Giacomo Baraldi in trionfo ai campionati invernali di lancio.
Giacomo
Baraldi si laurea campione italiano nel lancio del giavellotto, surclassando
nettamente i suoi avversari, nella sessione
dei campionati italiani invernali di lancio che si sono tenuti a Vigna Valle
(provincia di Roma).
La vittoria del titolo
italiano è stata ottenuta con il nuovo record personale con un lancio
che gli ha fatto superare i 54 metri e 68 centimetri, l'atleta al primo anno
Juniores, e un giovane studente dell'istituto professionale Ferrari di Maranello,
iscritto al quarto anno, si allena lanciando per i colori della Fratellanza
Modena, sotto la guida tecnica del giovane tecnico della società bianco
celeste Francesco Vaccari.
Baraldi ha iniziato a praticare l'atletica da cinque anni con la categoria dei
cadetti, ma i grossi risultati li ha incominciati ad ottenere ad incominciare
dall'anno scorso, quando ha incominciato a distinguersi con la quinta piazza
alla scorsa edizione dei campionati italiani di categoria, per poi quest'anno
vincere il titolo invernale, il suo vecchio record era di 52 metri e 17 centimetri,
superato quindi di oltre due metri, e l'obbiettivo di quest'anno, a detta del
suo giovane tecnico, Vaccari, era di superare i 55 metri, ma visto che la misura
è stata colta alla prima gara, bisognerà ora positivamente guardare
più avanti.
Baraldi e Vaccari, insieme, continuano una tradizione che si rinnova nei decenni
sotto i colori della Fratellanza Modena, una memoria che richiama alla mente
nomi del passato recente quelli di Fabrizio Baraldi e Danilo Cagossi, che hanno
gareggiato negli anni ottanta e novanta, per poi scivolare più indietro
con quelli d'Ennio Pollastri, definito un arco umano per la potenza con cui
lanciava il giavellotto, e Fabio Fattori, che detiene ancora il record assoluto
sociale con 75 metri e 24 centimetri. Il giavellotto è una disciplina
antica praticata otto secoli prima della nascita di Cristo, con attrezzi che
hanno subito profonde trasformazioni nel corso dello scorso secolo, i vecchi
giavellotti avevano una impugnatura che poco alla volta fece fare dei lanci
d'oltre cento metri, ma dopo il 20 Luglio 1984, quando a Berlino il tedesco
Uwe Hohn raggiunse l'incredibile misura di 104,80 metri la federazione internazionale
decise di spostare l'impugnatura e quindi il baricentro del giavellotto per
farlo cadere prima garantendo l'incolumità degli spettatori.
I Master a Genova ai titoli indoor.
Al giovane Baraldi si affiancano gli atleti Master della Fratellanza che iniziano
ad archiviare un'altra stagione di record e titoli conquistati.
A Genova sono in corso i campionati italiani indoor master, e nelle varie categorie
e discipline dell'atletica, iniziano a fioccare i primi risultati, nel salto
con l'asta, Arrigo Ghi, conquista il titolo di campione d'Italia con la misura
di 2 metri e 80 fallendo di un soffio un salto a 3 metri e 80, nel salto in
alto i suoi compagni di squadra non si fanno attendere, Paolo Mosari è
campione italiano con la misura di 1 metro e 72 dietro di lui Fausto Biagioni
al terzo posto con 1 metro e 63 entrambi gareggiano nella categoria Master 35,
nel peso Paolo Morandi è soltanto quinto, dalle gare di corsa nei 400
metri piani altre medaglie e altri titoli il duo Manfredi Bastiglia nei 400
metri piani conquistano rispettivamente il primo e secondo posto nelle categorie
M45 e M50 con il tempo di 54.67 e 58.64, la doppietta si ripete ma stavolta
con la coppia formata da Franco Maffei e Alessandro Manfredi che vanno ad aggiudicarsi
rispettivamente una storica prima e seconda posizione negli ottocento metri
con il tempo di 2.08.88 e 2.10.68, nella categoria superiore negli M 50 Francesco
Bastiglia non sazio di medaglie conquista un argento con il tempo di 2.21 e
43. Nei 60 metri piani Massimo Bacchini va al record personale con il tempo
di 8.33 nella categoria M 35, mentre il suo compagno di squadra Stefano Vincenti
fa registrare sempre sui 60 piani 8.51 e va nel salto in lungo va a far registrare
4 metri e 59, nei tremila metri piani Alessandro Mordini fa registrare il suo
ritorno alle competizioni con un buon quinto posto ottenuto con il tempo di
9 minuti e 39 secondi. Tra tutte queste gare titoli e medaglie l'eccezionalità
sta nel fatto che i Master sono i campioni senza età, le loro gare partono
dai 35 anni in poi, coprendo ogni cinque anni d'età una categoria differente,
e rivestono nel cuore degli appassionati il vecchio motto decubertiniano, che
cita, l'importante è partecipare, non importa se a trenta cinque o a
novanta anni, quel che conta e l'amore per lo sport, dimostrato nell'unico modo
che questi atleti conoscono, praticandolo
Del Curto sul podio agli italiani di Cross di Villa Lagarina.
Ai campionati di corsa campestre di Villa Lagarina più
che positivo il bilancio delle gare, Luca del Curto sale sul podio nella categoria
promesse, nella gara di cross corto di 4 chilometri, continuando la scia positiva
di gare che lo stanno contraddistinguendo in questo inizio di stagione, da parte
del responsabile del mezzofondo Renzo Finelli vi è completa soddisfazione
per il giovane studente universitario della Val Chiavenna, gli altri sui compagni
di squadra si sono posizionati rispettivamente in 38 posizione per Nadir Rachedi
mentre nel cross lungo di 11.800 metri alla ventiduesima posizione troviamo
Antonio Santi e al 38 posto Luca Rossi. Gli allievi hanno visto Fabio Spezzani
conquistare la 18 posizione mentre Attar Medhi si è accontentato della
38 piazza, a seguire Luca Uccellari in 52 posizione, Giorgio Pierli 56 posizione,
Stefano Schioppo 78 posto e per finire Marcello Morandi 87 esimo.
Luigi Esposito (Gino)
Monday, 28-Feb-2005 0:44 AM