Quaresima e Settimana Santa

 

Il "cuore" della Quaresima: la condivisione

Una preghiera per cancellare i debiti

Settimana Santa

 

Il "cuore" della Quaresima: la condivisione

     La Quaresima, un mese intero e poco più per riflettere, pregare, per purificarci attraverso il digiuno e convertirci alla luce della Parola di Dio. Una conversione che richiede non solo un cambiamento interiore ma una trasformazione radicale del nostro stile di vita. In questo tempo la chiesa ci aiuta a riscoprire il valore profondo della parola sobrietà. Ossia vivere con dignità ma senza sprechi e lussi inutili che contrastano con il nostro essere cristiani e con il mare di miseria che attanaglia centinaia di milioni di esseri umani: nostri fratelli. "Nessuno è buono quando ha fame" dice un vecchio proverbio del Burundi. Noi di fame non ne soffriamo più e di questo dobbiamo rendere grazie al Signore per avere la fortuna di vivere in un paese fra i più ricchi della terra. Nello stesso tempo però grava su di noi una grande responsabilità. Il pane che buttiamo nella pattumiera è il pane dell'affamato; le medicine ammucchiate nei nostri armadietti sono le medicine della mamma che piange il figlio malato che non può curare, il vestito alla moda di ogni anno è quello che manca alla famiglia povera…. Quanti esempi concreti potremmo fare e tutti veri, reali. La Quaresima è un'occasione speciale per meditare, per convertirci, per cambiare vita e imparare a condividere con i fratelli meno fortunati il nostro benessere. Interrompiamo per un attimo il filo che ci collega al vortice della quotidianità del mondo e colleghiamoci con Dio. Ascoltiamolo in silenzio e con il cuore disponibile. Lui saprà indicarci il modo migliore per vivere una vera Quaresima di condivisione. 

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Una preghiera per cancellare i debiti

     In Quaresima c'è per il cristiano lo spazio di fare qualche gesto come segno personale del desiderio di conversione e di partecipazione a rimodellare in modo differente il mondo. Un mondo senza debiti impagabili sarebbe molto diverso. La Quaresima è il tempo opportuno per pregare a questo scopo. Sulla base dei Vangeli quaresimali è possibile aprire gli occhi sulla tragedia umana e politica del debito del Terzo Mondo. Lasciamoci ispirare da questa preghiera anche per quel poco di tempo che riusciremo a dedicare alla nostra preghiera personale."Dio, madre e padre di tutti i popoli del mondo,durante questa quaresima rimani vicino a tutti i fratelli e sorelle che oggi soffrono vittime innumerevoli di povertà inutile. Dio, madre e padre di tutti i popoli del mondo,perdona la nostra indifferenza e passività alle grida delle nostre sorelle e dei nostri fratelli privi di speranza per la vita. Dio, madre e padre di tutti i popoli del mondo,infiamma i nostri cuori della tua passione perché tutti, bambini, donne e uomini, possano pienamente vivere. Dio, madre e padre di tutti i popoli del mondo,dà a noi il coraggio di porre fine all'oppressione dei debiti sì che i poveri si rallegrino di sentire proclamata la Buona Notizia. Amen". 

