RELAZIONE SUL QUESTIONARIO
“LA PERCEZIONE DI SE’”
A CURA DELLA COMMISSIONE
INTERCIRCOLO
“PARI OPPORTUNITÀ”
DIREZIONI DIDATTICHE OMEGNA
1°e 2° CIRCOLO
Il questionario è stato
distribuito e compilato nel corso dell’anno scolastico 1996/97, da alcune classi prime appartenenti ai plessi di Arola,
Bagnella, Cesara, Cireggio, Nonio e Omegna- Madonna del Popolo.
Il
lavoro ha raccolto i dati di:
MASCHI 37
FEMMINE 24
TOTALE 61
Graf. 1
DISEGNO DI SE STESSO
E’ stato realizzato da tutti i bambini ; in alcuni casi è stata omessa la
verbalizzazione del disegno da seguire a cura dell’insegnante durante o dopo l’
esecuzione del lavoro.
La verbalizzazione del disegno risulta invece essere
uno strumento molto utile per comprendere come il bambino e la bambina vivono
la percezione di sé e per sottolineare eventuali discrepanze tra disegno e
realtà.
ATTIVITÀ’
SVOLTE NEL TEMPO LIBERO.
E’ stato evidenziato un numero minimo di scelte
facoltative, il che ci ha fatto pensare che il quadro generale delineato fosse
già abbastanza completo. E’ emerso il dato comune rispetto al guardare la TV
che non è comunque generalizzabile poiché sono state numerose anche le scelte
sull’ andare in bicicletta. E’ risultata invece più discriminante la scelta dei
giochi preferiti: i maschi si orientano
decisamente sulla palla e sulle macchinine, mentre le femmine preferiscono la
bambola.
Le ATTIVITÀ’ DESIDERATE PER IL TEMPO LIBERO sono
maggiormente legate alla pratica sportiva e al movimento per i maschi, mentre
le femmine si orientano su scelte più tranquille ( per esempio musica ).
Entrambi i dati sulle attività del tempo libero
offrono quindi uno spunto di riflessione rispetto alla differenza di genere già
presente in maniera piuttosto consistente.
SPORT
Lo sport è in generale poco diffuso tra i bambini di
entrambi i sessi; in percentuale è maggiore il coinvolgimento dei maschi in
attività sportive decisamente connotate al maschile : per es. calcio, karatè
ecc. Sono invece alte le percentuali dei b/i e delle b/e che vorrebbero
praticare uno sport pur mantenendo le differenze di genere già riscontrate:
maschi (calcio, basket e karatè ), femmine (pallavolo, danza ).
Graf.2
Graf. 3
AIUTO IN CASA
Questa domanda ci ha offerto un dato
generalizzabile: tutti i b/i e le b/e prestano un aiuto in casa con una valenza
positiva rispetto agli stereotipi ricorrenti: molti maschi infatti aiutano la
mamma e/o il papà mentre, al contrario, nessuna femmina aiuta il papà. (vedi
grafici n°4 e 4a). La risposta contraddice quindi lo stereotipo del maschio non
impegnato nei lavori domestici ma andrebbe meglio analizzata e
interpretata rispetto al dato delle
bambine che non aiutano i padri, ciò potrebbe far pensare che l’ aiuto non sia richiesto
perchè le b/e non sono ritenute in
grado di svolgere determinate attività connotate al maschile.
Graf 4
COME SONO
Le risposte relative al COME SONO rimandano ad una
immagine positiva di sé, pur con differenze significative tra i gruppi
imputabili al clima della classe, alle relazioni nel gruppo dei pari, al rapporto con le insegnanti.
VORREI
ASSOMIGLIARE A...
Riferito sia al modello adulto/a sia al modello
bambino/a fornisce delle risposte relative ad un identificazione con persone
dello stesso sesso nella maggioranza dei casi come emerge dai grafici n°5 e n°
5a.
Si riscontra la tendenza a costruire i modelli
ideali tenendo conto più delle caratteristiche psicologiche che di quelle
somatiche. E’ significativo il dato dei due bambini che non vogliono assomigliare
a nessuno e questo spunto ci offre l’ occasione per evidenziare come sia
importante per l’ insegnante tener conto di dati poco evidenti dal punto di
vista numerico ma comunque importanti per una conoscenza più approfondita dell’
alunno/a. Per questo ribadiamo come il questionario sia da utilizzare come un ulteriore strumento di conoscenza
dell’ alunna, dell’ alunno e del gruppo
classe e come tale vada considerato
dall’ insegnante.
Graf. 5 Graf. 5a
IO E GLI ALTRI
In questa parte appare molto positivo che la
maggioranza delle b/e e dei b/i scelga di giocare con altri piuttosto che da
soli ( vedi grafico n°6 ). Si nota una preferenza dei maschi a giocare con b/i della
stessa età ed adulti, mentre le femmine preferiscono i bambini della stessa età
o più piccoli. Anche questo dato appare significativo sul piano delle
interpretazioni ( le femmine rispondono ancora allo stereotipo della mamma?).
Graf. 6
GIUDIZIO DI SE’
Rispetto al giudizio su di sé che le b/e e i b/i
riferiscono a genitori, insegnanti, fratelli, si sottolinea come dato
interessante il fatto che la maggioranza , 62%
di maschi e 58% di femmine,
ritiene che gli altri, soprattutto insegnanti e genitori diano un giudizio positivo su di loro.