3D"Giochiamo

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3D"Percorsi = &nb= sp; = &nb= sp; =

GIOCHIAMO A CONOSCERCI?

Percorso creativo attraverso la mu= ltimedialità

Le esperienze raccolte in questi anni di scuola nel settore della multimedialità dal nostro Circolo didattico costituisc= ono una importante risorsa alla quale attingere per proseg= uire nel lavoro di ricerca di nuove possibilità di unire in un’attività multidisciplinare, l’apprendimento e il gioc= o, attraverso l’uso delle nuove tecnologie e la creazione di prodotti multimediali interattivi che vadano oltre la semplice creazione di ipertesti dimostrativi, che possano essere fruiti da altri bambini ed eventualmente costituire una traccia di lavoro possibile anche per altri insegnanti. La n= ostra scuola si sta affermando quale punto di riferimento per qu= anti siano interessati ad applicare la “fantastica” di Rodari alla didattica, una didattica che sia sempre più in linea con quanti ritengono fondamentale unirla all’approccio ludico, in un contesto ambientale dove i rapporti interpersonali (insegnante-insegnante, insegnante-alunno, alunno-alunno, senza dimenticare le altre componenti dell’ambiente di apprendimento) possano evolversi e influenzarsi reciprocamente in modo positivo.

In questa ottica risulta indispensabile agire al fine di offrire a tutti opportunità di cresc= ita, a partire dal livello di autostima di ciascuno, al superamento di difficoltà relazionali, in parte dovute alla nostra propensione ad evitare il nostro decentramento, a considerare le nostre, come problematiche uniche e non condivisibili.

Negli anni precedenti la nostra ipotesi di partenza mi= rava a dimostrare le possibili connessioni tra creatività e computer, tra fantasia e tecnologia: in questi cinque anni di lavoro abbiamo potuto dimostrare che ciò è possibile e può essere anche diff= uso in altri contesti, in altre realtà ambien= tali e soprattutto può diventare elemento di coesione tra ordini di scuola differenti che credano profondamente nella possibilità di collaborare, nell’inten= to di migliorare la qualità di vita di tutti gli attori scolastici e non s= olo. La sinergia con il territorio circostante, gli enti e quanti lavorano al di fuori della scuola, per appoggiare la scuola stessa in questo sempre pi&ugr= ave; difficile e stimolante compito educativo, &egrav= e; un filo conduttore che costantemente ci guida ed arricchisce il nostro potenzi= ale.

Come può la tecnologia soccorrerci ed investire= se stessa di un compito formativo così arduo?

Questa costituirà la nostra ipotesi di partenza= per un percorso che si snoderà nell’arco dei tre anni e che prevede una progettazione globale e strettamente collega= ta alla progettualità scolastica. Solo in questo modo possiamo attribui= re senso all’introduzione dell’informatica ne= lla scuola, stabilita dal DM n° 61 del 22/07/2003, dove si parla di introduzione dell’ “alfabetizzazione informatica” nei pri= mi due anni della Scuola elementare. Questo termine è stato poi ulteriormente chiarito dalla CM n° 69 del 29/08/2003 dove si dice “la prima alfabetizzazione informatica &egrav= e; rivolta a curare l’avvio di un graduale processo di familiarizzazione= con lo strumento informatico…” “La familiarizzazione con l’uso del computer va perseguita anche attraverso attività ludiche, quali giochi, momenti ricreativi e passatempi finalizzati ad uno s= copo didattico.” Attraverso questo progetto proponiamo= di continuare ad avvalerci delle modalità tipiche della ludodidattic= a, secondo le indicazioni che ha trasmesso Rodari quando, nei suoi scritti, in= vita insegnanti ed alunni ad utilizzare modalità di apprendimento meno seriose e maggiormente coinvolgenti.

