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Cittadinanzattiva su ritiro decreto sui Lea
Grave atto di irresponsabilità. Meno tagli e più controlli per tutelare la salute dei cittadini
Giudizio estremamente negativo da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato in merito al ritiro da parte del Governo del decreto sui Lea.

"Questo è un atto di irresponsabilità grave, in particolare nei confronti delle donne e dei soggetti deboli", afferma Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva. Fuori dai Lea il parto indolore, il vaccino per la prevenzione del tumore al collo dell'utero, le cure odontoiatriche per gli indigenti, l'assistenza per molti pazienti cronici e affetti da malattie rare, l'assistenza domiciliare.
"I livelli essenziali di assistenza sono fondamentali per garantire l'unitarietà del sistema e, con questo atto, si aggraveranno, di fatto, le disuguaglianze dei cittadini a seconda della regione di residenza.
Finora dal Governo arrivano solo provvedimenti negativi nel campo della salute e nessuna disponibilità all'ascolto di quanti lavorano a fianco dei cittadini. Ci piacerebbe – conclude Petrangolini - che il Ministero del Welfare lanciasse segnali sul fronte dei controlli, piuttosto che su
quello dei tagli: le risorse possono essere trovate con la lotta alla corruzione, agli sprechi e alle inefficienze della sanità. E chiediamo che ci sia data voce in capitolo nel momento in cui saranno definiti i nuovi Lea, recuperando quello che ieri è stato stracciato in modo così irresponsabile nei confronti dei cittadini".
UNA SENTENZA "STORICA"
PER I CITTADINI DI TARANTO ...E NON SOLO
La storia siamo noi...diceva una vecchia canzone di un noto quanto attuale cantautore, la storia la fanno gli uomini comuni, ma coraggiosi, quelli che fanno il proprio dovere e che hanno la sensibilità e
l'audacia di cambiare rotta, che non attendono che siano gli altri a farlo ma che, ciascuno nel proprio ambito di lavoro e di tempo libero, si dedicano alla
difesa dei diritti mettendo in campo i loro saperi e le loro competenze.
Quella di oggi è una sentenza davvero storica ed unica per i cittadini, per coloro che si sentono rappresentati in un Movimento che ,da decenni, oramai, conduce delle battaglie per la legalità, per la lotta agli sprechi, per l'efficienza di una pubblica amministrazione che sia vicina al cittadino e che sia
in grado, soprattutto, di interpretarne la domanda e di fornire risposte certe e servizi adeguati ai bisogni.
Il Tribunale di Taranto ha dato continuità ad altre
pronunce che hanno visto riconoscere a cittadinanzattiva il diritto di essere "parte" nei processi, non solo in tema di malpratice medica ed in campo sanitario, ma, ora, in un processo dove i reati hanno riguardato condotte di amministratori, funzionari e imprenditori corrotti e truffaldini. La novità principale della sentenza consiste nel fatto che "in nome del popolo italiano" sia stato dato riconoscimento ad un diritto alla riparazione dei torti subiti anche in favore di chi, come associazione riconosciuta, agisce nel nostro Paese per la difesa di valori supremi sanciti dalla Carta Costituzionale.
Si è data ,così, rilevanza ed applicazione , da parte dei Giudici tarantini, a quel famoso principio di sussidiarietà previsto dall'art.118 della Costituzione
in base al quale non solo i cittadini singoli, ma anche le loro formazioni sociali devono essere "favoriti" allorchè agiscono per un "interesse generale".
Cittadinanzattiva, in questo processo, ha inteso difendere gli interessi generali della collettività tarantina, dei malati, di chi si è visto sottrarre beni e risorse a causa di una corruzione e truffa dilaganti in apparati nevralgici della pubblica amministrazione. Fatture gonfiate e operazioni inesistenti, forniture mai eseguite ed una marea di danaro pubblico (dei malati di Taranto) sono stati distratti e versati in mani oscure, sporche, di personaggi senza scrupoli che ha pensato solo ad arricchirsi ai danni dei malati e di coloro che, ancora oggi, non riescono a curare i loro tumori
e a eseguire una radioterapia per le lunghe liste di attesa o perchè il macchinario è rotto o perchè manca il personale. Questa sentenza ci insegna
molte cose tra cui una in particolare: che occorre una presenza costante del cittadino nella pubblica amministrazione, che funga da controllore, ma anche da promotore dello sviluppo e che , quando necessario, faccia sentire la sua voceanche al cospetto dei Giudici. La sentenza insegna a quel qualcuno che intende "giocare" con i Poteri dello Stato, usandoli come fossero pedine da scacchi, che a Magistratura è davvero l'unico baluardo valido ed efficace per il ripristino dei diritti violati e che una Magistratura libera è segno di democrazia, che l'azione penale non può essere discrezionale e che il riconoscimento di diritti nuovi è segnale di recepimento da parte dei Giudici di un senso civico nuovo. Cittadinanzattiva ha fatto un lungo percorso in questo senso gettando le basi per il riconoscimento di "nuovi diritti" attraverso le sue campagne di informazione, le Carte, le cause "pilota" che hanno visto impegnati pezzi dell'Avvocatura "civica" in battaglie difficili , ma dense di emozioni e, come oggi, di soddisfazione per il risultato ottenuto. Questa sentenza ci dà la forza per andare avanti , anche a chi come noi, avvocati dei malati e dei cittadini oppressi dalla corruzione, ci sentiamo dei Don Chisciotte in aule con un pubblico assente, perchè demotivato da processi ancora troppo lunghi e farraginosi. E' con orgoglio, invece, che al di là di ogni luogo comune, ho assunto la difesa del Movimento in questo processo insieme ai colleghi Provenza, Tocci e Tarquinio. La nostra speranza, ora, è che i rei possano finalmente restituire alla collettività tarantina il danaro sottratto senza farsi ancora "inseguire" in altri processi altrettanto lunghi e farraginosi.
Chissà se la loro coscienza li indurrà a "transigere"
il danno con la cittadinanza. Noi ce lo aspettiamo, i tarantini se lo aspettano in questa città martoriata da anni da un malaffare dilagante. Ed allora mi chiedo : qual è il senso di questo decreto urgente "blocca- processi" se poi la maggior
parte dei processi da bloccare sono proprio quelli per truffa, falso e corruzione? Ma i cittadini lo hanno capito? Meno male che abbiamo fatto in tempo ad avere questa sentenza! Quale beffa al contrario per l'intera collettività.
Grazie Giudici.