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Settimana Santa

     Domenica delle Palme e della Passione: Cristo va incontro alla morte con libertà di Figlio. La Settimana Santa si apre con la domenica detta "delle Palme" che è da molto tempo (sebbene la denominazione sia nuova) anche la domenica di Passione. In questa domenica, dunque, la Messa della Passione, nella domenica seguente, la Messa della Risurrezione. Analizzando attentamente i riti di questa settimana osserveremo che la liturgia ha cercato di modellarsi secondo i giorni e le ore dello svolgimento reale o supposto dell'avvenimento che celebra, quasi mimando gli avvenimenti. (Oggi, ad esempio, la comunità cristiana è invita a rivivere il corteo di Gesù che entra a Gerusalemme). Questo è l'inizio della Settimana Santa con la celebrazione delle Palme "sei giorni prima della Pasqua" ebraica (Gv 12,1)… Ma per poter seguire e capire lo svolgimento dei riti l'uso di un Messale (vedi per es. il Messale della Comunità - Festivo) sarà più che mai proficuo per un cristiano e forse anche molto utile. Senza un testo personale, egli rischia sicuramente la passività, la noia, la comprensione molto superficiale dei riti che vede e sente più o meno bene.Abbiamo in questo giorno, innanzi tutto l'ingresso messianico, una festa popolare improvvisata e molto modesta realizzata per iniziativa di Gesù stesso, che ne fa un mezzo di evangelizzazione: egli insegna quale sia la sua missione, la sua vera personalità. Il secondo elemento forte di questo giorno è la lettura della Passione di Gesù. L'orientamento di Matteo nel descrivere gli avvenimenti è più ecclesiale e dottrinario. L'atteggiamento con cui celebrare questa Eucaristia potrebbe essere quello del Servo: non sottrarci ai nostri impegni, ma condividere con Cristo il suo "ardente desiderio" e la sua obbedienza fino alla morte di croce. 

Giovedì Santo: Cristo sacerdote istituisce il sacramento dell'amore. Nella mattina viene celebrata la messa crismale, unica per ogni diocesi, dove i presbiteri concelebrano con il loro Vescovo. È chiamata così perché in essa ha luogo la benedizione dei santi Olii che verranno usati per amministrare i Sacramenti del battesimo, della Cresima, dell'Ordine, degli Infermi e per ungere le pareti delle Chiese e degli altari. Il Triduo ha inizio con la Messa vespertina in Coena Domini, la cena del Signore. Essa apre alla Passione e morte del Signore, celebrata il giorno successivo, anticipando nel rito il sacrificio di Gesù storicamente compiuto alcune ore dopo. Tutta l'attenzione deve volgersi ai misteri che in questa celebrazione soprattutto vengono ricordati: l'istituzione dell'Eucaristia, l'istituzione dell'Ordine sacerdotale e il comando del Signore sulla carità fraterna. La lavanda dei piedi richiama al vivo il gesto di Gesù che s'inginocchia davanti ai suoi e lava loro i piedi, significando con tale gesto il dono totale di se stesso, l'estremo servizio reso all'umanità per salvarla. Con un linguaggio plastico Gesù spiga ai suoi il gesto che compirà dopo prendendo il pane, divenuto suo corpo, per spezzarlo e donarlo loro in cibo. 

Venerdì Santo: Cristo, vero Agnello pasquale. È il giorno nel quale la Chiesa fa' memoria dell'immolazione di Cristo per la nostra salvezza. La Chiesa, con la meditazione della passione del suo Signore e con l'adorazione della croce, commemora la sua origine dal fianco di Cristo. Cristo sulla croce intercede la salvezza per tutti gli uomini.In questo giorno, per una antichissima tradizione, non viene celebrata l'Eucaristia, ma si distribuisce solo la comunione durante la celebrazione della passione del Signore. Oggi ogni credente si unisce alla sofferenza della passione e alla morte del suo Signore osservando la penitenza dell'astinenza dalle carni e del digiuno. torna su Sabato Santo La Chiesa oggi non celebra l'Eucaristia e neppure distribuisce la comunione eucaristica, fatta eccezione per il Viatico. È un giorno caratterizzato da grande silenzio e colmo di speranza. Le ore del Sabato Santo dovrebbero essere ritmate dalla preghiera e dalla conversione del cuore. Viene data l'opportunità di sostare davanti alla croce ed al mistero di un Dio abbandonato alla morte, sceso agli inferi per strapparvi l'umanità tutta, simboleggiata dai nostri progenitori. La salvezza oggi è portata a tutti gli esseri viventi del presente e del passato. 

