Recensione Château Cheval Blanc Premier Grand Cru Classé Appellation Saint-Emilion Grand Cru Controlée annata 1997                                                                   di Luigi Salvo

In una delle splendide cene del Concorso Mondiale di Bruxelles tenutosi a Bordeaux, fra i tanti vini che ho avuto il privilegio di avere a tavola, c’è stato il Cheval Blanc annata 1997. Sicuramente il più grande dei Cru di Saint-Emilion, Château Cheval Blanc si trova nella parte più ad ovest del territorio, al confine con il Pomerol. La storia aziendale inizia nel 1832, con i 15 ettari acquistati da parte di Laussac-Fourcaud dallo Château Figeac, le prime bottiglie prodotte ebbero in etichetta, appunto il nome di Figeac, e successivamente quello di Cheval Blanc ed in breve tempo ottenennero grandi riconoscimenti, significative le due medaglie d’oro alle mostre internazionali di Parigi del 1862 e di Londra del 1867, medaglie che sono ancora presenti  nell’etichetta e che la rendono immediatamente riconoscibile.

     

Le successive generazioni della famiglia Laussac-Fourcaud, hanno sempre più, portato in alto il nome dello Château, fino a quando nel 1998, è stato acquistato da Bernard Arnault e dal belga Albert Frére. Oggi il direttore dell’azienda è Pierre Lurton, direttore anche di Château D’Yquem, mentre la consulenza enologica è affidata a Denis Dubourdieu, professore di enologia all’Università di Bordeaux. Château Cheval Blanc dal 1955 è classificato Premier Grand Cru Classé nella super-categoria “A”, è ottenuto da un blend di Cabernet Franc e Merlot, con il primo in prevalenza, tranne che nelle annate1999, 2000 e 2001.                                               Il fascino dell'investimento del vino in bottiglia, passa da luoghi esclusivi come le case d’aste Sotheby's o Christie's, e da una cinquantina di etichette che tengono banco per lo più francesi: Château Latour, Château d'Yquem, Petrus, Lafite, Romanee-Conti, ed appunto Cheval Blanc, che nella sua punta massima si esprime con l’annata 1982, la quotazione di una cassa di quest’annata di Château Cheval Blanc  è passata da 500 $ di allora , agli attuali circa 10.000 $ in questi ultimi anni.

Lo verso nel bicchiere ed è di gran presenza,  limpido, dal colore rosso rubino con lievi riflessi granato, di gran consistenza estrattiva. Le sensazioni olfattive evidenziano un vino di finezza e complessità, su un fondo di rose appassite, offre trama aromatica di stoffa, intense dolci note di frutti rossi maturi, amarena, mora, seguite da speziatura, cuoio, tabacco, note balsamiche di menta. e vaniglia elegante. In bocca è caldo, avvolgente, tannini magistralmente estratti, in un corpo vellutato, con il legno che mi pare rincorra il frutto in maniera sapiente, la morbidezza non oscura la freschezza gustativa. Lunga e di garbo esclusivo, la sua persistenza aromatica intensa.

 

Luigi Salvo