ANALISI SWOT della Comunità Montana del Fortore

ECONOMIA – ATTIVITA’ PRODUTTIVE

S (Punti di forza)

Sviluppo di una classe imprenditoriale autoctona;

Elevata propensione all’investimento;

Sufficiente disponibilità di manodopera;

Specializzazione diffusa nel comparto agroalimentare.

W (Punti di debolezza)

Elevata incidenza dei trasferimenti statali e della Pubblica Amministrazione;

Reddito pro capite e propensione al consumo bassi;

Progressiva perdita e/o attenuazione dei livelli delle agevolazioni e degli aiuti nazionali e comunitari;

Ridotta base industriale;

Ridotta dotazione infrastrutturale;

Dimensione media delle aziende molto ridotta.

O (Opportunità)

Presa di coscienza della vocazione territoriale ad un nuovo modello di sviluppo che porti all’integrazione perfetta tra:

Sviluppo micro-industriale a impatto ambientale minimo

Sviluppo di agricoltura compatibile con particolare riferimento ai nuovi mercati del biologico

Sviluppo del terziario avanzato, capace di commercializzare opportunamente i prodotti industriali e agricoli sui mercati locali, nazionali e internazionali soprattutto con l’ausilio delle nuove tecnologie

Sviluppo di un turismo innovativo di promozione complessiva del modello economico dell’area fin qui delineato.

T (Minacce)

Squilibrio di attenzione e investimenti tra i comparti dell’industria, dell’agricoltura e del terziario;

Perdurare del modello di sviluppo macro-industriale in conflitto con la valorizzazione dell’ambiente;

Conflitto tra sviluppo industriale e turistico.

AMBIENTE – INFRASTRUTTURE

S (Punti di forza)

Presenza diffusa di risorse ambientali, storiche, paesaggistiche ed archeologiche di alto e altissimo valore (vd. S. Maria della Strada e i punti SIC);

Disponibilità di spazi e strutture per nuovi insediamenti produttivi;

Disponibilità di spazi e strutture per impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili sull’esempio di quelli attualmente in fase di realizzazione.

W (Punti di debolezza)

Orografia accidentata;

Modesta accessibilità a causa della scarsa dotazione infrastrutturale di trasporto;

Alta percentuale di abitazioni non occupate e conseguente depauperamento della risorsa;

Progressivo deterioramento della qualità dei servizi ambientali del territorio;

Scarsa estensione delle superfici boscate e conseguente amplificazione del rischio idrogeologico;

Mancanza di associazioni di volontariato e/o imprese del Terzo Settore nel settore.

O (Opportunità)

Possibilità di ottenere, contestualmente, effetti largamente positivi per lo sviluppo locale imprenditoriale e occupazionale da una buona politica energetica;

Attuazione di una politica di riequilibrio attraverso interventi di:

Rimboschimento;

Monitoraggio ambientale;

Recupero di fabbricati rurali ed urbani.

T (Minacce)

Scarsa capacità di sfruttamento e promozione delle risorse individuate da parte del sistema pubblico-privato locale;

Aumento ingiustificato dei costi di urbanizzazione.

 

 

AGRICOLTURA

S (Punti di forza)

Numerosità e forte diffusione delle aziende agricole sul territorio;

Tendenza all’aumento degli investimenti, soprattutto strutturali, negli ultimi anni;

Buona reattività alle politiche agro-ambientali;

Buona vitalità del comparto zootecnico da carne (bovino, ovino, suino) e da latte (bovino, ovino) in grado di attivare contesti di filiera;

Presenza di una agricoltura con elevate potenzialità per le produzioni differenziate ad alto valore aggiunto, ottenute con metodi di produzione biologica: olio, prodotti orticoli, piante officinali, prodotti del sottobosco (funghi e tartufi), prodotti zootecnici, fauna selvatica, fauna selvatica;

Presenza di prodotti agricoli ed agroalimentari tradizionali, tra i quali tartufi (soprattutto neri), funghi, salumi ("salsiccia di Pietracatella", "soppressata di Monacilioni"), formaggi ("pecorino di Pietracatella"), ortaggi ("patata della Paolina" di Riccia), valorizzabili nell’ambito di mercati di nicchia ed in un contesto di integrazione con attività turistiche ed agroturistiche;

Possibilità di potenziamento dell’attività di apicoltura, da incrementare nell’ottica di una diversificazione delle attività agricole, valorizzandone le produzioni (miele, pappa reale, propoli, cera, polline, veleno);

Incentivi comunitari per l’insediamento di giovani agricoltori.

