Cultura

Legge Regionale n.34/99 - Legge Regionale n. 5/2000

Ai sensi dell'art.13 della legge regionale n.5/00, recante nuove norme in materia di promozione culturale, spetta agli enti delegati l'adozione del programma annuale che contiene:

 

Tra gli enti delegati rientra la Comunità Montana che "esercita le funzioni ed i compiti amministrativi riguardanti la gestione e la valorizzazione dei beni culturali presenti nel territorio..., con lo svolgimento di attività di promozione in raccordo con la Regione e le Province…" (art.106, legge regionale n.34/99), avendo la stessa, inoltre, il compito di tutelare l'originalità del patrimonio storico-culturale dei territori montani, attraverso la valorizzazione dei prodotti protetti con denominazione di origine o indicazione geografica (art.15, legge n.97/94).

Entro questi limiti dovrà, per tanto, operare la Comunità Montana nell'area culturale.

Accordo di programma Quadro in materia di Beni Culturali tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione Molise – 9 Marzo 2000

Nel Marzo del 2000 tra Il Ministero dei Beni Culturali e la Regione Molise è stato siglato un Accordo di programma per la conservazione e la valorizzazione delle presenze di interesse archeologico o monumentale. L’Accordo mette a disposizione circa 50 miliardi – divisi in parti uguali tra Stato e Regione – per 8 interventi definiti prioritari per l’intero territorio regionale.

Si tratta degli interventi sotto elencati, per la realizzazione dei quali all’accordo citato è stata affiancata un’apposita misura all’interno del POR Molise 2000-2006 (Misura 2.1 "Recupero e valorizzazione del patrimonio storico-museale"):

n

Intervento

1

Recupero e restauro Palazzo ex G.I.L. in Campobasso da adibire a Museo e servizi culturali

2

Scavi e restauri di strutture archeologiche e lavori per fruizione area archeologica di Pietrabbondante

3

Lavori di restauro opere d’arte ed arredi lignei nelle chiese di San Francesco, San Nicola, Santa Croce, San Biase e Sant’Antonio in Agnone

4

Restauro del Convento di Gesù in San Martino in Pensilis

5

Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia – Completamento ed allestimento – Opere per la fruizione e l’accessibilità dell’area museale

6

Valorizzazione dell’area archeologica di San Vincenzo al Volturno

7

Mediateca

8

Parco archeologico ed acquisizione a fini mussali immobile "ex mulino Battista" in Larino

 

 

Nessuno degli interventi, dunque, ricade nel territorio della Comunità Montana del Fortore, ma alcuni interessanti spunti possono essere desunti dalla suddivisione degli interventi in 5 settori di intervento:

  1. sistema museale regionale;
  2. sistema delle aree archeologiche regionali;
  3. patrimonio architettonico del territorio e tutela e valorizzazione del paesaggio;
  4. potenziamento dei servizi culturali;
  5. infrastrutture per lo spettacolo.

Nell’ambito del settore A, ad esempio, oltre agli interventi specifici, viene indicato come prioritario l’intervento di "potenziamento della rete regionale dei Musei". Nel settore C, si parla di "recupero di edifici di interesse storico architettonico" e di "Progetti integrati di valorizzazione del patrimonio architettonico e del contesto storico-paesaggistico". Per il settore D è previsto, in generale, l’adeguamento del sistema bibliotecario e archivistico, anche attraverso l’attivazione di servizi multimediali.

Se è indubbio che il patrimonio artistico ed archeologico del Molise non è comparabile con quello di molte altre regioni italiane, è pur vero che si tratta di una "povertà" relativa, e non assoluta, nel senso che è piuttosto l’inevitabile confronto con regioni vicine, come il Lazio o la Campania, a dare questa impressione, e non l’assenza totale di emergenze. Non c’è infatti centro molisano, piccolo o grande, che non possieda una testimonianza del passato degna di attenzione – che sia un castello o una chiesa, magari edificata su templi romani o sanniti – anche se, per la maggior parte dei casi, si tratta di resti poco studiati e male conservati.