Avv. Marina Venezia
difensore di "Cittadinanzattiva-Onlus" nel processo Parnasso-
via Rintone 43 Taranto 348/4148265
NUOVA INIZIATIVA di Beppe Grillo x il caro benzina!!
IMPORTANTE !!! - LEGGI ATTENTAMENTE
E’ IMPORTANTISSIMO piegare questi maledetti che alzano in continuazione il
prezzo!! (gli americani si sono incazzati perché gli si è alzata la benzina
a € 0.75 per 5 LITRI !!!) e noi paghiamo € 1.50 a litro. . ma siamo
impazziti???!!!
Dal Blog di Beppe Grillo parte un'altra iniziativa...(quella precedente era
abolire il costo di ricarica delle schede telefoniche prepagate......con
ottima riuscita!!!!)
Provare non costa nulla!!!!!!!!!!!!

COME AVERE LA BENZINA A META' PREZZO ?

Anche se non hai la macchina, per favore fai arrivare
questo messaggio agli amici.
Benzina a metà prezzo?
Diamoci da fare...
Siamo venuti a sapere di un'azione comune per esercitare il nostro potere
nei confronti delle compagnie petrolifere.
Si sente dire che la benzina aumenterà ancora fino a
€ 1.50 al litro.

UNITI possiamo far abbassare il prezzo muovendoci
insieme, in modo intelligente e solidale.

Ecco come....
La parola d'ordine è 'colpire il portafoglio delle
compagnie senza lederci da soli.
Posta l'idea che non comprare la benzina in un determinato giorno ha fatto
ridere le compagnie (sanno benissimo che, per noi,si tratta solo di un pieno
differito, perché alla fine ne abbiamo purtroppo bisogno!),
c'è un sistema che invece li farà ridere pochissimo, purché si agisca in
tanti.
i Petrolieri e l'OPEC ci hanno condizionati a credere che un prezzo che varia
da 0,95 e 1 € al litro sia un buon prezzo,
ma noi possiamo far loro scoprire che un prezzo ragionevole anche per loro
è circa la metà.
I consumatori possono incidere moltissimo sulle politiche delle aziende:
bisogna usare il potere che abbiamo.

La proposta è che da qui alla fine dell'anno non si compri più benzina
dalle 2 più grosse compagnie, SHELL ed ESSO, che peraltro ormai formano
un'unica compagnia.
Se non venderanno più benzina (o ne venderanno molta
meno), saranno obbligate a calare i prezzi.
Se queste due compagnie caleranno i prezzi, le altre
dovranno per forza adeguarsi.

Per farcela, però dobbiamo essere milioni di NON-clienti di Esso e Shell,
in tutto il mondo.
Chi se ne frega per un po' di bollini e regali e baggianate varie che ci
vincolano a queste compagnie!

CORAGGIO, DIAMOCI DA FARE!!!
     
Spazio Libero