E’ tramite il gioco che i bambini imparano a conoscersi e a confrontarsi, il gioco diventa strumento al pari del compute= r, uno strumento da conoscere, da imparare ad utilizzare affinché diven= ti “ …funzionale a tutti gli apprendimenti…”, chiarisce sempre la CM 69, “Le nuove tecnologie infatti non rappresentano, nell’ambito delle attività, uno “specifico apprendimento” aggiuntivo ed isolato dagli altri, ma= si inseriscono come uno “spazio” organico, operativo e mentale in = cui realizzare esperienze nell’ambito delle unità di apprendimento previste dalle Indicazioni Nazionali.”

Assume senso quindi il voler connettere questo progett= o ad un quadro progettuale d'insieme quale Oltre la frontiera, che congloba in sé la maggior parte della progettualità di Circolo, finalizzata ad un discorso formativo della persona nella sua interezza.

= &nb= sp; = &nb= sp; = &nb= sp; = &nb= sp; Ins. Maria Gabriella Strino

Finalità generale

Familiarizzare con lo strumento computer, analizzare le potenzialità tecniche e creative insite nella multimedialità attraverso un percorso formativo che renda consa= pevoli del sé sia insegnanti che alunni, aumentando le potenzialità = di ciascuno nell’ottica del miglioramento e ampliamento dei rapporti interpersonali e del superamento dei propri confini.

TEMPI

L’attività verr&agr= ave; svolta nell’arco di tre anni scolastici, ogni classe sarà li= bera di scegliere le proprie modalità di scansione dei tempi anche in b= ase alle conoscenze pregresse della classe.

In alcuni gruppi-classe il lavoro sarà svolto= con scansione oraria settimanale che varierà da una a due ore.

Altri gruppi classe lavoreranno<= /span> per un periodo di tempo limitato nell’arco dell’anno soprattu= tto dove si rende necessaria una turnazione per l’utilizzo dei laborato= ri di computer.

OBIETTIVI GENERALI

OBIETTIVI SPECIFICI

DESTINATARI

A = Conoscere il computer, le sue funzioni= e saper operare autonomamente = con esso

1. &nbs= p; Conoscere e saper nominare le varie componen= ti del computer

2. &nbs= p; Apprendere come si attiva e disattiva un computer rispettando le sequenze operative

3. &nbs= p; Saper utilizzare mouse e tastiera per interagire con la macchina

4. &nbs= p; Saper utilizzare la tastiera per scrivere

5. &nbs= p; Saper leggere, interpretare e utilizzare i simboli proposti dal = computer

6. &nbs= p; Saper attivare e utilizzare la stampante e lo scanner

7. Saper utilizzare programmi= :

· &nbs= p; di videoscrittura

· &nbs= p; di creazione d’immagini (Paint, Kid pix studio)<= o:p>

· &nbs= p; di creazione e manipolazione d’immagini (Paint, = Kid Pix studio, programmi di fotoritocco)

· &nbs= p; editor html o strumenti di presentazione (Word web, Front page, Power Point)

8. Saper ricercare informazio= ni su Internet

9. Saper utilizzare la posta elettronica

Ob. Da A 1 ad A 7 (solo in parte) bambini del primo ciclo elementare

Ob da A1 ad A 9 bambini d= el secondo ciclo elementare

B Saper leggere una produzi= one multimediale

C Imparare ad usare i videogames

1. Saper fissare e scegliere = uno stimolo guida visivo e uditivo

2. Saper leggere una produzio= ne multimediale

3. Imparare ad usare i giochi= multi= mediali e capirne le regole utilizzando differenti modalità cognitive:

4. Navigare liberamente nel g= ioco per scoprirne modalità di funzionamento, scopi e narrazione

5. Saper utilizzare gli help

6. Scoprire i tasti funzione =

Ob. da 1 a 4 per il 1° ciclo <= /p>

Ob da 1 a 6 per il 2° ciclo

D Classificare diverse tipologie di videogames=

1. compie= re prime classificazioni emp= iriche cogliendo similitudini e differenze

2. conosc= ere varie modalità di classificazioni

3. compie= re classificazioni seguendo = una modalità specifica

Ob. D 1- primo ciclo

Ob. D da 1 a 3 – secondo = ciclo

C Saper progettare e produrre semplici elaborati con l’uso = del computer

D Progettare e realizzare produzioni multimediali, anche interattive, a carattere linguistico-lette= rario e formativo

