Il Reliquiario delle lacrime

della Madonna di Siracusa

a Monreale

 

 

Arrivo a piazza InghilleriNel 50° anniversario della lacrimazione della Madonna di Siracusa (1953), il reliquiario, per desiderio e volontà dell’Episcopato siciliano, sta visitando tutte le cattedrali della nostra Isola “a significare il particolare legame che quell'evento ebbe ed ha non solo con Siracusa ma anche con l'intera Sicilia e come segno dell’amore di Maria per questa terra” (Mons. Cataldo Naro). L’arcidiocesi di Monreale ha avuto la gioia di ospitare il reliquiario dal 10 al 12 gennaio 2003.
Venerdì 10 gennaio alle ore 16.30 una grande folla di fedeli ha accolto il reliquiario delle Lacrime a piazza Inghilleri. Presenti al momento dell’arrivo sono stati l’Arcivescovo Mons. Cataldo Naro, il Sindaco On. Salvino Caputo, il clero della città di Monreale e delle zone limitrofe e tanti e tanti fedeli che con vera e profonda devozione hanno fatto corona al reliquiario impreziosito dalla lacrime della Mamma celeste. Subito dopo l’arrivo il corteo si è avviato verso la Cattedrale dove ha avuto inizio la celebrazione della Santa Messa Pontificale.
Inizio della processioneNella magistrale omelia, l’Arcivescovo Mons. Cataldo Naro ha ripreso un passaggio molto profondo e significativo del discorso di Giovanni Paolo II tenuto nel santuario di Siracusa durante la sua visita il 6 novembre del 1994: “…Le lacrime della Madonna appartengono all’ordine dei segni: esse testimoniano la presenza della Madre nella Chiesa e nel mondo…le lacrime di Maria sono lacrime di dolore, di preghiera e di speranza. Dolore per il rifiuto che gli uomini oppongono all’amore di Dio, per la violenza che regna nei rapporti umani, per le sofferenze morali e fisiche di tanti uomini e donne, giovani e vecchi, per le ingiustizie. Preghiera di intercessione presso il Padre per quanti non pregano, per quanti sono sordi al richiamo dell’amore del Signore. Speranza nell’attesa che i cuori si sciolgano nella loro durezza proprio in forza del mistero di quelle lacrime materne”. La nostra cattedrale come sempre dà l’opportunità al fedele di gustare l’evento tra la ricchezza dei mosaici e i misteri preziosi della vita di Gesù che rappresentano. E’ veramente un godimento spirituale che aiuta l’anima ad entrare in armonia con tutta quanta la Storia della Salvezza il cui inizio parte dal maestoso Pantocrator  e a lui finisce.
Davanti alla CattedraleAlle ore 21 una veglia di preghiera sull’Ave Maria, animata dai sacerdoti e dai giovani delle parrocchie della Città, ha concluso questa prima giornata della permanenza a Monreale del reliquiario delle lacrime della Madonna di Siracusa. Sabato 11 gennaio è stata la volta delle scuole elementari che dopo una breve visione del documentario della lacrimazione del 1953, proiettato presso la Sala della Pace, hanno fatto visita al reliquiario in cattedrale. Nel primo pomeriggio sempre di sabato le Lacrime della Madonna hanno fatto meta presso l’Ospedale Ingrassia (sotto Monreale). Per il mondo della sofferenza è stato un momento certamente di conforto e di speranza accompagnato da profonda preghiera e da evidente commozione dei malati. In serata il reliquiario ha sostato per tutta la notte presso il monastero di clausura delle Carmelitane scalze di Giacalone. Anche qui si è registrata tanta profonda spiritualità e preghiera dove hanno fatto eco, ancora una volta,  le parole pronunciate nell’omelia dall’Arcivescovo giorno 10 gennaio in cattedrale: “… E avvaliamoci della sua preghiera.  Chiediamole cose grandi. Non esitiamo a domandare molto. Penso che offendiamo la Madonna se ci limitiamo a chiedere piccole cose. É la Madre del Signore e la sua intercessione è potente” (dall’omelia dell’Arcivescovo del 10 gennaio 2003).
in CattedraleDomenica 12 gennaio dopo il Pontificale delle ore 18 celebrato nella nostra cattedrale, sulle note della melodica solare composizione del Maestro don Ignazio Sgarlata, Sovrana dei cieli, il cui ritornello compenetra ed esalta le caratteristiche descrittive della nostra bella  terra di Sicilia, il reliquiario si è congedato dalla nostra arcidiocesi per dirigersi ad altre mete. Ancora una volta ci è stata data la possibilità di vivere questo altro momento di forte spiritualità mariana dove il segno delle lacrime di Maria vuole essere per tutti noi monito perché la Chiesa di Monreale viva nella “concordia e possa assolvere con tranquillità al compito dell’annuncio del Vangelo. …(Si) impegni in una preghiera dai vasti orizzonti, in un’invocazione per tutti gli uomini, in una supplica per i bisogni dei vicini e dei lontani” (idem). Possiamo allora dire che dopo questa esaltante esperienza di devozione e di  profonda riflessione di fede “le lacrime di Maria ci hanno scosso, ci hanno in qualche modo contagiato” (idem).