Afidi

Tratto da Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata; pagine 341-342

Rhopalosiphum padi L.

Metopolophium dirhodum wealk

Sitobium (sitobion) avenae F.

Altre specie

Classe: insetti

Ordine: rincoti

Famiglia: afidi

Identificazione e danno

 

Questi afidi sono normalmente atteri o alatteri e misurano circa 2-3 mm di lunghezza; presentano livree diverse, e precisamente:

- Rhopalosiphum padi: livrea colore verde - grigio;

- Metopolophium dirhodum: livrea verde giallognola;

- Sitobium avenae: livrea verde- rosata o brunastra con lunghi sifoni scuri.

Questi afidi provocano danni direttamente ed indirettamente. I danni diretti si manifestano con ingiallimenti e consistono nella sottrazione di linfa, a causa delle punture trofiche; in questo caso il danno può divenire grave solo in presenza di forti infestazioni sulle spighe. Le spighe attaccate portano cariossidi più leggere e di scarsa qualità. I danni indiretti consistono:

- Nella produzione di melata con conseguente comparsa di fumaggini;

- Nella funzione vettoriale di alqune virosi di cereali, in particolare del Nanismo giallo dell'orzo.

Questi afidi sono pericolosi più per questo aspetto (trasmissione di virus) che per i danni diretti.

Ciclo biologico

Questi afidi presentano alcune differenze di comportamento biologico e, pertanto, i cicli biologici vengono descritti separatamente:

- Rhopalosiphm padi: questo afide è specie dioica; ha come ospite primario piante del genere Prunus, su cui sverna come uovo durevole. In caso di assenza dell'ospite primario il ciclo può continuare, tutto l'anno, sugli ospiti secondari che sono Graminacee coltivate e spontanee. L'attacco alle Graminacee avviene a partire dalla primavera;

- Mettopolophium dirhodum: questo afide, meno comune, è specie dioica; gli ospiti primari sono alcune Rosacee spontanee su cui sverna come uovo durevole. Si porta sui cereali in primavera;

- Sitobium avenae: questo afide, che è il più diffuso, è specie monoica; svolge tutto il suo ciclo sulle Graminacee, spontanee e coltivate.

Sverna come adulto o come uovo durevole; attacca i cereali più tardi, rispetto agli altri afidi citati.

Il Sitobium avenae colpisce sopratutto le spighe, su cui provoca anche gravi danni.

Oltre a questi afidi si ricordano anche :

- Schizathis graminum (Rond.)

- Rhopalosiphum maidis (Fitch.)

- Sitobium fragariae (Walk.)

Lotta

La lotta contro questi afidi segue i criteri della lotta guidata ed integrata; normalmente le popolazioni di afidi sono mantenute sotto le soglie di danno dai nemici naturali presenti negli ambienti. Questi entomofagi sono i Neurotteri Crisopidi, i Coleotteri Coccinellidi e le larve di Ditteri Sirfidi. Gli interventi chimici sono giustificati solo al superamento delle soglie di intervento; queste devono essere valutate a fioritura ultimata e sono stimate in alcuni afidi per spiga (9 afidi per spiga a fine fioritura o l'80% di culmi infestati sempre a fine fioritura). I prodotti da utilizzare, al superamento delle soglie, sono:

- Pirimicarb, Deltametrina, Fluvalinate, Alfametrina, Permetrina, Acefate, Dimetoato, ecc.

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