Sulla
Luna non c'è atmosfera nè vento che cancelli le impronte
lasciate dai primi astronauti sul suolo lunare: vi resteranno impresse
per sempre, se qualcuno non andrà di proposito ad eliminarle.Il
primo uomo a vedere la Terrra stando coi piedi poggiati sulla Luna fu
Neil
Armstrong,
accompagnato da Edwin
Aldrin,
durante l'allunaggio della navicella Apollo
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il 26 Luglio 1969. Durante questa missione vennero scattate migliaia di
fotografie e prelevati campioni del suolo lunare.Si misurò la pressione
e la temperatura. Si calcolò il campo magnetico e gravitazionale
e, infine, si misurò con grande precione la distanza Terra-Luna
(384000 km). Da allora nessun altro ha vissuto l'esperienza di quegli
astronauti, ma le informazioni sul nostro satellite non sono mancate,
perchè le sonde
di moderna tecnologia ci hanno ugualmente fornito informazioni interessanti.
E' sufficiente ricordare il lavoro compiuto da sonde come "Clementine"
prima (1994) e "Lunar
Prospector"
poi (1998), che hanno rilevato tracce di acqua allo stato solido sul fondo
dei crateri polari. Lo scenario futuro prevede anche collegamenti con
la sazione orbitante Mir
e l'allestimento di una base di lancio per veicoli interplanetari che
sfruttando la bassa gravità potrebbero essere messi in orbita con
più facilità e con meno carburante.
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