Utilizzare la videoscrittura, le funzioni di wordart e di pain= t per produrre semplici elaborati
Progettare un ipermed= ia, anche interattivo a partire da:

Analisi di semplici produzioni multimediali, anche interattive, per ricavarne la mappa = concettuale
Produzione della map= pa concettuale del proprio ipermedia
Reperimento e prepar= azione di file audio e video da inserire, utilizzando<= span style=3D'mso-spacerun:yes'> anche la ricerca su Internet
Preparazione dello storyboard
Preparazione delle p= agine ipermediali

Ob. C 1 primo ciclo

Ob. C 1 e D 2 secondo ciclo<= /span>

E Imparare a comunicare in modo efficace

1. Comprendere i concetti di = base per produrre una comunicazione efficace (attenzione al target, alla grafi= ca e alla comprensione del messaggio)

2. Utilizzare la posta elettr= onica per comunicare l’andamento e i risultati del proprio lavoro agli eventuali corrispondenti

3. Utilizzare la chat e i mes= saggi del Veliero

4. Conoscere e rispettare la netiquette (regole di utilizzo corretto della comunicazione informatica)

Ob E 1 e 2 secondo ciclo

= F Conoscere se stessi

Imparare ad interagire con gli altri

Riflettere sui nuovi apprendimenti e aumentare la propria autostima
Imparare ad esprimere osservazioni e sensazioni sui giochi multimediali usati

Verbalizzare le prop= rie emozioni
Verbalizzare le difficoltà incontrate
= Essere coscienti delle modalità cognitive utilizzate e verbalizzarle

Imparare ad interagire con lo strumento computer avvalendosi dell’aiuto= dei propri compagni e dell’insegnante
Imparare a lavorare in gruppo
Imparare ad interagire con alunni di altre scuole = e di realtà geografiche e culturali differenti

Ob F 1–2-3-4 tutte = le classi

* Le attività riguardanti l’obiettivo A e i relativi sottoobiettivi, verteranno sull&= #8217;utilizzo dei videogiochi * come strumento per giungere all’acquisizione di obiettivi tecnici e formativi

“Giocare con i nomi e i cognomi”, gi&agrav= e; ampiamente sperimentato e utilizzato negli anni precedenti.

Creazione di propri videogiochi interattivi= legati alla conoscenza del sé e dell’altro da sé

Utilizzo della rete Internet per attività di Informazione e Comunicazione del lavoro svolto a bambini di altre classi del circolo, di altre scuole nazionali o internazionali

LAVORARE CON I VIDEOGIOCHI

DESTINATARI

Il lavoro= sui videogiochi può coprire la fascia d’età che va dalle ul= time classi della scuola Materna fino a comprendere tutto il ciclo Elementare. Naturalmente gli obiettivi e le proposte devono essere opportunamente calibrate secondo l’età o il tipo di alunni a c= ui sono rivolte. Lo stesso tipo di lavoro è stato sperimentato con succ= esso anche con alunni di Scuola Media e del Primo Biennio de= lle Superiori

MODALITA' DI LAVORO

L’insegnante deve:

ü porre in atto un tipo di osservazione partecipata ed empatica, non asettica,

ü condividere la passione per = il gioco, calarsi nella realtà unitamente agli alunni=

ü provare personalmente e lasciarsi coinvolgere dall'attività: solo provando la modalità di lavoro "immersiva" si riescono a cogliere tutte le implicazioni emotive e cognitive legate all'utilizzo dei videogiochi.

ü Scoprire il videogioco con i propri alunni potrà costituire un momento

ü compiere un'analisi quantita= tiva e qualitativa dei comportamenti di tipo cognitivo, emotivo e sociale suscitati dal videogioco utilizzato dai bambini.

