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PARI OPPORTUNITA'

La commissione Pari Opportunità si costituisce nell'anno 1996/97 come commissione di intercircolo tra le Direzioni di Omegna 1° e 2° Circolo. L'esigenza di formalizzare e sistematizzare quanto si andava concretizzando, peraltro già da molti anni, all'interno delle singole classi, portò il Collegio Docenti a richiedere un corso di aggiornamento che si attuò proprio all'inizio dell'a.s. 1996/97, con la presenza di relatrici di alto livello, facenti parte della commissione nazionale delle Pari Opportunità.
Scopo del corso fu la preparazione di un progetto da attuare congiuntamente tra i due Circoli. Dai lavori di gruppo emersero le necessità di  focalizzare l'attenzione sulla "percezione del sé" e sulla "costruzione" dell'identità di genere delle bambine e dei bambini.
L'ipotesi di fondo che accomunò le insegnanti aderenti al gruppo fu quella che il tipo di educazione impartita dalla famiglia, dalla scuola e il modello sociale prevalente, fossero responsabili dello sviluppo non paritario delle bambine e dei bambini e che, solo ponendo l'accento sugli stereotipi di genere attraverso un approfondito lavoro di analisi dei propri e degli altrui comportamenti, si potessero superare quelle forme di "razzismo" più o meno sottili e striscianti, verso la componente femminile del genere umano.
Parallelamente a questa ipotesi "storica" ne sorse un'altra più "moderna" ma non meno importante, che tendeva a riconoscere la necessità di accrescere l'autostima e l'accettazione di sé anche nel bambino, soprattutto in un momento in cui il ruolo maschile sembrava perdere la propria identità tradizionale per assumere una connotazione piuttosto indefinita all'interno della famiglia e della società.
Il gruppo, composto da insegnanti elementari di varie classi, predispose così un questionario, differenziato per cicli, da somministrare ai bambini e alle bambine, allo scopo di avere un quadro preciso della situazione e poter introdurre in classe la discussione sui risultati raccolti. 
Nell'a.s. 97/98 la medesima commissione predispose il progetto Agostina. che prevedeva la lettura del libro "Agostina la Pagliaccia" di O. Preussler ed. Piemme. Partendo da obiettivi comuni, fu interessante confrontare, in corso e a fine anno, itinerari di lavoro diversificati che diedero origine ad elaborati significativi e ricchi di creatività.
Nel corso dell'anno si iniziò la collaborazione,  che si concretizzò e sviluppò ulteriormente l'anno seguente, con le insegnanti di scuola Materna. 
Nell'a.s. 98/99 si avviò una collaborazione con il Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali nell'ambito della L.285/97, per una riflessione sulle tematiche dell'accoglienza, della famiglia come risorsa, dei modelli "possibili" di famiglia e sui problemi specifici dell'affido (esplorati anche con la presidente provinciale dell'ANFAA). Da questi incontri nacque il progetto in attuazione nell'a.s. 1999/2000 denominato "Promozione dell'accoglienza".

Nell'a.s. 2000-2001 la Commissione lavorò in sinergia con la Dott.ssa Raffaela Pasquale che seguì, come consulente, la realizzazione del progetto "Crescere non è un gioco da ragazzi" finalizzato alla promozione dell'accoglienza e finanziato con i fondi della L.285 dal C.I.S.S. (Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio-assistenziali). Ne nacquero due pubblicazioni che raccolsero i lavori dei due Circoli Didattici di Omegna.

L'anno successivo la dott.ssa seguì  un progetto rivolto ai genitori del Circolo di Omegna 1 che previde una serie di conferenze-dibattiti sulle tematiche dell'infanzia e l'apertura di uno sportello di consulenza per genitori.

Conoscenza del sè I ciclo (file di publisher)  Tabulazione dati I ciclo

Conoscenza del sè II ciclo (file di publisher)  Tabulazione dati II ciclo

Progetto Agostina