SCOZIA 1997

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Supponete di dover attendere un aereo per un paio d'ore nella sala di un aeroporto: a meno che non siate in compagnia di Monica Bellucci (o di Raul Bova, se siete femminucce), l'attesa è spesso lunga e noiosa; se poi vi siete scordati di tenere nel bagaglio a mano un libro o un quotidiano, la situazione diventa snervante. Oddio, senz'altro possono capitare cose peggiori nella vita, per esempio essere costretti ad ascoltare un intero CD di Ambra, oppure rimanere bloccati in ascensore ed avere un improvviso attacco di dissenteria, ma queste sono tutt'altre storie.

Alberi solitari


Infatti io oggi vi voglio raccontare di quel Sabato in cui mi trovavo a London Heathrow in attesa del volo che mi avrebbe portato ad Edimburgo. Ebbene, proprio quel giorno dovevo aspettare per un paio d'ore, non avevo niente da leggere nel bagaglio a mano e, particolare di non poca importanza, non ero in compagnia di Monica Bellucci, bensì di due amici: Stiv e Brugnes. In queste situazioni sono tre le cose che si possono fare: dormire, intavolare un discorso con i tuoi compagni di viaggio oppure procurarsi qualcosa da leggere. Prima ipotesi, da scartare: il bebè di turno che nel frattempo si è venuto a sedere di fianco a te, inizierebbe a strillare a più non posso. Seconda ipotesi, da scartare: Stiv e Brugnes sono letteralmente immersi nelle loro letture. Terza ipotesi, da scartare: l'unica edicola del nostro lounge possiede solo giornali e libri in inglese. Quel giorno, invece, un colpo di genio: comprare biro e block-notes ed iniziare a fissare indelebilmente alcuni appunti sul mio viaggio in Scozia. Conoscendomi ormai da più di trent'anni, immaginavo che la pigrizia avrebbe fatto sì che forse solo la prima pagina sarebbe stata riempita. Così non è stato. Di giorno in giorno sensazioni, episodi, riflessioni ed aneddoti hanno contribuito a creare una sorta di diario di viaggio. Ed io ve ne voglio offrire un piccolo assaggio.


Camicie verdi

In aeroporto vedo Brugnes stranamente preoccupato. Oggi si tiene il referendum sull'indipendenza della Padania e lui non potrà contribuire con il suo voto. Cerca di farsi perdonare leggendo gli articoli più importanti del suo giornale "La Padania". Due minuti ed ha già finito...

Haggis & smoked salmon

Ore 20.15. Sono affamato. Chiedo ai miei due compagni se hanno intenzione di prendere seriamente in considerazione il problema alimentare. La risposta è positiva, ma non poteva essere altrimenti. Entriamo in un pub/ristorante. Io e Stiv ordiniamo un classico Grilled Steak (un tocco di carne da 12 once), la cui presenza nel menù viene ritenuta condizione necessaria per l'entrata al pub. Invece Brugnes ci sorprende clamorosamente ordinando il piatto tipico locale, l'Haggis. Ora, è necessario che riporti ciò che la guida scrive in merito: "L'Haggis è un pasticcio di avena, cipolle, polmoni, cuore ed altre frattaglie, cotte avvolte nello stomaco di un ovino". Capirete allora perchè il nostro eroe si è cautelato ordinando anche un più normale smoked salmon.

A caccia di forti sensazioni

Chiude la serata il solito whisky (per me un più tranquillo Bayleys) al pub The Keys di St. Andrews. Entrando mi tormenta un interrogativo: che il nome del locale non abbia qualcosa a che fare con il film "La chiave" di brassiana memoria? Guardo gli avventori del locale. La risposta è assolutamente negativa...


Cani e fotografie

Attraversiamo paesaggi meravigliosi. E' un trionfo di colori, in cui troneggiano il giallo del luppolo, il verde dei campi ed il blu del cielo. Molti potrebbero essere i soggetto di splendide foto. Purtroppo, non potendo fermarci ogni 100 metri dobbiamo limitare la nostra attività fotografica. Stiv, sempre a caccia di pose artistiche, sembra un cane impazzito per tanta grazia; Brugnes, che ha dimenticato a casa la macchina fotografica, sembra un cane bastonato. Io invece sono semplicemente un cane. Sì, cane e basta. Cane nel senso di cane fotografo: mi sono infatti accorto di avere inserito male il rullino nella apposita sede. Risultato: le prime trentasei diapo fottute...

Campo di fiori

Come Michele

Siamo alla distilleria McAllan, dove, dal 1824 si produce uno dei migliori whisky scozzesi, sfruttando le generose acque del fiume Spey. La visita è veramente completa e possiamo osservare le varie fasi di lavorazione che portano poi alla produzione del famoso distillato. Insieme a noi, due tedeschi ed un americano. Prima del sospirato assaggio, siamo sottoposti ad una prova di riconoscimento olfattivo.