OSSERVAZIONI S= UL COMPORTAMENTO SOCIALE

Il gruppo di lavoro dovrà essere costituito da un numero ridotto di bambini, non dal= la classe intera e, accanto ad ogni postazione, dovranno esserci almeno due b/= i. Si sconsiglia il lavoro di tipo singolo in quanto il b/o deve poter scambia= re pareri, impressioni o poter solo esprimere l'emozione del momento. In questo modo si favoriscono anche forme di tutoraggio o scaffolding affiancando chi è più esperto a chi lo è meno: vigilare sulle eventuali prevaricazioni, su condizioni di eccessiva passività e delega o di esasperata competizione. La competizione tuttavia, pur non essendo un obiet= tivo specifico dell'attività basata sui videogiochi, è una compone= nte ludica irrinunciabile, serve a stimolare la partecipazione e migliorare le proprie conoscenze e deve essere soprattutto intesa come competizione con “se stesso”.

Far leva soprattutto sulla collaborazione, alcune copp= ie decidono di comune accordo di suddividersi i compiti “tu muovi questi tasti, io muovo questi altri..”

OSSERVAZIONI S= UL COMPORTAMENTO COGNITIVO

Non invadere lo spazio personale dei b/i e non sostituirsi a loro, in quanto ciascuno dovr&agra= ve; compiere un proprio percorso di tipo cognitivo.

"Navigare" nel videogioco per impadronirsi d= elle regole che lo sovrintendono, sarà il metodo più adatto per st= imolare la curiosità personale di ciascuno. Utilizzare le strategie del:

· &nb= sp; "problem posing", porre delle domande del tipo "Come dovrai fare per...?" "Quale strada do= vrai percorrere per...?" "Cosa ti prefiggi di raggiungere?" ecc.<= o:p>

· &nb= sp; "problem solving", stimolare = la risoluzione dei problemi attraverso domande del tipo "Come hai fatto a...?" "Come hai capito che...?" "Come ti sei accorto di....?"

L'intervento dell'insegnante potrà essere auspicabile nel momento in cui si notino nei b/i frustrazione eccessiva e c= onseguente disinteresse nei confronti del videogioco, perchè troppo complicato o non consono al loro livello di comprensione.

OSSERVAZIONI S= UL COMPORTAMENTO EMOTIVO

E’ importante far emergere il lato emotivo= per far prendere coscienza di ciò che si prova nel momento specifico: è importante che affiorino le emozioni ed è basilare soprattu= tto creare un’atmosfera di lavoro che preveda l’esternazione e non = il soffocamento di stati emotivi: i b/i dovranno essere liberi di manifestare e gli insegnanti dal canto loro dovranno contenere ma non inibire. L’obiettivo primario del progetto, infatti, è divertirsi per imparare e non c’è divertimento là dove non esiste libertà di espressione o di movimento.

Stimolare la riflessione attraverso queste (o altre) possibili domande: Come ti senti davanti a ques= to videogioco? Sei nervoso? Sei annoiato? Sei soddisfatto? Sei contento? Sei rilassato? Come ti senti quando non riesci a proseguire o quando devi ricominciare? Come ti senti quando sei superato dal tuo compagno?

ATTIVITA’ CON VIDEOGIOCHI

Scegliere varie tipologie di videogiochi, sarebbe auspicabile sceglierne due per ogni tipo:

ü arcades: giochi d’azione che = si basano prevalentemente sulla prontezza di riflessi

ü adventures: giochi interattivi che pre= vedono riflessione, scelta di percorsi, di azioni; comprendono anche i giochi di ruolo, dove, inizialmente, si sceglie il tipo di personaggio da incarnare

ü giochi strategici= :giochi che prevedono l̵= 7;uso di abilità tattica e analitica più che la prontezza di rifles= si, scacchi, tris, dama ecc.

ü simulazione: giochi che riproducono la realtà attraverso la ricostruzione di civiltà o la simulazion= e di voli, gare automobilistiche ecc.

ü giochi sportivi: giochi di squadra come cal= cio, pallacanestro ecc.

ü rompicapo: giochi dove predominano l’intelligenza, la logica e la pazienza come campo minato ecc.

ü educativi: videogiochi esclusivamente= di carattere disciplinare.

ü per i più piccoli: giochi che contengono diverse tipologie di videogiochi, ma appositamente create per la fascia d’età compresa dai 3 ai 6/7 anni

ücreativi: ti permettono di creare storie, rime, filastrocche, disegni e quant’altr= o.