Come è evidente dalle singole schede allegate al Piano, i Comuni della Comunità Montana non fanno eccezione ed, anzi, ad un esame più attento, rivelano molo più di quanto ci si potrebbe aspettare. Non bisogna poi dimenticare, infine, che sul territorio comunitario sorge quello che si può definire un vero gioiello dell’architettura romanica molisana: S. Maria della Strada.

Una proposta operativa per la Comunità Montana del Fortore: il Parco Letterario "Francesco Jovine. Il contado di Molise"

La salvezza del paesaggio, cioè di quella prima forma di rapporto stabile e convergente che ha costituito l’incontro tra cultura e natura, è oggi una frontiera che percorre tutti i luoghi che abitiamo, partendo dall’uscio di casa – e a volte ancor prima – e concludendosi in quella fusione tra estetica e economia che è uno dei rovelli sociali più discussi oggigiorno.

Dall’Introduzione alla Guida ai Parchi Letterari nel Mezzogiorno

di Stanislao Nievo, presidente della Fondazione Ippolito Nievo

Nell’ambito di un progetto complessivo di sviluppo che punti a valorizzare al massimo le potenzialità esistenti sul territorio, la considerazione attenta del patrimonio archeologico ed artistico locale porta ad alcune conclusioni importanti.

La situazione - molisana in generale e della Comunità Montana del Fortore in particolare – non è tale da poter fare affidamento su singoli siti che facciano da richiamo per flussi consistenti di visitatori. Il turismo, che tanto spesso viene invocato come il possibile volano di sviluppo delle nostre zone, non potrà mai essere un turismo di massa, e nemmeno un turismo culturale di tipo "tradizionale" come quello delle città d’arte italiane.

Potrà però essere un turismo nuovo, attento, limitato numericamente ma molto esigente sulla qualità dei servizi offerti. Un turismo culturale, ma in senso innovativo, perché riferito alla cultura come insieme delle caratteristiche ambientali, antropologiche e gastronomiche di luoghi che non si attraversano distrattamente per arrivare da qualche parte dove c’è un monumento, ma che si vivono nell’attraversarli, per coglierne colori, sapori e identità.

Sicuramente, dunque, ed anche secondo le linee direttive dell’Accordo citato, sarà opportuno programmare azioni volte alla tutela del patrimonio archeologico, architettonico e paesaggistico dell’area, utilizzando, in questo senso, il progetto di valorizzazione della cultura nella Comunità Montana del Fortore come progetto–quadro dei singoli interventi.

Quello che però appare prioritario, al di là di tali singole azioni, è cominciare a pensare ad un progetto generale che sia di promozione culturale e turistica insieme, e che si ispiri ad una lettura nuova e diversa del territorio.

L’occasione è data, proprio nel momento in cui viene redatto il presente Piano di Sviluppo, dall’entrata nell’ultima fase, quella di attuazione, del progetto "Parco Letterario Francesco Jovine. Il Contado di Molise".

Il Parco Letterario è un’entità immateriale – non è un Parco Nazionale, non ha confini netti ma solo tanti punti di riferimento – che si costituisce, continuamente, intorno alla figura e all’opera di uno scrittore o di un poeta. La scommessa, risultata vincente già in diverse realtà italiane che già li hanno istituiti, è quella di contribuire alla crescita economica delle regioni attraverso la proposizione di un modello di turismo culturale innovativo, fatto di emozioni, ambienti e paesaggi.

Il Parco Letterario del Molise, la cui inaugurazione è prevista per il prossimo febbraio 2001, pur essendo incentrato sulla figura di Jovine, ed avendo, pertanto, il suo polo i riferimento a Guardialfiera, paese natale dello scrittore, ha come motivo conduttore la civiltà contadina in tutti i suoi aspetti. La possibilità di far parte del Parco, quindi, si estende, di fatto all’intero territorio regionale, o, meglio, a tutti i luoghi in cui qualcuno, avendo compreso lo spirito del Parco, sarà riuscito ad organizzare un evento – la recitazione di un brano di Jovine, uno spettacolo, una cena a tema, una passeggiata naturalistica – capace di coinvolgere emotivamente un visitatore.

