Die Büchse der Pandora
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Trama e note "Lulu, un'attrice di cabaret, riceve la visita del vecchio Schigolch, suo primo protettore, che le propone di esibirsi in un numero acrobatico con Rodrigo Quast. Nel frattempo arriva Peter Schön, ricco amante della donna. Egli ha l'intenzione di abbandonarla per sposare la figlia del Ministro degli Interni. In teatro si rappresenta una commedia musicale scritta da Alwa, figlio di Schön; questi assiste con la fidanzata allo spettacolo di cui Lulu è protagonista. Nell'intervallo Lulu, scesa in camerino, rifiuta di riprendere la recita se l'amante non rinuncerà al suo intento. L'uomo, che l'ha raggiunta, cede al suo fascino ed al suo ricatto, e si fa sorprendere dalla fidanzata tra le sue braccia mandando a monte il fidanzamento. Sposa Lulu. Durante la festa che segue le nozze, la ragazza civetta con Alwa e danza con la contessa Geschwitz, che è innamorata di lei. Poco dopo Schön la sorprenderà in camera con Quast e sulle ginocchia di Schigolch. Tornati tra gli invitati, l'uomo, esasperato, le dà una pistola ordinandole di suicidarsi. Ma Lulu spara a lui, uccidendolo. Durante il processo, approfittando di un incidente provocato da Schigolch, Lulu riesce a evadere e fugge in treno a Parigi con Alwa, che è diventato il suo amante. E'
ricattata dal marchese Casti - Piani che la porta in una bisca clandestina a bordo di una nave con l'intenzione di venderla a un trafficante di donne per un bordello egiziano. Ma riesce a fuggire ancora, in barca stavolta con Alwa e Schigolch. E' la notte di Natale, i tre si trovano in una misera soffitta londinese. Lulu scende in strada per agganciare qualche cliente. Invita a salire nella soffitta un uomo, Jack lo Squartatore. mentre Lulu lo abbraccia, le pianta un pugnale nel ventre." (Riassunto di Aldo Capizzi contenuto in Dizionario universale del cinema. I film., a cura di Fernaldo Di Giammatteo, Editori Riuniti, con un breve e centrato giudizio) Film semplicemente leggendario per una generazione di critici cinematografici consacrò Louise Brooks
come presenza del cinema mondiale. Se i giudizi coevi furono disparati
(cfr. più sotto i collegamenti alle recensioni 1928 - 1956), ma spesso
concordi sulla 'passività' dell'attrice, quelli contemporanei sono
unanimi: 1.
Paolo Mereghetti, Dizionario dei film
2002,
Baldini e Castoldi, 2001: "(...) Lulu è soprattutto il trionfo della bellezza di
Louise Brooks (...). Un viso bianco e perfetto, inquadrato dal caschetto di capelli neri, e una recitazione capace di farla passare attraverso le prove più umilianti con una sconvolgente capacità di restare pulita, scatenarono la fantasia del pubblico:
'incarnazione libertaria e anarchica dell'amour fou e della rivolta senza compromessi contro la società, femminista ante litteram e insieme eroina di un melodramma incandescente vittima degli uomini e di una morale in putrefazione.
Lulu/Brooks divenne l'indimenticabile protagonista di una danza, letteraria e
metafisica insieme, tra l'amore e la morte' (...)" 2.
Jacques Lourcelles, Dictionnaire du
cinéma. Les films, 1999 "Le
significations que trouvèrent les exégètes au personnage de Loulou
(et, à travers lui, à la personnalité de Louise
Brooks) sont nombreuses, variées, parfois contradictoires. Elles
reflètent la subjectivité variée des spectateurs en proie à
l'énigme de ce visage lisse, encadré par le célèbre casque de
cheveux noirs, que la succession changeante des émotions ramène
toujours à une impassibilité troublante (...) Quant à Louise
Brooks elle-meme, il est évident qu'elle est plus célèbre encore
aujourd'hui qu'à l'heure de ses triomphes (...)" 3.
Morando Morandini, Dizionario dei film
2004, Zanichelli, 2003 "(...)
Una delle punte alte del cinema di Pabst (...) questo film muto fu oggetto di molte approfondite analisi e di disparate interpretazioni (Lotte
Eisner, Ado Kyrou, Borde-Courtade-Buache, ecc.) per il complesso equilibrio tra realismo critico, stilizzazione che evita le trappole del formalismo, immoralismo eversivo, esaltazione della sensualità, sostrato di pietà per i personaggi. Non c'è dubbio, però, che la sua forza nasca dall'incontro del talento di G.W. Pabst con la presenza magica di
L. Brooks (...)" 4.
Guido Aristarco, Guida al film,
Fabbri, 1978 "(...)
Il meglio di Pabst lo si ritrova - oltre che nella splendida
interpretazione di Louise Brooks,
anche figurativamente eccezionale - (...)" 5.
Leonard Maltin, 2004 Movie and video
guide, Signet, 2003 "(...)
Brooks (...) unforgettable Lulu
(...)" 6.
Per Francesco Savio cfr. pagina
apposita Louise-Lulu rappresenta una forza naturale. E, se è vero che la natura giace ormai come 'un cadavere sconsacrato' davanti all'uomo moderno, ogni atto e azione che riconduca ad essa pare immorale. La natura di Leopardi ribatteva all'islandese: "Quando io vi offendo in qualunque modo e con qual si sia mezzo, io non me n'avveggo (...) se io vi diletto o vi benefico, io non lo so". Per questo Lulu appare indifferente e passiva. Tale aspetto non assume comunque toni astorici o predicatori, ma anzi rivela dialettiche sociali ben determinate: chi sono i soli individui immuni a Lulu, pur senza possederne la purezza? Schigolch e Jack lo Squartatore, ovvero due reietti, due outcast . La nascita, lo sviluppo e il raffinamento della società si nutre della negazione della natura. Per saperne di più: -- Bibliografia Thomas Gladysz: Die Büchse der Pandora Recensioni
su Louise Brooks:
americane (10) ; inglesi
(2) ; francesi
(1) ; tedesche (9) ; italiane (7) ; belghe (1) ; Didascalie
Louise Brooks:
didascalie
Die Büchse der Pandora I (1-16)
e didascalie
Die Büchse der
Pandora II (17-32)
(Orig. |