La classificazione non è di facile intuizione per i b/i più picc= oli soprattutto se non hanno avuto modo di provare una serie di giochi rappresentativi di ogni categoria; solo a questo punto si potranno tentare = le prime similitudini, le comunanze, le differenze, per arrivare poi a compier= e le prime classificazioni che non necessariamente potranno coincidere con quelle “ufficiali”. Come ultimo momento si potrà procedere alla classificazione vera e propria per confrontarla poi con quella elaborata in classe.

Hits-list: l’ultimo momento sarà la compilazione di una “top ten” dei videogiochi provati: “Con quale gioco h= ai giocato più volentieri?”, “qual è il videogioco c= he usi maggiormente a casa?”. Il lavoro può servire per iniziare = una riflessione sul tipo di videogioco preferito dai b/i e dalle b/e, per analizzarne le motivazioni, per discutere con loro sull’influenza che può avere la pubblicità o il lancio su vasta scala di un prod= otto (si pensi ai Pokemon). E’ importante creare un dialogo, far emergere l’aspetto razionale, per far loro prendere coscienza della possibilità di essere occultamente manipolati dal mercato, di perder= e la capacità di scegliere coscientemente al fine di preservare la propria individualità.

COMPILAZIONE DI UNA SCHEDA:

Per ogni gioco eseguito i b/i e le b/e dovranno compilare una breve scheda che contiene

ü la descrizione (compilabile anche in gruppo),

ü le modalità di gioco,

ü la difficoltà (per la quale dovranno assegnare un punteggio),

ü la valutazione personale (è piaciuto, non è piaciuto, perché),

ü le somiglianze rilevate in altri gi= ochi, tentando così una prima classificazione.

ü La scheda conterrà an= che una riflessione di tipo personale per rilevare gli stati emotivi vissuti al momento e il gradimento del videogioco

QUESTIONARIO SUI VIDEOGIOCHI

Al fine di ampliare il discorso sui videogiochi e di estenderlo anche all’utilizzo dei videogiochi in ambienti esterni alla scuola, si sottopone alla classe il seguente questionario.

I dati raccolti potranno poi essere discussi in classe= e confrontati con quelli di altre classi che lo hanno compilato nel corso di questo o di altri anni scolastici. Dalla discussione potrebbero emergere da= ti interessanti sui quali intervenire:

ü l’abitudine al gioco solitario,

ü l’interazione troppo s= tretta b/o-macchina

ü l’impossibilità= di scambiare stati d’animo ed esperienze giocando da soli

ü l’utilizzo di videogio= chi ampiamente pubblicizzati a scapito di altri meno pubblicizzati (vedi hits-l= ist)

ü l’utilizzo di videogio= chi non espressamente adatti alla fascia d’età

ü il tempo passato davanti al computer

ü la frequenza eventuale di sa= le gioco

i soldi spesi all’interno delle sale gioco<= /o:p>

&nbs= p;

IL GIOCO DEI NOMI E DEI COGNOMI<= /p>

Il nome è ciò che ci distingue dagli alt= ri, che ci fa riconoscere, è la nostra prima forma di identità e racchiude in sé un’eredità familiare, sociale, e cultur= ale che ne connota l’appartenenza ad un’identità più vasta di tipo etnica, religiosa e linguistica.

I primi giochi che si fanno = nelle classi sono proprio giochi tendenti a rafforzare l’identità di ciascuno attraverso il loro riconoscimento e la distinzione tra sé e= gli altri. Nel momento in cui il bambino o la bambina ricercano modi per descri= vere la loro personalità, compiono un’azione introspettiva che raff= orza la conoscenza del sé, imparano a riconoscere le loro emozioni, a gestirle, a capirsi maggiormente, operando un accrescimento della loro sicurezza e autostima. I giochi possibili saranno, creazione di filastro= cche in rima, acrostici, mesostici, ricerca di diminutivi, accrescitivi, soprann= omi, calligrammi che tendano a connotare l’identità in cui cias= cun bambino si riconosce.

