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Top 100 wine Spectator 2008, svetta un cileno di Luigi Salvo Il miglior vino del mondo per la voce che ha più
risonanza nell’universo del vino, ovvero la rivista statunitense Wine
Spectator è un cileno, Clos Apalta 2005 prodotto da Casa Lapostolle.
E’ il migliore vino della classifica 2008 dei Top 100, che
quest’anno festeggia il ventennale, e non mi sorprende per nulla, dato
che gli States sono il mercato di riferimento dell’export dei vini
cileni, vini spesso veramente interessanti con un ottimo rapporto
qualità prezzo e con un appeal particolare per il loro stile bordolese
che piace molto agli americani. Nonostante sia possibile
respirare ancora in Cile atmosfere coloniali, le migliori
ed attente aziende vinicole si sono aggiornate tecnologicamente, ed
il particolare microclima dei vari territori caratterizzato da piogge
concentrate nel periodo invernale, un lungo periodo asciutto a partire
dalla fine della primavera fino alla fine dell’autunno, grandi
escursioni termiche diurne/notturne, medio-bassa umidità durante
l’estate consentono una perfetta maturazione dell’uva, supportata
dall’acqua proveniente delle Ande. Ho degustato l’annata 2005 a Giugno 2008, l’ho trovata particolarmente accattivante dal colore rubino cupo ed impenetrabile, di gran consistenza estrattiva, dal mantello olfattivo generoso, frutti di bosco, marasche, prugne e fichi secchi, sentori di cacao amaro e giusta vaniglia. Al palato è classico ed opulento, dal tannino netto, di viva spalla acida e mineralità, che fanno da bilanciamento alla rotondità della beva. Certamente un vino sapientemente equilibrato, di godibile approccio. Sono 15 i vini italiani nella “Top 100” di Wine Spectator, un solo vino nella “Top 10”, il Barolo 2004 di Pio Cesare, e 6 in totale tra i primi 50, la lista dominata dai vini francesi e redatta secondo alcuni parametri: il punteggio assegnato (minimo 93 punti), il prezzo, la disponibilità, ed un “fattore x” definito “excitement”. Tra le regioni italiane al primo posto la Toscana, con ben 7 etichette, sulle 15 italiane, seguita dal Piemonte con 3 Barolo. Sicuramente colpisce il fatto che tra i terroir italiani d’importanza quest’anno non c’è nessun riconoscimento per Montalcino e il Brunello, per la serie i nodi vengono sempre al pettine. Guarda l'elenco completo dei 100 vini e lascia un tuo commento a questo articolo vai sul Blog: www.winereality.wordpress.com
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