CANTAUTORI ALLA RIBALTA
GERARDO CARMINE GARGIULO
"SE CREPERO` D’INVIDIA ANCORA NON LO SO"
Emigrato dal Sud per vivere ma soprattutto per... cantare, Gargiulo tenta ancora una volta il successo con un album originale in cui tira in ballo i colleghi più famosi. Ma, afferma sorridendo, "non I’ho fatto perché sono invidioso..." Comunque il suo desiderio più grande è quello di riuscire a sfondare in musica.

Ricordi in vendita
Trentadue anni, avellinese, Gargiulo scrive canzoni da sempre.
Sono autobiografiche e le vende al miglior offerente.
Io volevo diventare è il suo pezzo di maggior successo

La copertina del disco mostra un ragazzo con la barba che saluta allegramente dal finestrino di un treno ultimo modello. Color arancione e con carrozze solo di prima classe, non si sa dove il treno sia diretto: è chiara solo la provenienza. Avellino Express è il titolo dell’album e Gerardo Carmine Gargiulo (emigrante prima per vivere a poi... per cantare) viene proprio dal cuore dell’lrpinia, da Solofra, dove i treni non sono poi tanto moderni e, se pure capita che partano in orario, non è nemmeno detto che arrivino poi sempre a destinazione. Questione di età, s’intende, di età dei treni.
II resto del disco è invece una foto-ricordo di tanti anni fa: Carmine, la valigia stracolma in una mano, che sale sul treno per il Nord. Un locale da Solofra ad Avellino...
Gargiulo ha fatto poi di tutto, dal lavamacchine in Germania al lifter, il ragazzo dell’ascensore, in un grande albergo di Berna, in Svizzera. Ma il suo sogno è sempre stato quello di vivere a Milano. Sbandato e in eterna lotta con il portafogli, il nostro Carmine suona la chitarra e il pianoforte con alcuni amici. E ha un cassetto pieno di canzoni sue, di parole e musica da vendere al miglior offerente. Ma i primi approcci col mondo della canzone sono disastrosi...
Passano gli anni. L’emigrante Gargiulo è riuscito ad arrivare a Milano e, testardo come un mulo (pardon, come un lupo d’Irpinia), da studente lavoratore compie il gran balzo: insegnare stenodattilografia e tecnica d’ufficio in una scuola della Regione.

Una fiaba a lieto fine? Un poco sì, anche perché prova oggi e riprova domani il "colpaccio" riesce.
Prima con le versioni italiane di successi stranieri (per esempio i pezzi dei Creedence Clearwater Revival), con una canzone meravigliosa (Io volevo diventare) incisa da Giovanna e Ornella Vanoni e ora con un Lp che, anche grazie a una canzone (Invidia) che tira in ballo tutti i cantautori di sucesso, fa parlare di sé. Lo stile è fresco e spiritoso, una voce piacevolissima su testi garbatamente ironici.
Ma tu Carmine sei davvero un invidioso?
No, anche se gli anni passano, anche se ora ne ho 32 a posso continuare a cantare Io volevo diventare... L’imperfetto va sempre bene con me. Io non sono mica diventato nessuno. Ma nemmeno sono diventato invidioso.
Ma dei tuoi colleghi cantautori chi salvi?
Devo confessare che ascolto tutti e nessuno. Di una canzone "centrata", una canzone di successo, mi interessa solo sapere coca c’è dietro, qual è la molla che la fa nascere. Scoprire gli ingredienti di un dolce che piace.
E quali sono gli ingredienti di Avellino Express?
La mia vita. C’è il meridionale tipo trapiantato a Milano (Esposito Gennaro), la ragazza del Sud un po’ "facile" come reazione ad una giovinezza senza libertà (Concetta), i problemi dell’Italia intera assetata di giustizia (C’è una donna). E` un collage, un viaggio in treno tra gente come me. Tra tanta gente che poi sono sempre io.

Ma il treno, dici nella canzone, è "troppo pieno e corre troppo piano". E` pieno anche di cantautori che fanno la tua stessa strada?
Sì, certo. Io chiedo loro solo un po’ di spazio. Non mi mangio certo le mani se le loro canzoni funzionano meglio, io vengo dal Sud e sono abituato a non avere mai la vita facile.
Ora che sei a Milano come vedi la tua città, Avellino?
Mi piace ritornarci perché là ormai sono qualcuno. Sono una specie di celebrità e persino i giocatori dell’Avellino fanno il tifo per me. Cose che fanno piacere, certo... Mi chiedono anche di restare e forse hanno ragione. A Solofra tutti i miei amici hanno fatto i soldi con la concia della pelli e io ho sbagliato anche ad emigrare: l’ho fatto nel momento sbagliato.
Allora l’Avellino Express è un treno per viaggi di sola andata?
Direi di sì. Anche se rimpiango il contatto con gli amici, se rimpiango un po’ di aver cambiato pelle, insegnare ora in una scuola mi ha dato la molla per restare. Stare tra i ragazzi, lavorare con loro non mi fa sentire uno straniero.
Ci tieni molto a sfondare?
Dicessi di no, nessuno mi crederebbe. Ma quello che conta è darsi da fare per raggiungere qualcosa, non raggiungere questo qualcosa. La felicità vera, dicono i saggi, sta nell’aspettare. L’attesa purifica lo spirito e io non ho fretta.
E c’è da credergli. Tifoso sfegatato del biancoverdi della sua Avellino ("Stanno facendo un grandissimo campionato e chissà che un giorno lo scudetto non scenda al Sud: sarebbe una questione di giustizia calcistica"), buon musicista ("Sin da ragazzo, a scuola dai preti, perdevo ore sull’armonium"), voce ben impostata, prima o poi Gargiulo centrerà il bersaglio grosso. E un lupo irpino non molla mai la presa.

Roberto Denti

L'INVIDIA di G. C. Gargiulo - Ed. Mus. Spaghetti

Carissimo Bennato, il cielo sia lodato
a te la dea Fortuna ti ha baciato
ricordi quante scale non solo musicali
ti han fatto fare quei discografari
ma tu come Pinocchio provavi e riprovavi
ed oggi sei il mostro deglia stadi

Illustrissimo Guccini esimio professore
che a tutti gli italiani fai lezione
insegnami il segreto che hai nelle canzoni
...è forse maledire il capitale
oppure da statale che fa doppio lavoro
col ventisette ci comperi le sigarette

Se creperò d'invidia ancora non lo so
ma certo al suicidio io non ci arriverò... io no
"Volevo diventare" e mai diventerò
ma fatemi cantare e mi difenderò

Angelico Branduardi maestro di violino
fra fiere e pulci d'acqua è il tuo destino
invece De Gregori lui sì che è un letterato
è un "generale" pluridecorato
e quando c'è Venditti applaudono gli iscritti
domenica alle feste dell'Unità

Zerissimo Renato come "Icaro" hai volato
però le penne tue non hai bruciato
se almeno Lucio Dalla passasse a me la palla
e mi "telefonasse tra vent'anni"
"al centro della musica" potrei trovarmi anch'io
domani o forse "l'anno che verrà"

Se creperò d'invidia ancora non lo so
ma certo al suicidio io non ci arriverò... io no
"Volevo diventare" e mai diventerò
ma fatemi cantare e mi difenderò

Ed ora per finire scusatemi signori
se nella lista mi ci metto anch'io
lo so non son nessuno Gerardo Carmine Gargiulo
Gargiulo ma vattene a fare in...