Sono nato nel novembre del 1951 a Roma ed ho iniziato a
fotografare con una Pentax Spotmatic nel 1969, anno in cui mi
sono iscritto al Fotoclub di Pesaro, del quale sono stato segretario.
Nei primi anni Settanta ho partecipato con soddisfazione a parecchi
concorsi fotografici Fiaf; ben presto, tuttavia, mi sono reso
conto che il genere che prediligevo, la ricerca formale e l'astratto,
non incontrava il gusto delle giurie dell'epoca, tanto che ottenevo
premi solamente con quelle opere (elaborazioni e fotografia sportiva)
che mi interessavano meno. Ho quindi ritenuto opportuno andare
avanti per la mia strada, abbandonando il mondo della Fiaf, pur
continuando a frequentare molti amici fotoamatori. In questo
periodo ho esposto fotografie a colori in molte mostre, collettive
e personali, sia in Italia che all'estero, ma comunque collegate
all'ambiente pittorico più che a quello fotografico. Ricordo
con particolare orgoglio la personale alla "Galleria 2000
- Il Sagittario" di Bologna, in cui sono stato incoraggiato
da Nino Migliori. La mia ricerca principale, in quegli anni,
era mostrare "l'altra faccia del reale", riprendendo
cioè dettagli di oggetti d'uso comune od addirittura abbandonati,
ricavandone composizioni astratte.
Ho sempre curato di comunicare quel che sentivo attraverso una
serie di immagini piuttosto che con una sola fotografia e risalgono
quindi a quel periodo le serie delle "Ruggini", i "Riflessi",
i "Muri", i "Legni" che in parte troverete
in questo sito. Successivamente, nel 1979 e sino al 1989 ho vissuto
per ragioni di lavoro in Trentino e purtroppo da allora ho avuto
sempre meno tempo da dedicare alla fotografia. In quegli anni,
peraltro, ho praticato l'escursionismo in montagna, sia a piedi
che con gli sci, ed ho raccolto un ricco archivio di diapositive
di paesaggio.
Sempre per ragioni di lavoro mi sono poi spostato, nel 1989,
a Salò, mentre dal 1996 lavoro a Brescia.
Dal 1994 ho iniziato a ripercorrere tematiche che mi avevano
in passato affascinato, ma che la tecnologia di allora non mi
aveva permesso di affrontare con i risultati voluti; ciò
grazie al personal computer. Sono stato, infatti, tra i primi
a credere in questo mezzo (la rivista Reflex mi ha dedicato varie
pagine nel fascicolo 6/1995), soprattutto per le sue possibilità
creative, in particolare per quanto riguarda i fotomontaggi a
colori.
Ultimamente fotografo quasi esclusivamente in bianco nero, dedicandomi
sia al reportage che al paesaggio di montagna.Nel contempo ho
anche realizzato un cd rom multimediale di immagini dedicate
all'altra faccia del reale, dal titolo Oltre lo sguardo, disponibile
a richiesta. |