè CARMEN nè ODETTE-ODILE, (i balletti che adoro di più sono proprio LA CARMEN ed IL LAGO DEI CIGNI),  amo profondamente tutto ciò: per me è aria, vita, lacrime, risate gioia e, perchè no, anche dolore. In fondo, si dice che proprio grazie al dolore riusciamo poi a comprendere ed apprezzare l'amore.

E’ strano, perchè quella che oggi è una palestra, in passato era proprio la mia scuola media: quella scuola per cui ho abbandonato la danza. Ora, dopo anni, ho ricominciato a danzare proprio lì, dove un tempo c'erano le aule e risuonavano le voci di noi studenti e professori. Fino a questo momento, non c'avevo mai pensato. M'è venuto in mente solo ora che t'ho parlato del motivo che m'ha spinta a lasciare la DANZA.

Quindi, anche se ballo solo per me stessa, questo poco, questo danzare, è fondamentale: non importano gli applausi. Chi ama la DANZA, non balla per raggiungere fama o successo ma solo per AMORE nei confronti di quest'ARTE SUBLIME! 

In realtà, io sono sempre stata una gran sognatrice ed idealista: forse anche troppo! Ora, non ho mai smesso in cuor mio di sperare che forse un giorno lontano, lontano potrei davvero farcela...........   Già, magari quando avrò 70-80 anni! Ah, ah, ah!

A parte gli scherzi: il rimpianto per non aver mai neppure tentato un provino per cercare d'entrare alla scuola di ballo del San Carlo mi rimarrà per sempre! Purtroppo sono una persona estremamente insicura e, non mi ha mai neppure sfiorata l'idea che possedessi il talento per farcela! Così, ho rinunciato ancor prima di tentare. Pensa: qualche anno fa, passando davanti al Teatro San Carlo, ho notato che c'era il bando per il concorso della scuola di ballo affisso al muro, in alto. Anche se sapevo d'essere ormai "fuori" perchè avevo già 24 anni- ed il limite per entrare è 18 anni-, io quel bando l'ho letto ugualmente: sapevo bene cosa c'era scritto ma, anche solo leggerlo mi dava gioia. Forse mi riterrai pazza! Però, ogni minima cosa, anche la più piccola che riguardi la danza, mi dà gioia! La cosa che ho notato quella sera, era che il vetro della cornice che racchiudeva il foglio del bando, era completamente scheggiato: come se qualcuno vi avesse lanciato una pietra sopra. Questa cosa, l'ho interpretata come un simbolo: vetri infranti a rappresentare l'infrangersi delle mie speranze. Fine dei sogni, anche se ero da tempo conscia che ormai "non avevo più l'età", quel vetro scheggiato è stato come una doccia fredda. La consapevolezza definitiva che non avrei mai potuto calcare le assi di quel palco, non avrei mai potuto studiare con dei professionisti che, prima di dedicarsi all'insegnamento, sono stati dei grandi artisti: basti pensare alla signora Anna Razzi, la direttrice della scuola di ballo del teatro, lei è stata una grande ed affermata artista! Mi sarebbe piaciuto anche solo poter assistere ad una lezione dei ragazzi che studiano lì., per vedere dal vivo come funziona una scuola di ballo così grande ed importante e per gustarmi la grazia di quei magnifici passi ed esercizi che si compiono alla sbarra. Nonostante ciò, io mi sento e mi sentirò sempre una BALLERINA. NON intesa come una grande ed affermata artista, che compie virtuosismi pazzeschi e che fa crollare il teatro d'applausi. No, non in questo senso, perchè so bene di non essere un'artista, sono conscia dei miei limiti. Ma,- se BALLERINA vuol dire amare LA DANZA in modo totale, con tutta la propria anima, se BALLERINA vuol dire provare brividi di gioia anche solo guardando una cartolina di DEGAS che ritrae danzatrici alla sbarra, o ascoltando stralci di musica tratti dai vari balletti, se, ancora, BALLERINA vuol dire riuscire a "guarire" dalla tristezza e dal cattivo umore inebriandosi delle note ed immagini del LAGO DEI CIGNI(magari stando alzati anche fino alle 3 di notte, pur di vedere per intero una videocassetta che si conosce a memoria) - se BALLERINA vuol dire anche questo- allora sì, io lo sono. Certo, il sogno d'ognuna di noi è poter abbracciare la DANZA come professione: è giusto e ovvio che sia così. Ma, se ciò non riesce, non bisogna smettere d'AMARE LA DANZA! MAI!

Se ritieni che la mia lettera possa essere d'aiuto a qualcuno, sono felice d'accettare che venga pubblicata. Fino ad ora, mi ero sentita molto sola nel mio AMORE PER LA DANZA, nel senso che a molti non interessa, la considerano come qualcosa d'antico, obsoleto. Questa è una cosa che m'intristisce molto. Per cui, mi rende felice l'idea di poter condividere emozioni, sogni e speranze insieme ad altre ragazze che, come me, si nutrono e vivono con LA DANZA e per la DANZA.

Ritengo che bisogna inseguire i propri sogni, cercare di realizzarli e non abbandonarli mai. è molto importante però, conoscere i propri limiti, sapere quello che in realtà si può fare e si vuole realizzare. Insomma, seguire ciò che detta il CUORE, ma, non fare come me che mi sono limitata a sognare senza avere il coraggio di concretizzare le proprie speranze. Tutti, dovrebbero lottare per i propri sogni! Ma, se poi non dovessero realizzarsi completamente, farsene una ragione continuando sempre ad  avere SPERANZA E CONTINUANDO A NUTRIRE AMORE PROFONDO PER LE PROPRIE PASSIONI. IN QUESTO CASO PER LA NOSTRA DIVINA, SPLENDIDA ED ABBAGLIANTE ARTE DELLA DANZA.

Strano che sia proprio io a parlare così:  una persona estremamente insicura ed ansiosa! Forse, tra i mille dubbi che ho, possiedo un'unica, incrollabile certezza: AMERO’ LA DANZA FINCHE’ MI RIMARRA’ UN ALITO DI VITA. NON IMPORTA SE AGLI OCCHI DEGLI ALTRI POSSA APPARIRE COME UNA STUPIDA E FANATICA RAGAZZINA. CHI AMA QUEST'ARTE SA BENE CHE NON E’ SOLO UN INSIEME DI MOVIMENTI, MA QUALCOSA DI PIU’ UNICO E PROFONDO, CHE TI "STRAVOLGE" COMPLETAMENTE L'ANIMA. COLORO CHE GUARDANO TUTTO CIO’ DALL'ESTERNO, NON COMPRENDERANNO MAI COSA SIA LA DANZA PER NOI. QUINDI, NON M'IMPORTA SE QUALCUNO POTRA’ PENSARE:"CHE SCIOCCA, INSEGUE ANCORA SOGNI INFANTILI, DA BAMBINA", CHE LO PENSINO PURE. NON SMETTETE MAI D'AMARE LA DANZA, QUALSIASI COSA ACCADA! PUO’ DARE TANTO ANCHE SE NON SI RIUSCIRA’ AD IMBOCCARE LA STRADA DEL PROFESSIONISMO!

 UN ABBRACCIO A TE E A TUTTI COLORO CHE SOGNANO DI DANZARE ALL'INFINITO. 

9 settembre 2004

 






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