MIME-Version: 1.0 Content-Type: multipart/related; boundary="----=_NextPart_01C5D448.4B498390" Questo documento è una pagina Web in file unico, nota anche come archivio Web. La visualizzazione di questo messaggio indica che il browser o l'editor in uso non supporta gli archivi Web. Scaricare un browser che supporti gli archivi Web, come Microsoft Internet Explorer. ------=_NextPart_01C5D448.4B498390 Content-Location: file:///C:/A37622A1/manipolativo_oltrelafrontiera.htm Content-Transfer-Encoding: quoted-printable Content-Type: text/html; charset="us-ascii"
&= nbsp; &nbs= p; &= nbsp; &nbs= p; &= nbsp; &nbs= p; &= nbsp;
SCOPRIAMOCI CON
Il
percorso educativo si inserisce all’intern=
o del
progetto “Oltre la frontiera”.
Si
tratta dunque di affrontare la conoscenza di sé, delle proprie emozi=
oni
e stati d’animo, di paure e piaceri, di as=
pirazioni,
desideri e limiti attraverso un linguaggio comunicativo alternativo.
La
riflessione e la ricerca della conoscenza individuale finalizzata a coltiva=
re
un’indagine su se stessi per abituare i bambini, futuri uomini e donn=
e, a
riconoscersi ed accettarsi aumentando così il senso di
autostima, viene effettuata con proposte differenti che vanno dal
colore, al suono, alla lettura di fiabe che affrontino i punti nodali dello
sviluppo e della crescita infantile, all’espressione del proprio io
attraverso la parola, il linguaggio del corpo e la produzione di manufatti.=
Creare
per raccontarsi traendo spunto da fiabe o esperienze individuali o colletti=
ve
è quanto si propone il percorso che non pone vincoli contenutistici,=
ma
va costruendosi con i bambini, a partire dalle l=
oro
indicazioni, dalle loro preferenze o richieste.
Molto
chiari sono obiettivi e metodologia, mentre lo “spazio da riempire=
221;
viene condiviso con i bambini stessi.
Gli
obiettivi sono quelli abbracciati dall’intero progetto che prevedono come meta il rinforzo dell’autostima
attraverso un consolidamento della conoscenza di sé; la metodologia
prevede una libertà di indagine della materia e nell’uso della=
sua
potenzialità comunicativa.
I bambini inoltre hanno già effettuato attività con questo materiale ed hanno dunque avuto modo di tastarne= la forza espressiva, la magia del creare dal nulla, del plasmare l’infor= me per dire e raccontare,o, come in questa scelta educativa, per raccontarsi.<= o:p>
Il
laboratorio offre inoltre un’altra ricchezza, cio=
è
la condivisione dell’esperienza. Si tratta di attività
effettuate da parte dell’intero gruppo classe e, volta per volta, si
proporranno esperienze di grande gruppo o di piccolo gruppo per dare la
possibilità di sperimentare differenti dinamiche relazionali, ma sem=
pre
comunque socializzando le attività e dunque le emozioni ad esse
connesse.
Il
laboratorio artistico coinvolgerà la classe terza di Via De Amicis per un totale di ot=
to
incontri..
Ogni
lezione consta di due ore che impegneranno gli alunni durante il pomeriggio=
del
lunedì.
Le
attività saranno organizzate dall’esperto ceramista Crippa Giovanni con la collaborazione dell’inse=
gnante
di classe.
(Attività sospesa nel secondo anno per mancanza di fon=
di)
IL NOME E
Il
nome costituisce la prima espressione di sé.
I
genitori scelgono accuratamente il nome dei propri figli in quanto attraver=
so
il nome ci si presenta agli altri, costituisce l’identità del
soggetto, svolge una chiara funzione sociale, ma non solo. Anche
a livello personale il nome è la visualizzazione concreta dell’=
;io.
Per questo motivo i bambini alle prese con l’oggetto di scrittura
concentrano i loro sforzi soprattutto nella scrittura del proprio nome.
Gli
alunni giocano con i propri nomi realizzando un acrostico su uno sfondo in =
cui
l’immagine si unisca alla parola.
Scelgono
dunque delle rappresentazioni iconiche per ogni lettera che siano
espressione di sé, del carattere, delle scelte, delle preferenzeR=
30;
Per
quanto riguarda la parte della parola, a ciascuna lettera del nome associano
tre parole:nome, aggettivi… che siano
rappresentativi di sé. Al termine di questa scelta i bambini scelgon=
o la
parola per ogni lettera che sentono maggiormente=
in
sintonia con se stessi e poi confrontano la propria scelta in un gioco con i
compagni.
In
questo modo si crea l’opportunità di riflettere sulla
diversità di come ci si vede e di come ci vedono=
gli altri.
L’AMB=
IENTE IL
COLORE E IL SE’
Riflettere
su di sé significa imparare a guardarsi dentro per conoscersi.