Tutto quanto esiste già sul territorio della Comunità Montana del Fortore – centri storici, chiese, castelli, ruderi, boschi, fiumi, montagne, sentieri, storie, leggende, favole, incantesimi, ricette, liquori, streghe, folletti… - può costituire un tassello di uno degli itinerari pressochè infiniti del Parco. L’essenziale sarà raccordare le singole iniziative al progetto complessivo, ai soggetti che se ne occuperanno istituzionalmente soprattutto nella prima fase di gestione, e promuovere i "pacchetti" elaborati all’esterno. Nell’ambito di questo tipo di turismo innovativo e alternativo, non sarebbe fuori luogo, se opportunamente inserito, anche un itinerario turistico-scientifico di visite agli scenari naturali che ospitano impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, nel senso indicato nell’approfondimento progettuale dedicato all’energia.

Le possibilità di iniziative sono dunque innumerevoli. Ne citiamo di seguito solo alcune, insieme ai dati tecnici principali.

E’ importante sottolineare che il Parco letterario del Molise farà parte di una rete di Parchi a livello nazionale, e verrà proposto dalla struttura di promozione turistica nazionale elocale a tour operator specializzati di tutto il mondo.

I luoghi del Parco: i Comuni di Guardialfiera e Agnone, la provincia di Campobasso, il Molise;

Soggetti attuatori: fase 1: Provincia di Campobasso – fase 2: cooperativa di gestione del Parco;

Finanziamenti e soggetti proponenti: Comunità Europea, Sovvenzione Globale "I Parchi Letterari" – Imprenditorialità Giovanile – Fondazione Ippolito Nievo – Turing Club Italiano.

Interventi principali compresi nel progetto esecutivo approvato e proposte operative per la Comunità Montana del Fortore:

Il treno del Parco: ristrutturazione di un treno d’epoca come mezzo di trasporto e come luogo esso stesso di eventi nel viaggio;

- dal momento che nel territorio della Comunità Montana del Fortore passa la linea ferroviaria Campobasso-Termoli (una delle tratte fondamentali degli itinerari previsti) con le tre stazioni di Matrice, Campolieto e S. Elia, un itinerario speciale potrebbe essere elaborato recuperando gli spazi delle stazioni ed allestendole come punti di ristoro o di intrattenimento culturale, mentre il viaggio in treno potrebbe essere interrotto da altri sotto-itinerari (percorso naturalistico guidato a piedi, in bicicletta o a cavallo, con sosta archeologica o teatrale ed intermezzo sportivo e di fitness…);

Itinerari eno-gastronomici:

- le strutture ricettive e di ristorazione presenti nell’area comunitaria, soprattutto gli agriturismi, se valutati idonei in base a requisiti specifici (condivisione delle finalità del parco, proposta di menu tradizionali comprendenti prodotti tipici locali ecc.), potrebbero essere messi in rete e valorizzati non solo come strutture turistiche, ma anche come luoghi per la realizzazione di eventi culturali;

Spettacoli teatrali: costituiscono il leit-motiv degli eventi del Parco. Si tratta della proposizione, sotto forma di lettura o spettacoli teatrali veri e propri, di brani tratti dalle opere di Jovine, ed anche le guide turistiche svolgeranno il proprio lavoro sotto forma di animazione teatrale;

- è l’occasione per la nascita, in loco, di piccole cooperative e/o società di animazione turistica, specializzate in questo nuovo genere di turismo culturale così adatto al Molise, anche mediante l’utilizzazione dei fondi disponibili attraverso le Misure 2.3 e 4.6 del POR Molise 2000-2006, (rispettivamente "Sostegno alla crescita di nuove imprese nel campo dei servizi culturali e ambientali" e "Aiuti agli investimenti delle imprese turistiche e turismo rurale");

- assimilabili a spettacoli teatrali possono essere manifestazioni culturali che valorizzino e diffondano il patrimonio folkloristico dei paesi della Comunità Montana del Fortore, tra i quali spiccano due gruppi dall’esperienza e dal successo ormai consolidata: gli "Zig-Zaghini" di S. Giovanni in Galdo e i "Mattacchini" di Mirabello Sannitico.

Riepilogo possibilità di finanziamento: