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immagini del nostro lago e di Omegna (per gentile concessione dell'autrice Patrizia Dessilani) |
Origine
del Lago d’Orta e della zona del Cusio Il
Lago d’Orta è detto anche Cusio perché pare che i primi abitanti
insediati attorno al lago fossero
gli Osci di origine iberica,
da qui il nome Lacus
Usii ovvero Cusio. Nel Medioevo questo lago prese il nome
di San Giulio, santo evangelizzatore
e abitante dell’isola situata in mezzo al lago. In seguito divenne lago
d’Orta poiché
Orta si trova nella
parte centrale della Riviera di
fronte all’isola. Il lago ha una
lunghezza di circa 14 km e una larghezza di 2,5 km. La profondità massima
è di 147 metri. E’ un lago d’origine glaciale, ha parecchi immissari
e un unico emissario: la
Nigoglia. L’unica Isola si chiama San Giulio. Per lunghi anni
risultò inquinato dai materiali di scarico delle industrie sorte intorno
alle sue rive. Tanto che si guadagnò l’appellativo di “lago morto”.
Nel 1980 incominciò un’opera di ripulitura Cenni
storici I
primi reperti archeologici ritrovati in zona risalgono all’epoca del
neolitico e all’età del bronzo. Si sono trovate tracce anche della
civiltà etrusca e di quella romana. Nel medioevo la zona del lago
d’Orta, ad esclusione di Omegna, appartenne ai canonici di San Giulio.
All’epoca dei Longobardi la zona del lago formò il ducato di San
Giulio, con sede all’ isola . Passò poi sotto il dominio dell’Impero
Franco e più
tardi divenne sempre maggiormente area di influenza episcopale fino
a quando, attorno al 1220, passò sotto il potere politico del vescovo di
Novara. La terra di San Giulio fu ceduta dal vescovo stesso nel 1817 al re
di Sardegna; dopo il 1861 fece
parte del Regno d’Italia. In parte diversa la sorte di Omegna che
appartenne, in epoca tardo-medioevale ai Visconti, poi ai Borromei ed
infine ai Savoia. |
OMEGNA
La
leggenda narra che i Romani, che attraversavano il Nord Italia per andare
a conquistare la Gallia, incontrarono resistenza nella cittadina lacustre
gridassero per bocca di un loro capitano: “ Vae, Moenia!!” ( Guai o
Mura). Da questa esclamazione, pare originarsi
Vaemenia ,trasformata in dialetto Umenia e oggi Omegna.
In
realtà pare che Omegna derivi da
umacia = lago, nell’antico
dialetto degli Osc,i da cui sarebbe derivato
il toponimo Humana-Umenia- Vemenia, che si leggerebbe nella copia
dell’antica carta militare, disegnata forse nel V secolo d.C. sotto
l’imperatore Teodosio. Edifici
storici di Omegna: Centro storico, antico nucleo abitativo risalente al medioevo, un tempo contornato da mura protettive con 3/5 porte di entrata.Porta
Romana
I
ruderi che vediamo ancora oggi sono i resti del duplice vallo fortificato
che cingeva il borgo di Omegna nell’XI °e XII° secolo. Il nome esatto
sarebbe” Porta della Valle” perché da qui partiva
la strada che conduceva in valle Strona. Ponte
Antico
All’imbocco della Valle Strona c’è un rudere di ponte chiamato “Ponte antico” che si presume risalga all’anno 1487; fu costruito per attraversare il fiume Strona in tempo di piena. Il ponte resistette per quattro secoli, verso il 1920 un grosso masso staccatosi dalla montagna demolì la prima arcata e da allora non fu più riparato.
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