 

W (Punti di debolezza)

Eccessiva frammentazione e polverizzazione fondiaria ed elevati costi di produzione in parte connessi alla struttura morfologica del territorio;

Dimensioni medie ridotte delle aziende agricole, ridotte capacità di accumulazione di capitali, scarsa capacità occupazionale, ridotti livelli medi di produttività della terra e del lavoro;

Concentrazione della struttura produttiva verso comparti agricoli maggiormente esposti agli effetti della concorrenza e troppo dipendenti dalle politiche comunitarie di sostegno;

Carenze infrastrutturali a servizio delle attività agricole (civili, di trasporto, telematiche);

Problemi di organizzazione della vita sociale e dei servizi alla famiglia (isolamento, condizioni di vita equi per agli agricoltori e alle loro famiglie);

Carenze nelle conoscenze e nell’aggiornamento professionale in ampie fasce aziendali, in relazione alle potenziali possibilità di sviluppo rurale e di politica comunitaria;

Arretratezza strutturale delle imprese più piccole;

Carenza di professionalità specializzate (es. turismo rurale, marketing prodotti tipici, processi produttivi e tecnologici dei prodotti tipici);

Insufficiente livello di differenziazione dei redditi e delle attività economiche delle aziende agricole;

Mancanza di integrazioni orizzontali e verticali (insufficiente capacità di organizzazione dell’offerta e di valorizzazione delle produzioni agricole sia fresche che trasformate);

Scarsa valorizzazione commerciale delle produzioni agricole ed agroalimentari;

Eccessivo invecchiamento dei conduttori agricoli;

Potenziale impatto negativo dell’agricoltura sull’ambiente collegato alla gestione delle pratiche agronomiche e dei residui di attività agricole;

Insufficiente diffusione di aziende biologiche ed integrate in relazione alla maggiore richiesta di prodotti ad elevata salubrità espressa dal mercato.

O (Opportunità)

Complementarietà tra aree urbane e rurali;

Sinergia nell’offerta turistica tra arte e campagna;

Crescente attenzione dei consumatori verso i prodotti con forte legame con il territorio;

Tradizioni culturali locali;

Crescente sensibilità ambientale;

Certificazione di qualità;

Promettente avvio di infrastrutture e servizi per l’ammodernamento del settore agricolo;

Crescente esigenza, riconosciuta anche a livello europeo, di tutela e miglioramento dell’ambiente, delle risorse naturali, del suolo e della diversità genetica nonché, necessità di salvaguardare lo spazio naturale e il paesaggio.

T (Minacce)

Ulteriori cambiamenti per quanto riguarda l’evoluzione del mercato, la politica che lo disciplina e le norme commerciali, le esigenze e le preferenze del consumatore e il prossimo allargamento della Comunità Europea; che tali cambiamenti influenzeranno non soltanto i mercati agricoli, ma anche l’economia locale delle zone rurali in generale.

AREA SOCIALE

S (Punti di forza)

Elevata disponibilità di risorse umane;

Forte coesione e favorevole clima sociale;

Assenza di criminalità organizzata e scarsa microcriminalità;

Parti sociali impegnate a sostenere lo sviluppo.

W (Punti di debolezza)

Spopolamento generalizzato, più acuto nei Comuni minori;

Fortissimo invecchiamento della popolazione;

Alto tasso di disoccupazione.

O (Opportunità)

Razionalizzazione della rete dei servizi;

Attuazione del programma di integrazione socio-sanitaria.

T (Minacce)

Perdurare delle suddivisioni e sovrapposizioni di competenze nel settore;

Prevalere delle logiche di gestione campanilistiche.

 

 

N.B. Ulteriori approfondimento sono compresi nei due macro progetti e nei diversi approfondimenti progettuali.