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A.I.S. PUGLIA: VOGLIA DI SICILIA, L'ANIMA PURA DEL NERO D'AVOLA Degustazione guidata di Nero D'Avola in purezza, con Luigi Salvo  Bari 3 Dicembre 2005
a cura di Luigi Salvo

Ho accolto con gran piacere l'invito da parte dell'A.I.S. Puglia, che come degustatore ufficiale mi ha chiamato a condurre un' importante degustazione guidata di sei Nero D'avola in purezza. Ho elaborato la scelta dei vini in degustazione  di concerto con il vicepresidente A.I.S. Puglia Giacomo Arcieri, l'ideatrice della serata l'amica sommelier Malinda Sassù ed i forumisti di sommelier.it, vini di diversi territori, con storie completamente diverse tra loro.

 Il Nero D'Avola è il vitigno principe siciliano, parlare genericamente delle caratteristiche di un vino in purezza ottenuto da questo vitigno non è cosa facile, perché a seconda della zona di produzione, il vitigno acquisita dal territorio caratteristiche singolari ed uniche. E' altresì importante come è coltivato e anche l'età delle vigne dalle quali proviene l'uva. Genericamente è riscontrabile una differenza di carattere fra i Nero D'avola prodotti nella parte occidentale, centrale ed orientale dell'Isola: i primi risultano quasi sempre più concentrati,spigolosi e d'impatto violento in bocca, con a volte note minerali metalliche, quelli coltivati nell'Agrigentino generalmente sentori di frutta rossa marcata, nella zona orientale della Sicilia, invece, risultano caratterizzati da grande finezza, con spiccati sentori di frutta secca. Ecco la degustazione di sei grandi Nero D'Avola in purezza, provenienti da zone diverse della Sicilia

DON ANTONIO 2003 MORGANTE
Ci troviamo a Grotte in provincia d'Agrigento, 30 ettari vitati in un territorio collinare ad un'altitudine tra i 350 e i 550 metri s.l.m., con clima tipicamente mediterraneo, passando dai terreni argillosi-calcarei di medio impasto ai terreni calcareo-marnosi, per mia esperienza il Nero D'Avola da questi ultimi generalmente si presenta più colorato e più concentrato.
Versato nel bicchiere si presenta dal colore rosso rubino denso con lievi sfumature porpora, roteandolo il liquido lascia una patina colorata e densa, al naso è di buona intensità, con frutta rossa e spezie evidenti, in particolare marasca e ciliegia, prugna carnosa, bellissimo il sottofondo di fiori passiti, tabacco, liquirizia, pepe.
Al gusto dispiega la sua morbidezza, piacevoli tannini sono solidi ma raffinati. La bocca è piena di frutta matura dolce, di note speziate di liquirizia, di cacao e balsamiche. E' un vino ricco e persistente, morbido ma sostenuto abilmente da una buona spalla acida. Già molto intrigante, è assolutamente giovane e ancora non ha espresso tutte le sue potenzialità, la mano è di Riccardo Cotarella.

SAGANA 2003 CUSUMANO
Origina da un vigneto esteso per 20 ettari, a Butera (CL) epoca d'impianto 1991, chiacchierando con l'agronomo aziendale Alberto Pansecchi, mi descrive con dovizia di particolari il suolo del Sagana: composto da terreni bianchi, rocce sedimentarie, i Trubi, che si trovano in zone emerse dal mare come la Sicilia, questo terreno riesce a dare al Nero D'Avola un profumo particolare, è un terreno sciolto, fine, "farina", limosa, poco drenante è molto bianco ed ha la caratteristica di non scaldare troppo l'apparato radicale.
Di colore rosso rubino cupo con note circolari porpora, ha una bella consistenza. Il naso è fine, con note vegetali, floreali di rosa, intensi frutti rossi maturi, mora, amarena, marasca e delicate sensazioni balsamiche, minerali, legno tostato-vanigliato. Al gusto mostra i tannini ben presenti, ancora un po'acerbi, buona vena acida, l'equilibrio è ancora da perfezionarsi. I frutti rossi al naso ed in bocca prevalgono su tutto, e ciò è dovuto al tipo di terreno, ha bisogno di maturare per esprimersi al meglio.

HARMONIUM 2002 FIRRIATO
Nel cuore della provincia più vitata d'Italia Trapani, nasce l'Harmonium, dai vigneti Soria e Guarini, lo staff d'enologi che lo crea comprende australiani, californiani e neozelandesi coordinati dal tecnico marsalese Giuseppe Pellegrino. Il terreno da cui deriva è fondamentalmente argilloso compatto, tutti i Nero D'Avola che ho bevuto provenienti da terreni con simili caratteristiche, tendono ad esprimere grande concentrazione e corposità, ed un impatto al naso della frutta violento e deciso.
Mentre lo si versa nel bicchiere già esprime la sua consistenza, il colore è un rubino inchiostro,
Il naso esprime sentori intensi di frutta rossa matura, sotto spirito, mora, amarena, mirtillo, ciliegia, prugna, oltre ad intensi sentori di vaniglia e spezie. In bocca è potente ed opulento, il grande apporto alcolico e la consistente morbidezza del vino riescono a fare da bilancino ad un'importante vena tannica ed ad una freschezza che non riesce del tutto a snellire la beva. Il finale è molto persistente con lunghi ricordi di mora, marasca e prugna. E' un vino moderno dal gusto marcatamente più internazionale, privilegia i grandi sapori del frutto rispetto agli aromi di particolare complessità, è figlio dei suoi padri.