Distilleria McAllan


Ci viene chiesto di annusare l'aroma e di selezionare, tra quattro bicchieri, quello che secondo noi contiene McAllan. In questo momento mi sento molto Michele l'intenditore, ma ricordando il mio passato non troppo remoto di astemio, sono praticamente costretto a seguire le scelte degli altri, i quali all'unanimità esprimono la loro decisione. O meglio, quasi all'unanimità. Stiv infatti, con piglio sicuro e sorrisino di sfida, sentenzia energicamente "This one!!", indicando con l'indice un bicchiere diverso ed esaurendo il 50% del suo vocabolario inglese. Sopravvalutando il suo fiuto, anch'io opto per questa scelta, invece di sposare la preferenza della maggioranza, che mi garantirebbe comunque, in caso di errore, una resa onorevole (si sa, mal comune, mezzo gaudio). Ebbene, la temeraria coppia toppa clamorosamente. Per amor del vero, infatti, vi devo confessare che tra quattro bicchieri, abbiamo scelto proprio l'unico che non conteneva McAllan!!

Fritto misto

Evidentemente le cameriere in Scozia guadagnano poco. Ci capita infatti più volte di sederci al tavolo di un pub ed aspettare invano il loro arrivo per l'ordinazione. Spesso, siamo così costretti ad alzarci ed andare direttamente al bancone a comunicare le nostre scelte. Oggi è Brugnes a farsi carico di questa incombenza. Menu a base di smoked salmon annaffiato dalle solite tre pinte di lager. Finalmente evitiamo patate fritte, pesce fritto, verdure fritte, uova fritte e altre porcherie del genere: stomaco e fegato applaudono...

Penultimo giorno

Ultimo spostamento che ci porta da Fort William fino ad Edimburgo. Brugnes, decisamente il migliore tra i navigatori in circolazione, non si accorge della deviazione che ci avrebbe dovuto condurre a Loch Lomond, il più grande e bello lago scozzese. Poco male; in questo modo accorciamo il tragitto e potremo avere più tempo a disposizione per lo shopping finale. Significativo però: Robin è stanco. Inoltre, un sinistro presagio. Capita infatti, qualche miglio oltre, che, nella discussione sull'eventualità di visitare l'ennesimo castello, il sottoscritto si distrae un poco mandando la macchina sopra un piccolo marciapiede. Risultato: gomma inevitabilmente bucata. Niente di grave, per carità, però ne avremmo fatto volentieri a meno, soprattutto perchè siamo costretti a redigere un verbale interamente in inglese per la compagnia che ci ha noleggiato la macchina. Possiamo così dare prova formale del nostro Maccheroni English, che ci porta a riempire la voce Car damages con un ben scarno "A hole in the wheel".

Edinburgo


La mia Scozia

Paesaggio sulle Highlands

Penso che la Scozia sia un paese da scoprire mentre lo visiti. Ho goduto di panorami fantastici lungo le strade della Scozia occidentale (in particolare tra St. Andrews ed Aberdeen), pur sfruttando le eccezionali condizioni climatiche della settimana in cui sono andato (Maggio '97, solo una sera di pioggia!) che permettevano l'accostamento di vivaci colori sulle docili colline scozzesi. Comunque il paesaggio varia molto man mano che si sale a Nord nelle Highlands, dove paesaggi lunari e brulli lasciano non molto spazio al verde che invece ho trovato nella parte centro-meridionale. In particolare nelle Highlands occorre fare attenzione ai tempi di spostamento, in quanto molto spesso le strade sono molto strette e il passaggio contemporaneo di due strade è reso possibile solo grazie ai passing place, temporanei allargamenti della strada che si intervallano alla frequenza di uno ogni due-trecento metri.

Tramonto a Ullapool


I castelli sono belli (tra quelli visti quello che mi è piaciuto di più è il Glamis Castle), ma personalmente penso che non sia il caso di visitarne più di quattro o cinque, in quanto alla fine (almeno a me) arrivano a stancare. Vale un po' lo stesso discorso per i laghi. Interessante fare un giro in una distilleria per assistere alle varie fasi della produzione del whisky. Io sono stato anche allo Speyside Cooperage dove si costruiscono le botti dove si lascia invecchiare il whisky, piuttosto interessante.

Botti per whisky


Purtroppo non sono stato all'isola di Skye, mi è stato detto che è molto bella; in compenso sono andato sul capo più a Nord delle Highlands (John O'Groats), che presenta degli scorci panoramici veramente suggestivi. Tra le città imperdibile Edinburgo, piuttosto vivace e carina Inverness, così come Stirling ed Elgin, mentre Aberdeen non è nulla di particolare. Una segnalazione doverosa per la piccola Ullapool, che offre uno scenario veramente incantato. Se si ha la fortuna di arrivarci in una giornata di sole si può godere di un fantastico tramonto; dopo tutti al pub a bere una pinta insieme ai pescatori locali...