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Riflessioni…..sulle meridiane e sul tempo.

La meridiana è il più antico strumento di misurazione del tempo. Il suo meccanismo è il cosmo.

Non produce fastidiosissimi tic-tac, non deve essere caricata alcuna molla né ci sono batterie da sostituire.

L’ombra di una piccola ed esile asticciola si muove tra le linee delle ore raccontando una saggezza antica, di quando le attività dell’uomo erano regolate esclusivamente dalla luce del Sole.

Averla disegnata sulla facciata della propria casa è un tocco di cultura e di rispetto del passato.

La meridiana, come ogni altro orologio, è una “macchina” conservatrice del tempo. Il tempo che conserva è quello che l’uomo le “affida” nel preciso istante che posiziona lo gnomone, così come quando l’orologiaio inserisce le pile in quello che abbiamo comperato e lo “rimette”.

Prima dell’acquisto, nessun orologio ha un tempo suo. Così la meridiana.

E quando piove per una settimana o più, niente paura…. al primo spiraglio di Sole, eccolo lì; puntuale riappare, il tempo: niente ne è andato perduto, se non quello  irrimediabilmente trascorso, che la meridiana non ha segnato ma che non ha smarrito.

Non si può né fermarlo né accelerarlo né modificarlo il tempo…forse solo misurarlo. Così all’uomo gli pare di averlo “incastrato” il tempo. Ma esso si prende la sua rivincita…il declino di tutte le cose, così come di un orologio solare, inizia inevitabilmente nel preciso istante che la sua realizzazione viene ultimata.

Così ne sono state cancellate tante di meridiane, prima dalla nostra coscienza e poi dai muri delle nostre abitazioni,  e quelle che non sono state cancellate da noi, le ha cancellate lui.

Ma adesso…                                           

                                                                  Massimo Del Dotto

E_mail : Massimo Del Dotto

Questa pagina è stata aggiornata il 16/01/00