La Festa di San Castrense

a Monreale

11 febbraio 2003

statuetta argentea sull'urnaSan Castrense, Vescovo di Cartagine (Africa) vissuto intorno al V secolo d. C., durante la persecuzione dei Vandali, guidati da Genserico, insieme ad altri sacerdoti e fedeli fu imbarcato su una vecchia nave, priva di timone, di antenne e di cavi con lo scopo di farlo annegare. Sbarcato miracolosamente in Campania il 10 maggio, iniziò a svolgere il suo apostolato. Fu un Vescovo che guidò con amore e con zelo i fedeli della città di Volturno. I biografi riportano due guarigioni da lui compiute durante la vita: la liberazione di un uomo posseduto dal demonio e il salvataggio di una nave carica di persone (entrambi gli episodi sono raffigurati in due pannelli musivi della Cattedrale di Monreale). Muore sul finire del V secolo d. C. a Volturno e viene subito venerato dal popolo in tutta al Campania ed in molti altri paesi. L'Arcivescovo di Capua, Alfano, per incarico del Re Guglielmo II dovette accompagnare la principessa Giovanna, figlia di Re Enrico II d'Inghilterra e sorella di Riccardo "Cuor di leone", a Palermo. In tale circostanza portò come dono di nozze il corpo di San Castrense senza la testa che è rimasta a Capua (cfr. F. Testa, Vita di Guglielmo II, Palermo 1770). Il matrimonio avvenne a Palermo il 13 febbraio 1177, nella cappella del Palazzo del Re. le reliquie oggi si conservano in Cattedrale di Monreale nella capella omonima, dentro un'urna di argento fatta realizzare dal Card. Cosimo Torres, nipote del Card. Ludovico Torres, nel 1637. Nella placca di argento dell'urna si può leggere: "San Castrense, eterno baluardo della città di Monreale".

particolari del piviale

Oggi nella parrocchia di San Castrense si solennizza la relativa festa per volontà ed impegno del parroco pro-tempore Mons. Alfonso Cannella. Un triduo di predicazione precede l'11 febbraio, giorno della festa. Una breve processione si snoda dall'omonima chiesa fino in Cattedrale dove l'Arcivescovo presiede la Santa Messa Pontificale. Quest'anno il nuovo Arcivescovo Sua Ecc.za Mons. Cataldo Naro, nella sua omelia,  ha presentato il Santo definendolo "Il Santo del Mediterraneo". Partendo dalla nota biografica di San Castrense che in vita naviga da Cartagine verso le sponde della Campania, ha sottolineato come anche in morte dalla lontana Campania le sue reliquie sono arrivate in Sicilia, cuore del Mediterraneo e crocevia di diverse culture ed etnie, per volere di Re Guglielmo II. Proiettando, poi,  la figura di San Castrense nello scenario attuale di guerre o di quasi-guerre, Mons. Cataldo ha innalzato al Signore due richieste avvalorate dall'intercessione del Santo: per l'unità della chiesa particolare e per la pace nel mondo.

urna argente e il quadrone del Novelli

Nella foto si può notare il grande quadro di Antonio Novelli che raffigura la Madonna del Popolo, tanto vanerata a Monreale, con sotto da destra: San Benedetto, San Giovanni Battista, San Casrense e San Luigi IX Re di Francia. Davanti all'altare in primo piano l'urna di argento contenente le reliquie di San Castrense.           

 

 

 

 

 

 

 

 

l'urna d'argento contenente le reliquie di San Castrense

Ancora un'altra foto dell'urna argentea prima della processione nella chiesa di San Castrense.

San Castrense benedicente

Un particolare della statuina di argento posta sull'urna.

Lo stemma vescovile del Torres che ha commissionato la realizzazione dell'urna

Una delle due placche di argento riproducenti lo stemma vescovile del Card. Cosimo Torres che fece realizzare nel 1637 questa bellissima e preziosissima urna.

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