Questo
atteggiamento di rispetto di sé si educa proprio andando a creare le
opportunità per ascoltare l’io.
Ai
bambini si chiede di giocare con il colore realizzando un prodotto artistic=
o in
cui sia raffigurato l’ambiente in cui si s=
entono
bene. Non si tratta necessariamente di un posto che trovano più
o meno bello, ma di un ambiente che sia associato alla serenit&agrav=
e;
(ambiente reale o immaginario).
Anche
il colore deve essere scelto con lo stesso scopo, infat=
ti
la coloritura viene effettuata con una scelta monocromatica. (Già
realizzato nel corso del primo anno di progetto)
IL SUONO E LE EMOZIONI
Ai
bambini vengono proposti differenti brani musica=
li: Debussy, Mozart…, N=
ew Age ecc. che suscitano differenti emozioni.
L’attività
si compone di due parti.
Prima
gli alunni ascoltano in silenzio e ad occhi chiusi i brani musicali annotan=
do
le diverse emozioni provate durante l’ascolto.
In
un secondo momento, sempre in un’attività individuale, i bambi=
ni
utilizzano le tempere direttamente sul foglio e rappresentano l’emozi=
one
attraverso una libera stesura del colore.
Questa
attività è sempre finalizzata a liberare le emozioni, a dare
importanza, in un ambiente educativo come la scuola, alla sfera emotiva che=
non
va relegata a qualcosa di intimo e dunque da non
considerare, ma va esaltata in quanto parte integrante dell’io.
Educare
un individuo e occuparsi della sua crescita significa non solo esercitare le
abilità cognitive, ma insegnare a guardarsi nell’interezza del
sé, cogliendo tanto le qualità intellettuali, quanto le
sensazioni e le emozioni. Solo così si può contribuire ad off=
rire
al soggetto opportunità di crescita compl=
ete
dove l’individuo possa imparare a conoscere e gestire le proprie
emozioni.
C=
OLORIAMO
I MANDALA
Ai
bambini vengono proposti disegni dei mandala (ma=
ndala significa
cerchio, centro, è una particolare forma grafica, usata soprattutto =
in
oriente ma ormai diffusissima anche nel nostro occidente, che aiuta l’=
;interiorizzazione
e la conoscenza di sè). Nella classe si =
crea
un’atmosfera rilassata e tranquilla attraverso l’ascolto di mus=
iche
adatte allo scopo. Ogni bambino ascolterà ciò che il disegno
suggerisce e colorerà a suo piacimento le forme che prenderanno vita
attraverso i colori prescelti. Ciascuno racconterà poi sul foglio o a
voce le emozioni e le immagini che emergeranno nel momento dell’attiv=
ità.
In
un secondo momento i bambini creeranno i loro mandala=
span>
seguendo le regole che emergeranno di volta in volta, potranno essere manda=
la
geometrici o liberi nel contenuto e nella forma, la costante rimarrà=
l’atmosfera
di calma e rilassatezza nella quale verranno eseguite le creazioni artistic=
he.
L’utilizzo
dei mandala serve a favorire la liberazione dell=
e energie
creative di ciascuno.
IL GIOCO DELLA FIABA
Con
i bambini si realizzerà un gioco ispirato come s=
truttura
al gioco dell’oca.
La
creazione di questo gioco si effettuerà d=
opo
aver letto la fiaba di Hansel e Gretel
scelta in quanto il tessuto psicologico di questa fiaba consente lo svolger=
si
di alcuni elementi nodali della crescita del soggetto come
l’allontanamento dallo stretto rapporto con i genitori quindi la scel=
ta
coraggiosa di staccarsi dal nucleo familiare per aprirsi alla conoscenza del
mondo circostante, delle relazioni con gli altri. La strega rappresenta
l’ostacolo da superare, lo scotto da pagare, la famosa prova per
l’iniziazione ad una nuova dimensione.
Questa
dimensione il soggetto la cerca e l’affronta quan=
do
è in grado di riflettere su di sé, di conoscersi e di trovare
dentro di sé le forze per proseguire. Perché questo
atteggiamento si verifichi è fondamentale una crescita
dell’autostima sulle proprie forze
Nel
corso delle attività verranno prese in es=
ame
altre fiabe di diversi autori, da Rodari ad altri classici o moderni che rispecchino le problematiche legate alla conoscenza d=
elle
proprie emozioni, delle paure e di altre emozioni quali l’aggressivit=
à,
il senso di abbandono, il rifiuto ecc. nell’ottica del superamento de=
lle
difficoltà individuali e della crescita della propria autostima.
Questi
percorsi saranno affrontati nelle ore dedicate alle educazioni di tipo
espressivo in particolar modo in educazione all’immagine e in educazione musicale. (Già=
span> realizzato
nel corso del primo anno di progetto)