Il libro è frutto di ricerche ventennali su un aspetto
sconosciuto della nostra storia aeronautica, di cui mai è stato prima
scritto, ed è illustrato con immagini quasi tutte inedite sia in Italia
sia in Ecuador.
L’Autore mette in rilievo, basandosi su notizie certe
ricavate nei musei italiani ed ecuadoriani e negli archivi dei giornali
sudamericani e dell’Ufficio Storico dell’Aeronautica e del Ministero
Affari Esteri, l’intimo legame esistente tra aviatori ed aerei italiani
e nascita e sviluppo dell’aviazione ecuadoriana.
Un legame così stretto e duraturo, di cui non esiste
simile esempio al mondo di continuità nel tempo e di collegamenti tra la
storia aeronautica di due nazioni.
Tutto ciò è ampiamente dimostrato nel libro e,
volendo dare alcuni esempi, possiamo ricordare:
che Cosimo Rennella, inviato in Italia dal Club
Guayas de Tiro y Aviación, ha conseguito a Mirafiori, sul campo della
Scuola d’Aviazione Chiribiri & C., il brevetto di pilota
civile (24 agosto 1912) e quello militare (25 luglio 1913); che un
apparecchio Chiribiri, denominato "PATRIA I", pilotato da
Rennella ha volato a Guayaquil (8 e 19 ottobre 1913) nei primi meetings d’aviazione
in Ecuador; che settantacinque anni fa, Elia Liut ha eseguito, con un
Macchi Hanriot HD-1, il primo volo tra due città (raid Guayaquil-Cuenca
del 4 novembre 1920) ed Attilio Canzini, con uno S.V.A. 5, il primo volo
diretto tra il porto principale e la capitale (raid Guayaquil-Quito del 27
dicembre 1924); che i primi collegamenti idro-aerei tra le città
ecuadoriane della costa del Pacifico sono stati compiuti, nel 1922, dal
pilota Campagnoli, della Missione Militare Italiana, con un Macchi M.18;
che Tullio Petri ha portato in volo, per la prima volta nella storia
ecuadoriana, un Presidente della Repubblica il 15 luglio 1922; che con l’inaugurazione
della Scuola di Aviazione Gabardini (2 giugno 1924), al campo El
Cóndor di Guayaquil, e con gli insegnamenti del pilota istruttore
Canzini, si brevettarono i primi piloti ecuadoriani nell’ottobre del
1924 e che sette di loro vennero in Italia, nel 1926, a perfezionarsi a
Cameri alla Scuola Gabardini con lo stesso maestro; che l’italiano
Umberto Re, primo paracadutista a lanciarsi dal cielo ecuadoriano (Quito
31 maggio e Guayaquil 13 dicembre 1925) si è lanciato da velivoli
pilotati dagli aviatori italiani Attilio Canzini ed Angelo Rizzi.
Il libro narra, basandosi su documenti originali, le
vicende dei piloti italiani che hanno contribuito allo sviluppo dell’aviazione
in Sud America narrando diffusamente le avventure dei nostri piloti in
Ecuador e descrive con estrema precisione cento anni di storia aeronautica
dell’Ecuador, inclusi i trasporti di posta aerea, di giornali ed i lanci
dei volantini.
Di tutti i piloti italiani e di origine italiana sono
date esaurienti notizie biografiche, dalla nascita alla morte, incluse le
loro gesta durante il primo conflitto mondiale e le relative decorazioni
ottenute.
Molte notizie sulla Chiribiri di Mirafiori e sulla Gabardini di Cameri
sono inedite, come la completa biografia e l’avventurosa vita di Cosimo
Rennella, al 10° posto nella graduatoria degli assi del Regio Esercito
italiano nel primo conflitto mondiale.
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