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MAROCCO

 

 

1° giorno: Italia/Marrakech

Partenza dall’aeroporto di Bologna per Marrakesh, via Casablanca. Arrivo in tarda serata.

 

2° giorno: Marrakech

Intera giornata dedicata alla scoperta di questa bellissima città, definita “la perla del sud”. Marrakech è forse delle quattro capitali imperiali la più bella. Sfondo di moltissimi film, Marrakesh, ovvero la città rossa, racchiude in sé molti aspetti contrastanti: l’eleganza e la raffinatezza della sua architettura, il caos dei mercati e della medina, la faccia più africana dominata dai forti odori che vi accompagneranno un po’ ovunque. La medina, ovvero la parte storica della città, è racchiusa da possenti mura in terra color ocra, il cui colore viene soprattutto risaltato al calar del sole. La visita inizia con una brevissima sosta ai giardini della Menara per poi dirigersi verso la zona centrale e più precisamente verso il minareto della Koutoubia, il Palazzo della Bahia, le tombe Saadiane, la scuola coranica Medersa Ben Youssef, il souk per concludere la visita alla piazza più famosa di tutto il Maghreb ovvero la piazza Djemaa el Fna.

Ma adesso descriviamo brevemente ognuno di questi posti:

  -  I giardini della Menara sono situati appena fuori del centro di Marrakech e sono composti da un vasto oliveto che circonda un grande bacino di raccolta dell’acqua, dove molti marrakchi si ritrovano alla domenica per passeggiare in pace al tramonto. Sinceramente sconsiglio di venire fin qui se avete una sola giornata per vedere Marrakech, meglio sfruttare questo tempo per altro…

  -   Il minareto della Koutoubia è forse il minareto più importante del Marocco che, grazie alla sua altezza, è visibile dalla maggior parte dei punti della città, quasi come un punto di riferimento…

  -  Il Palazzo della Bahia, ovvero della favorita del sultano, è un classico esempio dell’architettura marocchina. Si estenda su una vasta superficie, è disposto tutto su di un unico piano, e le stanze sono intervallate da grandi cortili interni, fontane e giardini. Molto belli e caratteristici sono i particolari con cui questi palazzi sono decorati, come mosaici e intarsi.

  -  La Medersa Ben Youssef è la scuola cranica più grande di tutto il Marocco. Da qui uscivano professori universitari e alti funzionari di stato. Particolarmente bello è il grande cortile interno con una vasca centrale di marmo. Su questo cortile si affacciano alcune celle che ospitavano gli allievi della scuola (alcune delle quali visitabili e ancora arredate). Anche qui è possibile vedere la particolarità e la cura con cui è stata arricchita e decorata questa scuola, grazie e intarsi, mosaici e piastrelle.

  -  Il Souk, ovvero il mercato, è un posto caotico dove lavorano migliaia di artigiani, riuniti in varie corporazioni. Per tradizione, ogni attività artigianale ha una propria piazza o strada, quindi camminando a piedi per il souk possiamo passare dal quartiere dei lavoratori del ferro, ai fabbricanti di babbucce, ai conciatori, agli intarsiatori del legno, ai tintori, ecc… Spesso l’odore che vi accompagnerà non sarà dei più piacevoli, però vale sicuramente la pena perdersi in questo caotico groviglio di stradine ricche di vita, odori, suoni e colori.

  -  La piazza Djemaa el Fna è sicuramente il luogo più frequentato e animato della città. Confinante su due lati dal souk, questa piazza ha la particolarità di mutare aspetto a seconda dell’ora: la mattina è facile trovare mercanti con improvvisate bancarelle a vendere frutta, verdura e artigianato locale, al pomeriggio si lascia lo spazio ad artisti di strada come giocolieri, incantatori di serpenti e ammaestratori di scimmie, mentre al calare della sera vengono allestiti improvvisati ristorantini dove poter mangiare la vera cucina tipica marocchina. Consiglio vivamente, al calar del sole, di salire su uno dei tanti bar/caffè posti ai margini della piazza per poter gustare la trasformazione della piazza con il rosso tramonto marocchino.

 

3° giorno: Marrakech/Fes

Giornata interamente dedicata al trasferimento da Marrakech a Fes. Durante il tragitto attraverseremo una zona montuosa con alcuni tratti coperti anche di neve. Chi avrebbe mai pensato di andare in Marocco e trovare e toccare la neve? In mattinata faremo una sosta al paesino di montagna di Ifrane. Raggiungeremo Fes solo nel tardo pomeriggio.

