L'opinione di Roberto Schifani: Agronomo,dirigente Assessorato Agricoltura e Foreste Regione Sicilia, Dipartimento Interventi Strutturali IX Servizio Regionale Assistenza Tecnica, Sperimentazione, Ricerca Applicata e Divulgazione

 

COLTIVAZIONE DELLA VITE: LA NUTRIZIONE

Nella coltivazione della vite importante è il ruolo fisiologico degli elementi macro e micronutritivi.  

I MACROELEMENTI.

 AZOTO.

L’azoto  viene assorbito sotto forma nitrica ed ammoniacale .La carenza è causa di ingiallimento fogliare, riduzione della clorofilla, scarso sviluppo vegetativo,diminuzione del peso della produzione , riduzione dello zucchero e dell’acidità totale. L’eccesso di azoto determina invece una maggiore sensibilità alle malattie come la peronospora, e la Botrytis. Viene assorbito chimicamente  sotto forma nitrica, ammoniacale ed ureica. Sul mercato le principali forme di apporto sono date dal solfato di ammonio, cloruro di ammonio, nitrato di ammonio, nitrato di calcio, nitrato di calcio e magnesio, ammoniaca anidra, urea, calciociannamide.

FOSFORO.

Il fosforo è un altro macroelemento che esplica importanti funzioni biologiche. Favorisce l’accrescimento degli apici delle radici e dei tralci, contribuisce a migliorare il profumo, l’aroma, la serbevolezza e la finezza del vino. La sua carenza provoca riduzione dell’apparato radicale, grappoli piu’ piccoli, caduta anticipata delle foglie basali e mediane del tralcio.

POTASSIO.

Il potassio influisce su alcuni elementi fisiologici della pianta, come la regolazione stomatica e traspiratoria,la sintesi di proteine ed amidi, l’attivazione di alcuni sistemi enzimatici. Azoto e potassio interagiscono insieme in quanto, quando è assicurata una buona dotazione azotata, gli apporti di potassio si traducono in una stimolazione della vegetazione. Inoltre il potassio svolge una importante azione di regolazione dell’apertura stomatica(traspirazione), della sintesi dell’ATP, del trasporto degli zuccheri, della sintesi dell’amido. Le principali forme di apporto esistenti sul mercato sono date dal cloruro di potassio, dal solfato di potassio, dal nitrato di potassio e dal fosfato bipotassico.

I MICROELEMENTI

CALCIO.

E’ importante per l’accrescimento dei tessuti delle foglie e delle radici. I terreni ricchi di calcio producono vini pregiati, ricchi di sostanze aromatiche. La carenza di calcio influisce negativamente sulla sintesi della clorofilla  e soprattutto sulla crescita della vite, che rimane rachitica.

FERRO.

Il ferro è il piu’ importante catalizzatore della clorofilla. La sua carenza provoca l’ingiallimento fogliare,dapprima internervale e successivamente  delle nervature fogliari. L’assimilabilità del ferro è influenzata dalla presenza di calcare attivo, dal ph, dalla sostanza organica, dall’argilla, dal fosforo, dal potassio, dal manganese e dal boro.

MAGNESIO.

La vite nei riguardi di questo elemento è mediamente esigente. E’ un costituente della molecola della clorofilla, attiva importanti enzimi del metabolismo glucidico e proteico,influenza i processi di ossidoriduzione.

MANGANESE.

Catalizza diverse reazioni enzimatiche e partecipa ad importanti processi metabolici, come la respirazione, la fotosintesi, la sintesi della clorofilla e degli aminoacidi. I fenomeni di carenza sono trascurabili in confronto a quelli di eccesso che si manifestano in terreni a ph acido, causando danni da tossicità.

RAME.

Frequente è l’intossicazione per arricchimento progressivo di rame nei terreni acidi coltivati a vite, a causa dei continui trattamenti antiperonosporici con prodotti cuprici. I sintomi di carenza sono rari e si manifestano con necrosi puntiformi ai bordi del lembo fogliare. L’eccesso di rame si manifesta con clorosi fogliare e dei giovani germogli, riduzione dell’accrescimento della chioma e delle radici,e scarsa germinabilità del polline.

ZINCO.

Partecipa a molti sistemi enzimatici, in particolare respiratori, interviene nel metabolismo degli zuccheri e delle proteine. Favorisce unitamente a boro e rame la resistenza alla siccità, riducendo la traspirazione della pianta.

BORO.

Attiva la sintesi della clorofilla e la produzione di zucchero. E’ molto importante nel trasporto dei glucidi, che attraversano con facilità grazie a questo elemento, le membrane cellulari.