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Ho
scaricato Il Veliero su 5 computer del laboratorio, prima di farlo provare
ai bambini l'ho provato io, per conoscerlo meglio e per essere in grado,
in prima battuta, di animare la navigazione degli alunni, qualora fosse
stato necessario. Venerdì ho portato in laboratorio la classe terza,
suddivisa in due gruppi di nove-dieci bambini ciascuno ed ho proposto loro
di navigare in Internet. Preliminarmente abbiamo parlato di Internet:
tutti conoscevano l'argomento di discussione, alcuni navigavano
regolarmente a casa propria, con l'assistenza dei genitori o di fratelli
maggiorenni, nessuno mi ha riferito di navigare da solo senza l'aiuto. Ho
proposto loro di navigare utilizzando Il veliero, specificando che è un
browser per bambini, dove si può navigare in tutta sicurezza perchè i
siti sono stati precedentemente visionati, selezionati e prescelti da chi
lo ha prodotto. Mi è sembrato corretto dire ciò e insistere su questo
punto di vista perchè senz'altro i bambini riferiscono a casa quanto si
sta facendo a scuola e, non avendo avuto modo di parlare direttamente con
i genitori, mi è parso giusto rassicurarli tramite i loro figli e, nel
contempo informare dell'esistenza di un prodotto simile che permette alle
famiglie di controllare l'accesso ad Internet dei propri figli. In futuro,
penso sia giusto prevedere dei momenti di informazione diretta alle
famiglie, necessari soprattutto per aprire la discussione su un problema
sociale che, fino ad ora, è vissuto come potenziale pericolo legato a
fatti di cronaca eclatanti che ne oscurano le potenzialità positive e la
possibilità di diventare una delle tante agenzie educative che concorrono
alla crescita e allo sviluppo dell'utenza minorile.
E' superfluo dire che la notizia di navigare
in Internet ha suscitato subito entusiasmo e curiosità da parte dei
bambini. Non ho spiegato loro preventivamente l'utilizzo perchè ritengo
che l'uso diretto, la scoperta, i tentativi per prove ed errori siano il
mezzo migliore per accostare i bambini a qualsiasi prodotto multimediale (è
il metodo che utilizzo anche quando presento loro i vari videogiochi).
Primo passo la registrazione in linea: già questa un'attività da
sfruttare positivamente. La compilazione di un modulo, la ricerca del
nickname da utilizzare, importante per valutare come il bambino vive la
propria identità: solo un bambino della classe ha utilizzato un nick che
richiamava il proprio nome reale, gli altri hanno sbizzarrito la loro
fantasia...e si sono presentati con una breve filastrocca in rima (questa
è stata una mia proposta accolta da tutti con divertimentio). Avvenuta la
registrazione i bambini hanno incominciato a navigare, con facilità,
sicurezza (l'interfaccia è semplice, accessibile, la grafica è
accattivante). Ciò che maggiomente li ha attratti è stata la sezione dei
giochi, ma era prevedibile. Alcuni si sono immersi subito nel gioco
prescelto, altri non capendo in modo immediato le indicazioni hanno vagato
tra vari giochi alla ricerca di quello più semplice. Altri si sono subito
"impatanati" in link con la restrizione. Io giravo tra loro
dando indicazioni, consigli, facendo loro domande sul tipo di emozione
provata al momento: divertimento, delusione, felicità, caparbietà,
tranquillità. Ciascuno esprimeva il proprio vissuto e ne spiegava la
motivazione. Al termine della navigazione abbiamo parlato di queste
emozioni, abbiamo parlato delle loro difficoltà, se si erano divertiti,
annoiati ciascuno ha esposto le motivazioni e ne è nato un interessante
scambio di impressioni. Insomma un' ulteriore occasione per trasformare la
scuola in palestra di vita, anche e soprattutto a contatto con strumenti
tecnici che si possono trasformare in strumenti per accrescere le proprie
competenze cognitive, affettive, relazionali. La prossima volta
analizzeremo altri modi di utilizzo del Veliero. Mi interesserebbe far
loro provare la chat, giovedì e venerdì non ha funzionato.
Ah dimenticavo...quando ho registrato la mia
identità non ha accettato il mio vero anno di nascita, accettava
solamente l'iscrizione di chi è nato dopo il 1960: sono stata costretta a
barare.
Ma
è vero anche che chi ama giocare non ha età....
Sono
nell'aula laboratorio con i bambini di terza, purtroppo non siamo riusciti
ancora a chattare, intanto che la classe naviga assistita da un'altra
insegnante, io sto chiamando i bambini uno alla volta perchè scrivano le
loro impressioni.
Carola: Mi sento curiosa e soddisfatta perchè
prima mi sono annoiata perchè non sapevo cosa fare, invece adesso sono
contenta perchè ho scoperto come si usa il sito e mi sto divertendo con
le mie amiche.
Federica: Sono contenta perchè ho giocato
alla melevisione, dove fanno dei lavoretti, ci sono favole e cartoni.
Edoardo: mi sento tranquillo, ho giocato a un
po' di tutto, mi sono divertito giocando con il robottino che mi spiegava.
Leonardo: su Foxkids non riuscivamo ad
entrare allora siamo andati su chiccolandia e abbiamo giocato a cercare i
personaggi e a mettere le figure al loro posto. Sono felice perchè mi
sono tanto divertito e certe volte un po' innervosito perchè non
riuscivamo ad entrare in qualche gioco.
Cristina: ho completato solo il questionario
e non ho giocato, sono soddisfatta ugualmente il Veliero mi piace perchè
ci sono tanti giochi, domande e....
Alice:non ho giocato quasi niente perchè non
si poteva entrare, poi i miei compagni dicevano...tocca a me...però ho
giocato anch'io a un gioco delle melevisione; è andata bene, ho voluto
giocare a colora con me
Andrea: mi è piaciuto molto perchè sono
riuscito a giocare a molti giochi, soprattutto quello dei power ranger che
l'altra volta non riuscivo, perchè ho chiesto alla sentinella di
attivarmelo.
Simone: è bello e mi piace tantissimo
giocare con gli amici e spero di giocare altre cose. Oggi ho giocato a
Power ranger e a Fox Kids, ero emozionato e allegro.
M. Gabriella Strino referente di Circolo sulla multimedialità
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