"Le Routines produttive"

la logica di produzione giornalistica.

 

Gli studi sulla strutturazione delle notizie, prodotte e veicolate dai mass media, si definisce come studio del "News making", letteralmente costruzione-notizie. Il presupposto di partenza è quindi che la notizia non è solo informazione "raccolta", ma anche, e più, costrutto intellettuale parziale e prodotto di consumo, nella cui elaborazione intervengono molteplici variabili legate a vincoli logistici del mezzo di comunicazione usato come supporto, e a valori e criteri di rappresentazione dei contenuti. (criteri di notiziabilità) dipendenti dalla "cultura di redazione", dall'organizzazione del lavoro, e dall'identità professionale dei singoli giornalisti.

Sui vincoli logistici mi riferisco alle potenzialità "fisiologiche" (fisiche ed espressive)del mezzo usato. Con questo intendo sottolineare come il "medium condizioni inevitabilmente il messaggio". E' difficile infatti negare che l'informazione audiovisiva abbia dei codici d'interpretazione e strutturazione diversi da quelli della carta stampata. Semmai si può sostenere l'idea secondo cui c'è una comune standardizzazione delle categorie d'analisi del reale, una divisione in compartimenti stagni delle vicende umane ; tuttavia questa frammentazione (nella sostanza anche diversa da medium a medium), si deve all'inevitabile confinamento della scrittura in uno spazio fisico limitato, sia questo l'insieme delle 40 pagine di un giornale, la mezz'ora di trasmissione televisiva, o i dieci mega di una rivista on-line. Quindi dipende anche da alcune procedure ben collaudate che assicurano velocità nello smistamento delle informazioni (altrimenti incontrollabili specie oggi che le fonti telematiche sono aumentate a dismisura) e nell'elaborazione delle notizie dal materiale informativo grezzo.

Tali procedure, necessariamente elastiche e socializzate nella cultura di redazione, si definiscono "routines produttive" e consentono all'apparato mittente di essere competitivo sul mercato della comunicazione. tuttavia come detto esistono anche altre variabili, dei criteri (e non solo delle procedure)che guidano ulteriormente nella scelta delle informazioni da trattare e nei modi di rappresentarle.

Tali criteri-variabili sono i "valori notizia" e "criteri di notiziabilità" (Elliot). Mutano nel tempo con l'evolversi del tessuto comunicativo sociale, e sono strettamente ancorati al medium di supporto, in tutti i suoi aspetti espressivi, e alla professionalità-sensibilità del giornalista.