TAMARA KARSAVINA
Tamara Karsavina
(1885-1978)
Tamara
Karsavina, figlia di Platon Karsavin, danzatore del Teatro
Mariinskij, nacque a San Pietroburgo il 10 marzo 1885. Bella e
ricca di talento e di grazia, fu iscritta alla Scuola di danza del
Teatro ed ebbe come maestri Christian Johansson, Pavel Gerdt ed
Enrico Cecchetti, approfondendo altresì la sua tecnica presso il
Teatro alla Scala di Milano con Catherine Beretta. Ancora allieva
della scuola del Teatro di San Pietroburgo fece il suo debutto in
palcoscenico quando fu scelta per interpretare il ruolo di “Amore”
per la prima rappresentazione del Don Chisciotte di Petipa,
rivisitato da Alexander Gorsky nel 1902.
Dopo aver
conseguito il diploma, iniziò la sua carriera presso il Teatro di
San Pietroburgo diventando immediatamente una star del teatro che le
affidò i grandi ruoli nei balletti di Petipa (La bella
addormentata, Il corsaro, Il lago dei cigni,
Raymonda, La bayadère, Paquita) sino al 1918. Nel
1905 la sua splendida interpretazione di Giselle le valse la
nomina a prima ballerina e nel 1915 rimase insuperabile la sua
performance ne’ La fille mal gardée di Jean Dauberval.
Nel 1906
ebbe l’opportunità di lavorare per Fokine nel balletto La vigne
e, nel 1909, iniziava la sua collaborazione con i Ballets Russes
di Diaghilev diventando la musa ispiratrice dei più importanti
lavori dello stesso Fokine: Les Sylphides e Cléopatre
(1909), L’oiseau de feu e Carnaval nel ruolo di
Colombina (1910), Le Spectre de la rose, Narcisse
e Petroushka nel ruolo della ballerina (1911), Le Dieu
bleu, Daphnis et Chloé e Thamar (1912), La tragédie
de Salome (1913), Papillons e Le Coq d’or (1914). Nel
suo periodo nei Ballets Russes ebbe spesso come partner Vaslav
Nijinskij che la volle, altresì, quale interprete del suo balletto
Jeux (1913). Anche Leonide Massine credò per lei numerosi
lavori tra il 1919 e il 1920: Le tricorne, Le chant du
rossignol, Pulcinella, Les femmes de bonne humeur
e fu interprete, nel 1926, con Serge Lifar del Romeo e Giulietta
di Bronislava Nijinska
La
Karsavina, che nel 1917 si era sposata col diplomatico Henry James
Bruce con quale si trasferì a Londra nel 1918, continuò ad esibirsi
con Ballets Russes di Diaghilev e con il Ballet Rambert sino al suo
ritiro dalle scene nel 1931. Dal 1930 al 1955, assunse la carica di
Vice Presidente del Royal Academy of Dancing e fu assistente per la
ripresa di numerosi balletti di Diaghilev tra i quali: Le spectre
de la rose e L’oiseau de feu trasmettendo in particolare
i suoi ruoli a Margot Fonteyn. Nel 1930 scrisse la sua
autobiografia, pubblicata a Londra e intitolata “Theatre Street”.
Dopo
un’amicizia molto intima, che provocò un certo scandalo, con la
scrittrice Mercedes de Acosta, preferì ritirarsi completamente dalla
vita sociale e di lavoro. Passò i restanti anni in solitudine
scrivendo manuali: “Ballet Technique” (Londra, 1956) e “Classical
Ballet: the flow of movement” (Londra, 1962) nonché numerosi
articoli sulla danza. Morì, a 93 anni, a Beaconsfield il 26 luglio
1978.
La sua
perfezione tecnica, la sua bellezza, la sua presenza di spirito, la
sua intelligenza, i suoi sentimenti profondi fecero di lei una
stella nel firmamento della danza di tutte le epoche.
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Tamara Karsavina
(1885-1978)
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