Veglia pasquale: "Questa è la notte in cui Cristo risorge vincitore dal sepolcro". Per antichissima tradizione nella notte Santa della Risurrezione del Signore, i cristiani sono invitati a vegliare in suo onore (cfr Es 12,42). Tale celebrazione si svolge appunto dalle prime ore della notte. Il complesso linguaggio dei simboli che arricchiscono questa celebrazione è parlante: le tenebre e il fuoco, i fedeli ed i ministri, il cero acceso, il canto, il profumo d'incenso, la Parola del Signore che ripercorre la storia della salvezza, l'acqua e i segni battesimali, il pane e il vino, l'altare che ritrova il suo rivestimento più bello. Basta aprire gli occhi e il cuore a questo tempo di Dio che ormai ci proietta nel giorno del Signore che non avrà mai tramonto!Sì, non c'è altro da fare che celebrare il Signore risorto, vivo e presente in mezzo a noi, che dona la pace, dona il suo Spirito.  

Domenica di Pasqua e di Risurrezione: Con Cristo risorgiamo a vita nuova. Cristo è risorto! Anche noi siamo chiamati a risorgere e, con le donne che salgono al Calvario, salire per ri-assodare la nostra fede, per credere. Il messaggio della Parola e di tutta la liturgia è raccolto in queste poche affermazioni. La Pasqua è la festa dei credenti, la festa della fede, la festa della vita. oggi la luce ha vinto le tenebre, una gioia profonda vinca le nostre sofferenze. Se Cristo è vivo, se ha fatto di noi dei viventi, perché dovremmo ancora mancare di coraggio e mercanteggiare tra dubbi e speranze del mondo? Lui cammina accanto a noi! Lui è vivo ed è presente nella nostra vita e nella vita del mondo. Siamo dunque testimoni entusiasti della sua gioia e della sua pace. Alleluia! Alleluia! torna su La Parola di Dio guida sicura per celebrare l'incontro Prendiamo in esame la Settimana Santa per la sua unità, e cioè dalle Palme alla gioia della Pasqua, dalla Messa della Passione alla Messa della Risurrezione. Importante in questo tempo aiutare tutti i fedeli ad entrare, ad incontrarsi con Gesù, non importa se partecipano di più alla celebrazione della Passione e non ci saranno alla celebrazione della Risurrezione, tutti abbiano la possibilità di incontrarsi con lui. Tutti hanno diritto di entrare pienamente nella celebrazione. Il Triduo pasquale inizia con la Messa della sera del Giovedì Santo, ha il suo centro nella Veglia pasquale e termina con i vespri della domenica di Pasqua. È bene responsabilizzare i cristiani ad essere motivati nel partecipare a queste celebrazioni perché non accada che siano solo spettatori senza sentirsi coinvolti. Cosa non facile, visti i ritmi della vita quotidiana che non giovano ad un clima di preghiera e di raccoglimento. 

Calendario delle Letture:


Domenica delle Palme e della Passione Is 50,4-7; Fil 2,6-11; Mt 26,14-27,66 Cristo va incontro alla morte con libertà di Figlio.


Giovedì Santo Es 12,1-8.11-14; 1 Cor 11,23-26; Gv 13,1-15 Cristo sacerdote istituisce il sacramento dell'amore.


Venerdì Santo Is 52,13-53,12; Eb 4,14-16;5,7-9; Gv 18,1-19,42 Cristo, vero Agnello pasquale.


Veglia pasquale Gn 1,1-2,2;Gn 22,1-18; Es 14,15-15,1; Is 54,5-14; Is 55,1-11; Bar 3,9-15.32-4,4; Ez 36,16-28; Rm 6,3-11; Mt 28,1-10 "Questa è la notte in cui Cristo risorge vincitore dal sepolcro".


Domenica di Pasqua e di Risurrezione At 10,34a.37-43; Col 3,1-4; Gv 20,1-9 Con Cristo risorgiamo a vita nuova.

 

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