"Spazio storico antropologico: altri presupposti e nuove forme d'aggregazione nell'era proto industriale.

 

 

Nel corso del ventesimo secolo, a seguito dell'avvento dell'industrializzazione capitalista, evoluzione del primo capitalismo commerciale, la struttura delle società occidentali muta notevolmente, nuove aggregazioni e stili di vita caratterizzano le classi sociali urbane. Nonostante l'idea cardine di una massa "non pensante ed omogenea", la fascia media della piramide sociale si ampia a dismisura, intensificando e variegando l'espansione dei consumi. C'è una molteplicità orizzontale di stili di vita di comportamenti e valori. La comunicazione, e non solo quella pubblicitaria, cerca di adeguarsi a questo nuovo destinatario poliforme, attivo nelle scelte di consumo, e sempre più consapevole della propria identità urbana. E anche se soltanto nella seconda metà del 1900 vengono teorizzati i target, già dal 1920 si inizia a parlare di individualità di massa (1890-1920), pertanto su commissione nascono, si rafforzano e si approfondiscono gli studi sui mass-media e sui loro effetti, anche se rimane basilare il concetto di massa passiva e manipolabile.

I giornali quindi iniziano ad inseguire i propri lettori, a catturarne il "consenso" assecondandone gusti e aspettative. Già nel 1890 il "Petit Parisien" è il primo quotidiano europeo con 1.000.000 di copie vendute!

In questo periodo nasce negli U.S.A. il giornalismo aggressivo, alla ricerca dello scoop, del sensazionale (es. il "New York Sun" del 1833, con cui nasce anche lo "strillonaggio"). Vengono prodotte nuove forme d'intrattenimento pensate per il popolo ed integrate nel giornale, come ad esempio il fumetto, il "comics" U.S.A. (1894) che diviene prodotto industriale seriale (il primo fumetto è "Yellow kid") o i romanzi d'appendice europei (dal 1836) , rivolti ad un pubblico elitario e sorretti da corpose campagne promozionali, o i supplementi domenicali (… le videocassette ancora non c'erano!). Le grandi concentrazioni di testate, es i Pulitzer o gli Herst ( con il loro scandalistico "New York Journal"), anticipano i nostri tempi, innescando guerre di concorrenza spietate, non più al servizio della collettività, ma al fine di tutelare i profitti personali… e del proprio impero. L'affinamento del modello "comunicazione/persuasione/propaganda" assume un ruolo sempre più importante per l'industria editoriale americana, caratterizzata dallo strapotere di pochi apparati emittenti, ed anticipa l'origine ufficiale della propaganda: la prima Grande guerra mondiale… il culmine della manipolazione delle masse… triste primato europeo.

 

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