VRUCARA 2002 FEUDO MONTONI
Il Vrucara è un cru, proviene da 5 ettari, il migliore lotto dell'azienda, località Cammarata (Ag),ad un'altitudine che va da 400 mt. a 680 mt. s.l.m, i vigneti hanno circa 45 anni, il terreno ha caratteristiche morfologiche con tessitura di medio impasto sabbiosa ed argillosa.
Il vigneto si avvale di marze derivanti da piantagioni di Nero D'Avola aziendali storiche, apprendo la storia di questo clone di Nero D'Avola, chiacchierando a fondo con l'amico Fabio Sireci, lo definisce clone inclonato, si tratta di piante selvatiche innestate con marze antiche, la particolarità di Feudo Montoni è che attorno ad esso non c'è altra vite per un raggio di 15 km, si è creata naturalmente una camera sterile, il clone Feudo Montoni ha avuto la possibilità di rimanere unico e non andare in ibridazione genetica durante l'allegagione, tutto il terreno seminativo attorno lo ha protetto.
Colpisce il suo colore rosso rubino compatto e ricco d'estratto, alle pareti del bicchiere mostra bella consistenza, sentori al naso di frutto di sottobosco, ribes e ciliegia sottospirito, petali di rosa essiccate, associati a fini richiami speziati di pepe, note di vaniglia,liquirizia e cioccolato. L'entrata in bocca evidenzia un bel calore, si mostra morbido ,vellutato, con note burrose, buona struttura e buona persistenza aromatica intensa, eleganti i tannini morbidi. Un Nero D'Avola equilibrato,si differenzia per la sua tipicità, ha sicuramente tanta vita davanti a sè.

SANTA CECILIA 2001 PLANETA
Prodotto nella cantina di Noto tenuta Buonivini (SR), 250 mt s.l.m., il microclima decisamente caldo ed asciutto, il terreno è molto calcareo, tessitura fine con frazione argillosa di colore chiaro. Primo dei Nero D'Avola di nuova concezione è figlio della grand'esperienza dell'enologo Carlo Corino.
Bel rubino intenso, forma rilevanti lacrime d'alcol e glicerina sulle pareti del bicchiere, si apre con sentori di frutta rossa matura mirtillo, mora, prugna secca, con ricordi di carruba e caramello, note speziate molto morbide, quasi burrose di vaniglia e liquirizia, su un letto appena tostato. Calore e morbidezza pervadono la bocca, più persistente che intenso, lascia sensazioni fruttate dolci, speziate e balsamiche. I bei tannini fini, ma ancora non ancora non rotondi, cercano di frenare la potenza del frutto, che è accompagnato da un'intensa nota minerale.

NERO BUFALEFFJ 2001 GULFI
Origina da un vigneto di 2,5 ettari, d'antico impianto. L'Azienda Agricola Gulfi ha acquisito tra il 1996 e il 2001 cinque vigneti di Nero D'Avola tra i migliori cru per questa varietà: Archi (Nerojbleo, Rossojbleo) Maccari (Neromaccarj) Baroni (NeroBaronj), San Lorenzo (Nerosanlorenzj e (Nerobufalefj) Bufaleffj, coltivati su terreni sabbioso/calcarei ricchi in argille ferrose dell'Elorino Val di Noto. Nel vigneto Bufaleffj in particolare, alla roccia madre calcarea si alternano sabbie nere ferrose, sabbie rosse e sabbie grigio chiare ricche in elementi minerali d'origine vulcanica. Interessante e lodevole il recupero di vigne vecchissime il cui germoplasma rischiava di andare perduto, grazie alla consulenza dell'enologo siciliano Salvo Foti e di Pierre-Marie Guillaume, celebre vivaista di Borgogna, è stato possibile riportarle in produzione.
Versandolo mostra un bel rosso rubino impenetrabile ed ottima consistenza, al naso suadenti note floreali di fascino, sentori di frutti rossi, in particolare, mora, ciliegia, prugna, mature, con note speziate fini, quali la noce moscata, il pepe nero, il cioccolato,la vaniglia, la cannela, la liquirizia e avvolgenti note minerali.
In bocca è setoso, meno imponente di altri, ma più equilibrato, la sua morbidezza è bilanciata dall'acidità e da una sottile filigrana salina.

Splendida la cornice della serata, villa degli Arcieri. Mi auguro di avere trasmesso compiutamente a tutti gli intervenuti, l'importanza di questo vitigno nel panorama enologico nazionale ed internazionale, straordinario il viaggio organolettico che abbiamo compiuto attraverso questi vini, dalla potenza e l'opulenza, fino ad arrivare alle setosità e la delicata suadenza, alla fine in degustazione sono emersi il Vrucara ed il Bufaleffj, vini di stoffa superiore, espressione del perfetto equilibrio tra territorio e vitigno. L'amica sommelier Linda Cimino ha perfettamente esposto abbinamento ideale  per ogni vino.  

  Luigi Salvo