Le didascalie di Louise Brooks

 

DIDASCALIE I

It's the old Army game
The show off
Love 'em and leave 'em
Beggars of life
A girl in every port

DIDASCALIE II

Die Büchse der Pandora
(didascalie 1 - 21)

DIDASCALIE III

Die Büchse der Pandora
(didascalie 22 - 35)

DIDASCALIE IV

Das Tagebuch einer Verlorenen
(didascalie 1 - 20)

      

          Il cinema muto esige dei filologi.
          Oggi le pellicole escono contemporaneamente in decine di nazioni con eguali titoli e frasi di lancio, eguale metratura e censura, eguali effetti visivi e acustici enfatizzati dalle simili architetture di cinema simili, da Milano all'Oklahoma (presentati ubiquamente da registi simili).
          Un film muto, insidiato peraltro da corrosioni molto fisiche, veniva faticosamente esportato da nazione a nazione dove, cambiati i titoli, era sovente stravolto dai capricci multiformi delle censure nazionali, delle mode passeggere, delle pretese dei distributori nonché dei gestori dei singoli cinematografi: la copia originale - conforme o meno alla volontà del regista - veniva quindi a moltiplicarsi in una serie di varianti molto simili ai codici medioevali.
          Tali varianti vengono perciò interrogate e utilizzate per ricostruire la copia originale, in un paziente lavoro di ricerca complicato dal decadimento del materiale.
          I cinque film americani di Louise Brooks superstiti non presentano problemi da questo punto di vista (la versione italiana di A girl in every port è della Mondadori Video, 1995).
          Più difficile ricostruire le didascalie (ma è più corretto il termine inglese 'intertitles') dei film tedeschi, che vennero a più riprese smembrati dalla censura.
          Ho cercato di presentare parallelamente cinque diverse versioni delle didascalie di Die Büchse der Pandora: italiana (VHS e DVD), francese, inglese e tedesca, avvertendo, tuttavia, che ho visionato le sole copie, italiana, (nell'edizione Mondadori Video del 1996, ripresa da Eclectica Video, per il VHS ed Ermitage Cinema del 2004per il DVD), e americana (della Janus Film, 1983).
          Per la versione francese mi sono basato sulla sceneggiatura pubblicata da "L'Avant Scène du Cinéma", nr. 257, 1er Decembre 1980; tale sceneggiatura si basa sulla ricostruzione del film effettuata da Catherine Gaborit nel 1980, a partire da tre copie (Goethe Institut, Cinémathèque de Lausanne e Janus Film, americana) e dallo scritto originale di Pabst conservato al Munich Film Archive. La traduzione delle didascalie è di Bernard Eisenschitz.
          La versione tedesca è tratta da materiale dell'Università di Berkeley pubblicato su Internet. Vi figurano tuttavia le sole didascalie senza accenno di sceneggiatura. La versione tedesca delle didascalie contenuta nell'edizione DVD italiana conferma la bontà di tale materiale.
          Le didascalie spagnole derivano dal DVD edito dalla Divisa Editorial.
          Per Das Tagebuch einer Verlorenen  mi sono basato, per la parte inglese, su una edizione americana, curata da Patrick Montgomery per la Kino International, derivata dal restauro di Catherine Gaborit e Otmar Klein-Breil del 1982 e per quella italiana sul video della Mondadori (1996, stessa collana di Lulu). La parte francese viene dal lavoro collettaneo di
Raymond Borde - Freddy Buache - Francis Courtade - Marcel Tariol in Le cinéma realiste allemand, Documents de cinéma par la Cinémathèque suisse, 1959 (2 ed., Serdoc 1965)

          The Canary murder case e Prix de beauté furono inizialmente girati come film muti, e poi doppiati; la copia muta di Prix de beauté è stata proiettata l'Ottobre 2006 al Festival di Pordenone.


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