UTILIZZO DELLA RETE INTERNET=

La rete Internet sarà utilizzata da insegnanti ed alunni primariamente per mantenere i contatti t= ra insegnanti del Circolo o di Circoli diversi del territorio nazionale e internazionale.

Il momento comunicativo sarà in particolar modo affrontato a partire dal secondo anno di programmazione, in cui saranno messe in atto tutte le strategie possibili p= er migliorare il livello comunicativo di insegnanti ed alunni del Circolo.

A partire dalla primavera 20= 04 la nostra scuola è entrata a far parte di un gruppo di sperimentazione regionale che ha testato la validità del browser Internet per bambin= i Il Veliero. Attraverso questo software è possibile regolamentare l’accesso dei bambini ad Internet per porre in atto tutti i sistemi di sicurezza che ogni scuola dovrebbe adottare. Il Veliero è concepito secondo i criteri della “white list” cioè come una racco= lta di siti opportunamente scelti che non contengono richiami pubblicitari e con accessi bloccati ad altri siti non consentiti. Esiste un Amministratore centrale che cura l’aspetto della sicurezza a livello generale, ma og= ni utente (insegnante o genitore) diventa amministratore locale e può decidere di attivare autonomamente alcuni siti o richiederne l’attivazione all’Amministratore centrale. L’attivazione e disattivazione del browser avviene tramite password, quando la sentinella è attiva il bambino non può in alcun modo accedere ad Interne= t o a qualsiasi altra parte del computer dalla quale si possa arrivare alle pagine web. I siti sono catal= ogati in modo da contenere tutti i vari argomenti di utilità per un alunno, contiene anche una sezione giochi on-line molto vasta che ci ha consentito = di diminuire gli acquisti di videogiochi utili per la nostra attività specifica. Il software contiene anche sistemi di comunicazione a circuito chiuso e controllato quali chat e messaggi. Nella nuova versione scolastica, attualmente in preparazione e distribuzione gratuita da parte del Miur Piemonte, la chat è notevolmente migliorata aggiungendo la possibilità di comunicare tra gruppi classe interi o tra singoli bambini, con possibilit&agrav= e; di moderazione da parte dell’insegnante. La sperimentazione attuata negli ultimi mesi dell’a.s. 2003/2004, che ha coinvolto 11 scuole piemontes= i, ha dato esiti più che positivi, per cui si conta di intensificare l’uso del prodotto che sarà installato su ogni computer del Circolo non appena avverrà la distribuzione.

Un altro strumento informati= co di comunicazione che sarà utilizzato, questa volta dagli insegnanti, per agevolare gli scambi tra docenti, sarà il Forum Exposcuola di Salerno (vedi percorso Un’idea per confronto) e Usosicuro del Miur Piemonte, Forum che si occupa in modo specifico della sicurezza informatica nelle scu= ole.

COLLABORAZIONE CON I GENITORI

I genitori saranno coinvolti= nel momento in cui sarà loro illustrato il progetto sia in fase di assem= blea di classe, sia in fase di Interclasse o di Consiglio di Circolo. Ogni genit= ore potrà visionare il lavoro che si sta attuando attraverso la compilaz= ione di un quadernone che sintetizzi le attività svolte nell’arco d= ell’anno. Inoltre ad ogni bambino sarà dato il lavoro multimediale prodotto nel corso dell’anno. All’interno del Consiglio di Circolo si &egrav= e; istituita una commissione mista docenti-genitori che ha affrontato il tema della sicurezza della navigazione in Internet sia a casa che a scuola. E= 217; stato predisposto un documento, parte integrante della Pua d’Istituto, che stabilisce regole concordate (netiquette) di utilizzo sicuro di Interne= t, dove viene auspicato un impegno anche da parte delle famiglie a far rispett= are queste regole anche in ambito familiare. Questo potrebbe costituire un primo passo verso una diffusione più capillare delle modalità da adottare per consentire ai bambini di usufruire in modo sereno delle innumerevoli risorse che Internet offre, per migliorare la qualità d= ell’apprendimento degli alunni.

