Portrait
of the artist as a young dancer
|
Una quindicenne (ribelle) a New York La prima istruttrice di danza di Louise Brooks, Alice Campbell, aveva le idee chiare: "spoiled, bad tempered and insulting", la terribile adolescente di Wichita non riusciva a sottostare a qualsivoglia disciplina e fu, nonostante le suppliche della madre Myra, espulsa. |
|
Tuttavia, le aspirazioni tersicoree
dell'irrequieta adolescente del Kansas ebbero presto la loro soddisfazione. Il 17 Novembre del 1921,
al
Wichita's Crawford Theatre, Ted Shawn, senza
Ruth St. Denis, ma con Martha
Graham e tutta la compagnia Denishawn (dal nome dei due fondatori) tenne
un'esibizione memorabile, almeno per Myra e Louise Brooks, estasiate dalle
perfette e disciplinate coreografie e da una varietà musicale
sconcertante per orecchie provinciali, che spaziava da Scarlatti a Erik
Satie. I numeri comprendevano pantomime di Charles Weidman, la danza
indiana Invocation to the thunderbird, Revolutionary Étude con
Martha Graham e soprattutto il classico Xochitl, in cui una
virtuosa fanciulla (interpretata dalla Graham) resiste vittoriosamente
allo stupro dell'imperatore tolteco (Shawn) inebriato dalla sua bellezza e
dal pulque, il liquore distillato dal padre di lei (Weidman). Dietro le quinte Ted Shawn finì per ammaliare Louise ("I'm crazy about him!", annoterà nel suo diario) e, assieme alla madre, sfiancarono papà Leonard fino alla resa: Louise sarebbe partita assieme ad un'adeguata accompagnatrice, la trentaseienne Alice Mills, alla volta di New York per seguire i corsi Denishawn. Al suo arrivo dalla provincia, Louise suggellerà da subito, liricamente ispirata, un patto d'amore con la metropoli dell'Est: "Avevo quindici anni nell'estate del 1922 quando, scesa dal treno venuto da Wichita, Kansas, entrai nella Stazione Centrale e mi innamorai di New York per sempre. Mentre guardavo il pavimento di marmo e, in alto, a sessanta metri, la grande cupola curva sulla mia testa, dalle ampie finestre dalle traverse a croce un dardo di luce solare mi trafisse il cuore". |
|
Sopra, Louise Brooks poco prima di partire per New York, "spoiled, bad tempered and insulting" |
|
Denishawn School
A detta dello stesso Ted Shawn la scena di New York era abbastanza
desolante: "L'unico balletto americano stava alla Metropolitan Opera
ed era brutto da non credersi. La danza si limitava a una linea di
ballerine di fila che scalciava sedici volte a destra, poi sedici a
sinistra". In altre parole, anche nel tempio della cosiddetta danza
seria, dominava il modello vaudeville e, soprattutto, delle Follies, che
Louise avrà modo di deprecare (a parte Anastasia Reilly e
Fanny Brice).
La scuola Denishawn faceva eccezione e, storicamente, ebbe il merito di
portare il balletto e la sua evoluzione verso la danza moderna alle grandi
platee americane. L'ambiente, organizzato dalla mente di Shawn e permeato
dal rigoroso spirito puritano della Denis, era vagamente ascetico, in
ossequio ad una disciplina che debordava dal campo artistico per regolare
la vita fuori del proscenio, dalle letture alle amicizie: per la
sacerdotessa Denis i danzatori "devono vivere tranquillamente,
leggere buoni libri, ascoltare buona musica, ricercare un'atmosfera di
cultura"; e Louise: "[la Denis] non ci lascia fumare o
mangiare dolcetti o tirare tardi. Niente. Non facciamo altro che lavorare
o ballare" e "Sudore, sudore, sudore! Ragazzi esausti
stavano nelle pozze del proprio sudore. Costumi di lana nera, mai lavati,
puzzavano di sudore stantio". La dieta! Persino Jane Sherman, una
impeccabile denishawner della prima ora e autrice di un libro sul gruppo,
si preoccupava del proprio peso, 125 libbre (57 chili), che per la Denis
erano troppe: "Louise Brooks era più grassa di me!"; e
Louise scrisse "Sono a dieta, ed è proprio dura". There was a young
man from Kent |
Piacevolmente
traviata, Louise dovette ben presto separarsi dalla nuova amica in vista della
tournée del 1923 - 1924 che vide la defezione della Graham e il rientro
di Doris Humphrey. Il numero delle prove era ridotto rispetto al passato,
ma queste divennero più elaborate; a riprova della stima di cui godeva
artisticamente, Louise confermò le prove del passato
(Valse brilliante, Xochitl, Revolutionary étude, Egyptian
ballet), ne aggiunse nove e soprattutto guadagnò il ruolo di
partner di Ted Shawn nella danza HopiThe feather of the down. |
|
Sopra, Louise Brooks in Sonata tragica. In piedi, al centro, Doris Humphrey; da sinistra a destra, ovviamente Louise Brooks, quindi Theresa Sadowska, Anne Douglas, Lenore Scheffer, Geordie Graham (sorella di Martha Graham) e Martha Hardy |
|
A sinistra,
Louise e Ted Shawn in The feather of the
dawn.
