Il popolo degli uomini

Indiano delle pianure - Soldatino in 75 mm. - Ditta: Grifo

Scolpito da Giuseppe Capretti

Dipinto da Luciano Leni

 Cosi amavano definirsi gli abitatori delle terre del nord America, per significare che facevano parte delle cose del creato come tutti gli altri popoli: piante, animali ecc. Cristoforo Colombo appena li vide li chiamò Indiani senza che fossero abitatori dell'India, in seguito ricevettero il nome di pellirosse senza esser rossi. Infatti, essi hanno la pelle di varie tonalità di bruno, secondo il gruppo etnico al quale appartengono: alcuni chiara altri più scura, altri addirittura marrone; nessuno ha la pelle rossa. Questo nome fu usato per la prima volta da Giovanni Caboto che, giungendo nel 1497 a Terranova incontrò i Beothue, che avevano la pelle tinta di ocra rossa; ma si trattava solo di una usanza cerimoniale.

Il modo di vivere dei popoli delle pianure era molto semplice e dignitoso, il loro rapporto con la natura li portava a rispettare tutto ciò che li circondava.Alla base di tutto c'era il bisonte da cui ricavavano tutto ciò che era necessario alla loro vita, dalla pelle che usavano per fare vestiti e tende, fino al rumine che usavano come pentola per cucinare riempiendolo di acqua e immergendovi delle pietre roventi per farla bollire, quindi, dopo averla usata alcune volte, mangiavano anche quello.Con le ossa ricavavano pettini, aghi, seghetti e tantissimi altri utensili di uso quotidiano.

Per abbellire il loro vestiario, prima di conoscere i gingilli degli uomini bianchi, erano usati gli aculei degli istrici che erano colorati immergendoli in acqua calda insieme a coloranti ricavati da vegetali radici fiori o frutti. Erano poi suddivisi per lunghezza e spessore, quindi deposti in sacchetti ottenuti da vesciche in modo che non seccassero.Al momento di utilizzarli, se ne eliminava la punta aguzza e pelosa poi si appiattiva con un utensile d'osso.Si otteneva in questo modo una lamina sottile e flessibile. L'avvolgimento, l'intreccio ed il ricamo erano i tre principali impieghi decorativi

La bellezza dei costumi indiani era poi ampliata da tantissimi accessori come le penne degli uccelli, le pelli degli animali e i vegetali.Queste decorazioni avevano una grande importanza a livello di stato sociale di ogni membro visto che stavano a significare le imprese compiute da chi si addobbava con tali decorazioni.Quindi chi si ornava di penne di corvo faceva parte della setta dei corvi, chi si adornava di pelle di lupo faceva parte di tale setta, e cosi via Per accedere a tali sette chiaramente bisognava meritarselo con varie prove di coraggio.

 Prima di dipingere un indiano o di scolpirlo è bene pensare a che tribù appartiene per fare i disegni ed usare i colori a lui più appropriati

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