La Comunità Montana del Fortore Molisano è consapevole dell’importanza che rivestono foreste e pascoli nella conservazione del sistema collinare del proprio territorio; in quanto risorsa ambientale e storico-culturale per il vantaggio che l’uomo ne ha tratto per le proprie attività economiche, in quanto elemento indispensabile nello sfruttamento turistico del territorio, in quanto elemento fondamentale nella lotta contro il dissesto idro-geologico.

Riorganizzare il rapporto tra boschi e pascoli ed il resto del territorio, al fine di migliorare la stabilità dei pendii, ridurre gli effetti degli incendi boschivi e limitare gli effetti spiacevoli di agenti atmosferici.

Riorganizzare scenografie armoniche nella ricostruzione del paesaggio collinare, ristrutturare rapporti equilibrati tra boschi e pascoli in forma coerente con l’uso tradizionale del territorio (agricoltura e allevamento).

Attrezzare spazi boschivi e pascolivi a fini turistici e di sfruttamento economico dei prodotti del sottobosco.

Fornire le premesse e conservare le caratteristiche per consentire il miglioramento della fauna.

Tutelare l’habitat di flora e fauna; consentire lo sviluppo di professionalità legate al lavoro nell’ambiente naturale.

Provvedere alla gestione diretta del legname derivante dal taglio dei boschi, favorendone la commercializzazione in loco come legna da ardere, legname da lavorazione per le produzioni artigianali e microindustriali.

Convenzioni con i comuni ed i privati per la gestione delle aree boschive; riorganizzazione dei boschi esistenti; allestimento di strutture (esistenti ed ex-novo) da finalizzare al turismo; al fine della ricostruzione del paesaggio: acquisizione (mediante acquisto ex legge…. o convenzione con i privati) di aree incolte e loro conversione in pascolo pubblico o rimboschimento; contributi o sgravi fiscali per i privati che condividano le finalità della Comunità; ampliamento ed integrazione di boschi e pascoli esistenti; rimboschimenti di aree finalizzati alla minimizzazione di impatti visivi negativi.

Introduzione o reintroduzione di specie faunistiche; controllo del bracconaggio anche attraverso il volontariato ambientale.

Sistemazione dei sentieri; servizi di acqua, energia elettrica, gas alle aree attrezzate e alle strutture.