MOSTRE IN CLASSE LETTERATURA DEL LIBRO

Espamer - Aviación y Espacio ‘96 - Esposizioni mondiali di Filatelia: Siviglia (Spagna)
4-12 maggio 1996
Punti 82 - Medaglia di Vermeil

Aerofila ‘96 - Primera Exposición Iberoamericana de Aerofilatelia: Buenos Aires (Argentina)
30 agosto - 8 settembre 1996
Punti 87 - Medaglia di Vermeil Grande e Premio Speciale della ACFA (1° classificato)
(Asociación de Cronistas Filatélicos de la República Argentina)

Forlì ‘96 - Mostra Filatelica Nazionale
9-15 settembre 1996
Punti 80 - Medaglia di Vermeil Grande

Portugal ’98 - Esposizione Filatelica Internazionale: Lisbona (Portogallo)
4-13 settembre 1998
Punti 86 - Medaglia di Vermeil Grande

The Stamp Show 2000 - Esposizione Filatelica Internazionale: Londra (Inghilterra)
22-28 maggio 2000
Punti 86 - Medaglia di Vermeil Grande

Aerofila 2000 - Esposizione Mondiale di Letteratura Aerofilatelica: Buenos Aires (Argentina)
24-29 luglio 2000
Punti 88 - Medaglia di Vermeil Grande

Il libro è frutto di ricerche ventennali su un aspetto sconosciuto della nostra storia aeronautica, di cui mai è stato prima scritto, ed è illustrato con immagini quasi tutte inedite sia in Italia sia in Ecuador.

L’Autore mette in rilievo, basandosi su notizie certe ricavate nei musei italiani ed ecuadoriani e negli archivi dei giornali sudamericani e dell’Ufficio Storico dell’Aeronautica e del Ministero Affari Esteri, l’intimo legame esistente tra aviatori ed aerei italiani e nascita e sviluppo dell’aviazione ecuadoriana.

Un legame così stretto e duraturo, di cui non esiste simile esempio al mondo di continuità nel tempo e di collegamenti tra la storia aeronautica di due nazioni.

Tutto ciò è ampiamente dimostrato nel libro e, volendo dare alcuni esempi, possiamo ricordare:

che Cosimo Rennella, inviato in Italia dal Club Guayas de Tiro y Aviación, ha conseguito a Mirafiori, sul campo della Scuola d’Aviazione Chiribiri & C., il brevetto di pilota civile (24 agosto 1912) e quello militare (25 luglio 1913); che un apparecchio Chiribiri, denominato "PATRIA I", pilotato da Rennella ha volato a Guayaquil (8 e 19 ottobre 1913) nei primi meetings d’aviazione in Ecuador; che settantacinque anni fa, Elia Liut ha eseguito, con un Macchi Hanriot HD-1, il primo volo tra due città (raid Guayaquil-Cuenca del 4 novembre 1920) ed Attilio Canzini, con uno S.V.A. 5, il primo volo diretto tra il porto principale e la capitale (raid Guayaquil-Quito del 27 dicembre 1924); che i primi collegamenti idro-aerei tra le città ecuadoriane della costa del Pacifico sono stati compiuti, nel 1922, dal pilota Campagnoli, della Missione Militare Italiana, con un Macchi M.18; che Tullio Petri ha portato in volo, per la prima volta nella storia ecuadoriana, un Presidente della Repubblica il 15 luglio 1922; che con l’inaugurazione della Scuola di Aviazione Gabardini (2 giugno 1924), al campo El Cóndor di Guayaquil, e con gli insegnamenti del pilota istruttore Canzini, si brevettarono i primi piloti ecuadoriani nell’ottobre del 1924 e che sette di loro vennero in Italia, nel 1926, a perfezionarsi a Cameri alla Scuola Gabardini con lo stesso maestro; che l’italiano Umberto Re, primo paracadutista a lanciarsi dal cielo ecuadoriano (Quito 31 maggio e Guayaquil 13 dicembre 1925) si è lanciato da velivoli pilotati dagli aviatori italiani Attilio Canzini ed Angelo Rizzi.

Il libro narra, basandosi su documenti originali, le vicende dei piloti italiani che hanno contribuito allo sviluppo dell’aviazione in Sud America narrando diffusamente le avventure dei nostri piloti in Ecuador e descrive con estrema precisione cento anni di storia aeronautica dell’Ecuador, inclusi i trasporti di posta aerea, di giornali ed i lanci dei volantini.

Di tutti i piloti italiani e di origine italiana sono date esaurienti notizie biografiche, dalla nascita alla morte, incluse le loro gesta durante il primo conflitto mondiale e le relative decorazioni ottenute.

Molte notizie sulla Chiribiri di Mirafiori e sulla Gabardini di Cameri sono inedite, come la completa biografia e l’avventurosa vita di Cosimo Rennella, al 10° posto nella graduatoria degli assi del Regio Esercito italiano nel primo conflitto mondiale.