ECONOMIA, FINANZA E FEDE CRISTIAA

Operai al lavoro
ETICA DELL'IMPRESA

"Una teoria che fa del profitto la regola esclusiva e il fine ultimo dell'attività economica è moralmente inaccettabile" (CCC, 2424).

"La regolazione dell'economia mediante la sola pianificazione centralizzata perverte i legami sociali alla base; la sua regolazione mediante la legge del mercato non può attuare la giustizia sociale, perché esistono numerosi bisogni umani che non hanno accesso al mercato" (Centesimus annus, 34)

"Nell'etica della finanza è cruciale una attenta valutazione delle conseguenze. In materia finanziaria, non meno che in altri campi dell'economia, ciò che è veramente segnificativo va ben al di la di ciò che abbiamo sotto gli occhi" (Amartya K. Sen)

NOTIZIE:

Il 12 ottobre 1998 si è aperto a Roma il XX Congresso mondiale dell'UNIAPAC (Unione Internazionale cristiana dei dirigenti d'impresa, sorta nel 1931) durante il quale si è riflettuto sulla domanda "Nell'era della globalizzazione stiamo noi assumento le nostre nuove responsabilità?". In altri termini:

  1. è possibile per gli imprenditori cristiani coniugare la logica del profitto con elementi fondamentali della dottrina sociale della Chiesa come la solidarietà e la sussidiarietà?
  2. è possibile promuovere modelli di sviluppo sostenibili per l'ambiente, promuovere posti di lavoro e accrescere la qualità della vita?

Il Santo Padre Giovanni Paolo II nella "Ecclesia in America", firmata a Città del Messico, invita a pensare (par. 67) alla evangelizzazione dei leader, dei dirigenti della società, insistendo principalmente sulla formazione delle loro coscienze mediante la dottrina sociale della Chiesa.


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