 

4° giorno: Fes  

Questo giorno lo dedicheremo interamente alla visita di Fes, centro spirituale e culturale più importante del Marocco. Fes si divide in due parti: la parte vecchia (Fes el-Bali) e la parte nuova (Fez el Jedid) dalla quale inizieremo il nostro percorso visitando (solo esternamente è permesso) il Palazzo Reale dalle porte dorate. La parte vecchia di Fes è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità ed è famosa soprattutto per la sua medina, ovvero un caratteristico labirinto e groviglio di viuzze che si affacciano su splendide piazze e palazzi signorili. Alcune stradine della medina sono talmente strette che l'unico mezzo di trasporto che riesce a passare è l'asino. Per non rischiare di essere travolti per queste viuzze da un asino in corsa dobbiamo stare attenti agli urli che i marocchini fanno ad ogni svolta di strada. Questa medina è talmente estesa e labirintica che non consiglio di avventurarsi da soli senza qualcuno che conosca bene il posto... E' comunque un'esperienza da non perdere, soprattutto per gli odori di spezie, i colori, i rumori che si sentono passeggiando per queste viuzze. Anche qui, come a Marrakech, i mestieri sono riuniti insieme in quartieri; il più bello e più caratteristico è sicuramente il quartiere dei conciatori di pelli. Per poter godere appieno dello spettacolo bisogna salire in uno dei negozi di pelle che si affacciano su questa enorme piazza che è interamente occupata da vasche per tingere la pelle. Potete immaginare l'odore che si respira... però la vista dall'alto su questa piazza così viva di colori e di persone al lavoro non vi farà pensare (forse) per qualche istante all'odore tremendo. Infine come ultima tappa ci fermeremo a vedere la Medersa el Attarin, una famosa scuola coranica degna di nota per la sua architettura tipica marocchina. Prima di rientrare in albergo ci fermeremo lungo la strada per ammirare dalla strada panoramica il tramonto su Fes.

 

5° giorno: Fes/Erfoud

Oggi ci sposteremo verso il sud, verso il deserto. Insieme alla tappa che collega Marrakech a Fes questa è la tappa più lunga del viaggio. Durante il tragitto attraverseremo i paesaggi del Medio Atlante con un paesaggio mozzafiato che ci accompagnerà per gran parte del tragitto: distese infinite di terra rossa con sullo sfondo la catena dell'Atlante interamente ricoperta di neve. Questo contrasto deserto/neve è un'immagine che più spesso mi torna alla mente se ripenso al Marocco. Lungo il percorso incontreremo già qualche piccola kasbah, segno che il deserto è sempre più vicino...

 

6° giorno: Erfoud/Ouarzazate

Per prima cosa in mattinata visiteremo la cittadina di Tineghir, posizionata all'interno del più grande palmeto del Marocco. Molto bella soprattutto perchè questa cittadina è dominata dalle rovine dell'imponente kasbah e con sullo sfondo la catena dell'Atlante. Da Tineghir proseguiremo fino alle gole di Todra, ovvero scoscese pareti verticali di 300 metri circa scavate dall'azione costante dell'omonimo fiume. Sarà per l'umidità creata dal fiume, sarà per l'ombra dovuta a queste pareti scoscese, ma in queste gole c'era tanto freddo... Il percorso prosegue in direzione di Ouarzazate passando per quella che è chiamata la "strada delle mille kasbah". Effettivamente il paesaggio incontrato in queste zone è veramente suggestivo e male si descrive, soprattutto è impossibile descrivere i tramonti nel deserto.

 

7° giorno: Ouarzazate/ Marrakech

In mattinata visiteremo la kasbah di Taorirt situata proprio in paese mentre subito dopo ci dirigiamo verso la kasbah più famosa di tutto il Marocco, la kasbah di Ait Benhaddou. Anche questa kasbah è molto suggestiva poichè è dominata sullo sfondo dalla catena innevata dell'Atlante e vedere ancora una volta questo contrasto del rosso del deserto col bianco della neve è veramente bello... La zona di Ouarzazate è famosa per i set cinematografici: qui sono stati girati la maggior parte dei film ambientati nel deserto. Il raggiungimento di Marrakech doveva essere possibile in un paio d'ore attraversando il passo Tizi-n-Tichka a circa 2260 metri s.l.m. ma poichè questo era chiuso per neve ci hanno fatto deviare per Agadir, allungando di ben 6 ore il tragitto e arrivando in albergo a Marrakech in tarda serata.

 

8° giorno: Marrakech/Italia

Partenza dall'aeroporto di Marrakech per Bologna, via Casablanca. Arrivo nel pomeriggio.