Scheda progetto 3.2.2

Valorizzazione della foraggicoltura

Rif. asse POR: 3

 

 

Emendamento:

Il fieno, presente da sempre nella storia dell’uomo, rappresenta la tecnica più diffusa e conosciuta per conservare il foraggio destinato all’alimentazione del bestiame.

La necessità della sua presenza nella dieta degli animali in produzione è ormai assodata; d’altra parte però sono ben noti anche i problemi cui l’animale incorre, qualora questo prodotto sia di scarsa qualità, o peggio si rilevi portatore di elementi tossici (muffe, putrescenze, ecc.).

La corretta tecnica di conservazione dei foraggi può consentire dunque di poter contare su un alimento innanzi tutto adeguato dal punto di vista igienico sanitario; portatore di elementi nutritivi pregiati e di grande utilità per ciò che concerne la motilità e il biochimismo ruminale, presupposto indispensabile per produrre alimenti di qualità.

Obiettivo:

Migliorare la gestione della fienagione e mantenere elevata la qualità dei foraggi è l’obiettivo fondamentale dell’intervento della Comunità Montana.

Un passo avanti nella gestione delle operazioni di raccolta e di conservazione del foraggio aziendale è stato già raggiunto con la diffusione dell’utilizzo della tecnica delle rotoballe. Purtroppo, però, la stessa cosa non si può dire se si guarda la problematica nell’ottica della qualità dei foraggi. Per procedere efficacemente alla raccolta in rotoballe, si deve contare su un prodotto con un tasso di umidità non superiore al 25%. Non sempre (soprattutto nel caso dei tagli primaverili tipici della fienagione nel territorio della Comunità Montana) le condizioni climatiche consentono di rispettare questi valori massimi di umidità con il conseguente rischio dell’instaurarsi, all’interno della balla, di processi fermentativi che causano l’innalzamento della temperatura (fino anche ad oltre 50°C) con gravi peggioramenti della qualità, formazione di muffe e relativa perdita di valore nutritivo del foraggio.

Pertanto, gli interventi di valorizzazione della foraggicoltura della Comunità Montana, sono rappresentati dalla realizzazione di impianti che permettano l’essicazione artificiale delle rotoballe e quindi di intervenire sul secondo tempo della fienagione (dopo cioè una breve permanenza in campo) e accelerare l’essicazione definitiva delle stesse.

Modalità operative:

L’intervento di valorizzazione interesserà i comuni della Comunità Montana a maggiore vocazione foraggera e si attuerà attraverso:


Finanziamenti

 P.O.R. MOLISE

 

 

 L.R. 29/99