Martha Graham dirà:
"I remember that power when she stood remote and distant on the top
of a Navajo dwelling in Feather of the dawn; again, that curious
individuality, beauty and sense of an inner vision". A destra, ancora Louise Brooks e Ted Shawn. Scrive Barry Paris su Feather: "The thirty minute drama incorporated eight different Hopi rituals, including Louise's Dance of the corn maiden. In buckskin dress and leggings, wearing heavy silver and turquoise jewelry, she danced a rapid, stamping pattern with slow, flat - footed turns, alternating between head and body bent forward, then body erect with head thrown back, praising the sun for plentiful corn." E poi "The feather of the dawn was the dazzler of the Denishawn show and drew much favorable attention to the beautiful Louise Brooks, whose large, dark eyes gave her a distinctly Indian look". |
|
Louise partecipa anche in Sonata tragica, con la Humphrey, in The
spirit of the sea e, appunto, in Ishtar of the seven gates.
Quell'anno, la performance al Wichita's Crawford Theatre, fu un trionfo
assoluto. Non solo, ma a dispetto delle lagnanze, la disciplina severa e continua aveva accresciuto l'interesse di Louise anche per la letteratura e le arti in generale, rafforzando (o forse rendendo attuali) aspetti della sua personalità adulta. |
"I am dismissing you ..."
Ma, evidentemente, le crepe dell'affaire Burns si allargavano. Nonostante
l'indubbio talento, dimostrato dal fatto che Shawn la preferì ad elementi
più esperti, contravvenendo in tal modo ad un'interna regola aurea, la scarsa
attitudine alla disciplina non poteva non metterla in contrasto con la
vita del gruppo. "Miss Ruth
preferiva ragazze compiacenti che sedevano ai suoi piedi e la
adoravano" dirà Jane Sherman; e Anne Douglas: "Credo che Miss
Ruth percepisse il suo atteggiamento come sbagliato; non la
disprezzava come persona". Ribellione, insofferenza oppure "lacking
sense of vocation", nella primavera del 1924, Louise Brooks subì
"la [sua] prima e più nera umiliazione - e in pubblico per
giunta". "Fummo riuniti
per avere notizie sulla tournée dell'anno seguente. Barbara
Bennett, non un membro della compagnia, ma la mia adorata amica, venne con
me alla convocazione. Quando sgattaiolammo in ritardo e lei inciampò nel
buio e cadde al suo posto con la più sonora e gracidante risata Bennett,
Miss St. Denis, che non sopportava persino le interruzioni garbate,
interruppe il suo discorso dal palco e cominciò ad artigliare la sua
collana di giada verde. La seguente cosa che sentii fu: "Sei tu,
Louise?".
Sicuramente la St. Denis agì in nome dello spirito di gruppo, ma Louise
Brooks vivrà le quattro terribili parole ("I am dismissing you")
come una sorta di complotto, peraltro perpetuatosi nel tempo tanto da
escludere il suo nome dalle biografie della St. Denis e Shawn (il che non
è propriamente vero). |
||
|
|