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Quando l'hi-teck per il vino è un'ottima idea di Luigi Salvo Quante volte vi sarà capitato di acquistare una bottiglia di vino prestigiosa, che avete desiderato da tempo, stapparla delicatamente, versarne il contenuto e con enorme dispiacere non trovarlo in forma, di non riscontrare né olfattivamente né gustativamente quello che vi sareste aspettato. Avete iniziato a rimuginare “chissà che temperature ha dovuto sopportare questa bottiglia, avranno lasciato i cartoni al sole”. Il sogno d’ogni attento consumatore è avere la certezza che il vino che ci si appresta a degustare sia stato trattato con estrema cura, ovvero che si sia mantenuto sempre ad una certa temperatura per preservarne le sue qualità organolettiche, ed ecco la notizia che molti aspettavano: oggi sarà possibile, grazie ad un’etichetta hi-tech, controllare la temperatura del vino e verificare che questa dalla cantina d’origine, nel corso della spedizione, ed all’arrivo in enoteca non abbia subito variazioni di rilievo. La soluzione sviluppata dalla società Pack Sense,
permette di risolvere il problema con un’etichetta dotata di sensore
micro-chip, questa è posizionata
direttamente sulla bottiglia o sulla confezione; oltre a identificare il
prodotto, come fa un comune codice a barre, è in grado di segnalare se il
prodotto è sottoposto ad una temperatura eccessivamente alta/bassa e
“ricordare” tutte le temperature che si sono verificate. Se il vino si
è mantenuto alla temperatura richiesta appare una luce verde, in caso
contrario la spia luminosa diventa gialla. Una volta giunta a
destinazione, l’etichetta fornirà tutti i dati che smaschereranno una
non perfetta conservazione del prodotto, i dati che ha registrato possono
essere scaricati direttamente sul computer. In questo modo è possibile
sapere a quale temperatura ha viaggiato il vino e se, per quanto tempo e
quando, è stata superata la soglia ottimale di calore. Lascia un tuo commento a questo articolo, vai sul Blog: www.winereality.wordpress.com |