<<<torna       Resoconto della Conferenza     

Venerdì 6 maggio 2005 all’Auditorium del Forum di Omegna si è svolta la Conferenza “Come trasformare la fatica della lettura in un passatempo piacevole?”, promossa dalla Direzione Didattica Omegna 1.

La conferenza ha avuto l’obiettivo di offrire alle famiglie un momento di riflessione, di dialogo e di scambio di esperienze e di opinioni per creare una forza sinergica tra scuola e famiglia.

Concetto ribadito anche dal Dirigente Scolastico, Dottoressa Rita Nobile, che ha voluto dare il benvenuto al pubblico ponendo l’accento sull’importanza della condivisione di valori per innalzare il livello qualitativo della scuola.

Sono intervenuti come ospiti alla serata la psicologa e mamma Catia Fornara, il veterinario e papà Diego Manca e l’esperta di animazione alla lettura Aurora Martini.

La Fornara ha sottolineato come il piacere della lettura nasce in casa con l’aiuto dei genitori. A scuola si può imparare la tecnica della lettura, ma non l’interesse o la curiosità per essa.

La psicologa ci offre una ricetta “domestica” per raggiungere lo scopo. Essenziale è leggere ai propri bambini, creando un momento rituale nella giornata, come ad esempio la favola della buonanotte.

Secondo ingrediente è il libro come oggetto quotidiano che faccia parte della propria casa. Oggi sono in commercio moltissimi libri, anche per i più piccoli, con cui si può giocare, fare il bagno, utilizzare in vari modi.

Infine, la lettura deve arrivare prima della TV.

La televisione con la sua sfrenata sequenza di immagini diventa un  semplificato e ipnotico approccio alla sete di racconti.

Lo scrittore e veterinario Diego Manca racconta la sua esperienza di genitore con figlio desideroso di racconti e storie inventate che ogni sera voleva ascoltare sempre con le stesse parole, come rituale di rassicurazione e di affermazione di regole e certezze. Personaggi delle sue storie sono animali argomento che conosce profondamente.

Da qui nasce l’idea di mettere per iscritto queste storie serali.

Citando la celebre frase di Rodari che paragona la fantasia ad un sassolino gettato nello stagno che con i suoi cerchi concentrici riesce a lambire tutt’attorno, Manca vuole evidenziare come il libro non ha eguali nello sviluppare l’immaginazione e la fantasia dei più piccoli .

Il libro deve essere condiviso con i genitori che rappresentano certezza e sicurezza. Spesso si regalano o si offrono ai ragazzi libri utili, ma noiosi e questo può annientare la curiosità e l’interesse verso la lettura. L’approccio al libro deve essere libero, non obbligato. A questo scopo possono essere utili anche i fumetti perché possono offrire un momento dedicato a se stesso e disinteressato.

Ultimo intervento della serata è stato presentato dalla Dottoressa Aurora Martini, direttrice della Biblioteca Civica di Verbania e grande promotrice dell’evento “Il Battello a Vapore”.

La Martini ha esordito con una visione allarmante della situazione italiana rispetto a libri e lettura. I bambini leggono poco e il fenomeno è macroscopico e in crescendo. Questo non è altro che lo specchio della famiglia italiana media. In un recente sondaggio apparso su “Il Sole 24 ore” si è evidenziato che nell’ultimo anno solo il 41% degli adulti italiani ha letto almeno un libro, ciò vuol stare a significare che il restante 59% non ha letto nulla per l’intero anno.

Per superare questa crisi è necessario che sin da piccoli si sviluppi la sete di lettura, prima dell’imperante dittatura della TV, con stimoli anche semplici proposti dai genitori con le loro azioni e i loro comportamenti. Gli adulti hanno il dovere di trasmettere valori e messaggi fondamentali con le loro azioni.

Leggere coinvolge creatività e fantasia, non è un’attività passiva, richiede sforzo e fatica . Il bambino deve essere seguito anche dalla famiglia, non deve essere lasciato solo davanti ai suo interessi e alle sue curiosità. Deve essere ascoltato e deve avere la possibilità di parlare dei libri che legge.

I libri sono fondamentali nella crescita di un individuo perché questo diventi un adulto critico con gli strumenti necessari per partecipare attivamente alla società civile.

La lettura sviluppa e arricchisce il vocabolario personale e offre l’occasione per conoscere e padroneggiare al meglio la lingua italiana.

Infatti, è importantissima la capacità di esprimersi correttamente: una parola possiede diversi sinonimi che ogni volta mettono in luce un particolare tra i tanti dello stesso significante.

L’adulto, che usa un vocabolario ristretto, è un adulto che ha una ristretta visione del mond, che non possiede la capacità di discernimento e che, quindi, non è libero dai condizionamenti del mercato e dei mass media.

Se la famiglia appare carente in questa azione, deve allora diventare un impegno civile degli Enti pubblici e delle Biblioteche: devono offrire la possibilità di una crescita cosciente e serena alle future generazioni.

foto del convegno

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