COLLEGAMENTI CON IL TERRITORIO

I collegamenti con le altre = scuole avverranno all’interno del percorso di scambio realizzato tramite l’Expo di Salerno (vedi Un’idea per confronto).

Il lavoro, ormai ampiamente sperimentato, si avvarrà della collaborazione con il territorio così come successo negli scorsi anni. In particolare ci saranno coll= egamenti alle iniziative attuate all’interno del Parco della Fantasia per quan= to concerne corsi di formazione su Rodari o altri aspetti ritenuti rilevanti ai fini del progetto stesso. Ogni anno si prevede di organizzare unitamente al Parco o all’Amministrazione Comunale, o quella Provinciale un seminar= io di studio o un convegno per discutere sulle tematiche relative all’introduzione delle nuove tecnologie nella scuola applicate in particolare allo sviluppo della creatività nel bambino e alla conosc= enza di sé e degli altri, dove per altri si intende chi è a noi più vicino o chi vive in realtà differenti dal nostro abituale contesto.

VERIFICA

Con gli alunni=

q&nb= sp; Verifica in itinere attraverso: l’osservazione sistematica dei comportamenti cognitivi, emotivi e soc= iali

q&nb= sp; Somministrazione di questionari e schede di verifica sui singoli obiettivi (a partire dalle classi del 2° ciclo)

q&nb= sp; Prove pratiche di utilizzo dello strumento computer

q&nb= sp; Verifica finale attraverso presentazione dei prodotti finiti

Con gruppo di progetto

q Tramite rete o telefonicamente una volta al mese= , o con scadenze più ravvicinate in caso di necessità, per verificare lo stato di avanzam= ento dei lavori

q In presenza ogni bimestre per verificare gli obiettivi bimestrali

q Momento di verifica finale e presentazione comune dell’elaborato finale

Con organi collegiali

q Verifiche bimestrali d’Interclasse

q Verifiche quadrimestrali al C.D. e al C. d. I.

Con il territorio

q&nb= sp; Tramite rete con l’Università di Napoli e l’Osservatorio Bambini e Me= dia per monitorare il lavoro in fase di produzione.

q&nb= sp; In presenza con il Parco della Fantasia e/o il Comune di Omegna o la provincia per l’organizz= azione dei percorsi formativi, dei seminari o dei convegni.

RISORSE A DISPOSIZIONE

Risorse umane

Bambini di 5 anni della Scuo= la dell’Infanzia sezioni

Alunni delle classi: 1^a= A, 3 e 4 di Via De Amicis, Agrano, Nonio, Arola, Cesara. =

Insegnanti coinvolte nel per= corso: Fazzari Francesca, Maradei Giacomina, Maraviglia Daniela, Minazzi Angela, Pettinaroli Simona, Strino Maria Gabriella

Tecnici informatici da coinv= olgere all’occorrenza per risolvere problematiche via, via emergenti.

<= o:p>

Risorse strumentali

Tutte le scuole dispongono di laboratori di computer con numero variabile di computer da 3 a 11 per pless= o. I computer sono dotati di sistemi operativi moderni e funzionali, esiste solo= un computer con sistema operativo W95, gli altri si avvalgono di W98 o XP. Con= tiamo di completare in corso d’anno gli acquisti per la sistemazione di tut= te le attrezzature informatiche delle scuole; ogni plesso ora possiede una connessione ad Internet.

Risorse economiche

Il progetto si finanzier&agr= ave; tramite i fondi della L 440, attraverso il Fondo Incentivante, tramite eventuali fondi provenienti d= a Enti locali e provinciali; si avvarrà anche delle finanze a disposizione = per l’acquisto di attrezzature informatiche.

I fondi della 440 saranno utilizzati per= :

s= pese di documentazione (cd-rom, floppy, carta e cartucce) = &nb= sp; = &nb= sp; = =

a= cquisto software

Fondo Incentivante per il pagamento delle ore di progettazion= e e verifica degli insegnanti aderenti

c= ollaborazione con tecnici informatici

Finanze per acquisto di attrezzature informatiche e consulenza tecnica specialistica.

(Vedi prospetto economico gl= obale in ultima pagina)

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