Disturbi Specifici dell'Apprendimento

NUOVE TECNOLOGIE E D.S.A.

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Se il bambino dislessico non può imparare la strada che insegniamo, può insegnarci la strada per farlo imparare. (da "The dyslexia handbook" - Smythe)
 
Da quando ho aperto gli occhi sui disturbi specifici dell'apprendimento sono alla ricerca di strumenti adatti per poter aiutare i piccoli alunni dislessici nel loro faticoso cammino, in questo mondo che per loro è così diverso e strano.... proprio come a noi sembra strano il loro.

Un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) può avere moltissime diverse sfaccettature, ma nella quasi totalità dei casi comprende ciò che, nella scuola, è al tempo stesso canale e contenuto dell'apprendimento: il linguaggio scritto. Per la maggior parte di noi, la comunicazione scritta è del tutto naturale: si impara a leggere e a scrivere senza eccessiva fatica e si automatizzano le procedure, cosìcchè, dopo poco tempo, diventa una cosa normale, come cucinare o guidare l'auto. Per i bambini dislessici non è così: NONOSTANTE la loro intelligenza, affrontare la parola scritta per loro non diventerà un automatismo, a prescindere da quante ore staranno chini sui libri. Quando stavamo imparando a guidare l'auto, tutta la nostra attenzione e le nostre energie erano concentrate sui vari comandi del veicolo, sulle procedure, sullo spazio da percorrere, sui segnali da comprendere e da interpretare, sui percorsi sconosciuti che si dovevano affrontare... Ci siamo sentiti ansiosi, nervosi, ci stancavamo presto, l'errore e la distrazione erano sempre in agguato. Per un bambino dislessico affrontare la parola scritta è come guidare l'auto, sempre per la prima volta: le lettere e le parole gli impongono la massima concentrazione, tanto che ha difficoltà a comprendere il significato di un testo, non certo per scarsa intelligenza, ma perchè tutte le sue energie sono tese a decifrare e interpretare i segni grafici. Ha solitamente molte idee per la scrittura, è creativo, fantasioso, coglie la globalità di una situazione... ma spesso non riesce a dare una forma linguistica corretta ai suoi pensieri e alle sue conoscenze, perciò il risultato dei suoi sforzi viene penalizzato. L'autostima ne risente, la motivazione cala, la fatica diventa eccessiva rispetto a quella dei compagni, gli apprendimenti non vengono conseguiti... Ma la cosa peggiore è che difficilmente un dislessico viene compreso da chi gli sta attorno: gli si attribuiscono svogliatezza, scarso impegno, pigrizia, immaturità... Non ci si accorge che in realtà l'impegno è eccessivo rispetto ai risultati, che la sua modalità di apprendere, di rappresentarsi la realtà, è diversa da quella comune... non minore, ma DIVERSA. La frustrazione, la vergogna, il senso di impotenza e di estraneità del bambino dislessico aumentano: a seconda del carattere, inizierà a comportarsi aggressivamente, oppure ad isolarsi, ad avere atteggiamenti disfattisti, a comportarsi da buffone per "darsi un tono"... Sicuramente, se non verrà riconosciuto, compreso ed aiutato, perderà la motivazione e l'interesse per lo studio e la scuola diventerà presto per lui un luogo di tortura.

Con questa raccolta vorrei offrire un piccolo contributo per aiutare i bambini dislessici e noi insegnanti a cercare di superare gli ostacoli che i DSA portano con sè. Ho riunito qui, per comodità, numerosi software gratuiti adatti ad essere usati come strumenti per compensare le carenze, per intervenire con rinforzi specifici su alcune difficoltà, per potenziare abilità e motivare all'apprendimento. L'intervento precoce, finalizzato, consapevole, è infatti un'arma efficace per ridurre il "gap" che la dislessia (in senso lato) comporta, dato che essa inficia le normali attività scolastiche del bambino. Le Nuove Tecnologie sono alleate preziose per la didattica con alunni dislessici. Non dobbiamo però dimenticare che il computer non è una panacea per tutti i mali: quel che più occorre a questi bambini è ricevere fiducia, empatia, comprensione e poter mantenere alta la propria autostima. L’autostima è, per chiunque, legata alla riuscita, ad una positiva immagine di sé, alla percezione di essere capaci, di poter fare… Va quindi sostenuta il più possibile, poiché è la parte più vitale, indispensabile a qualsiasi attività di rinforzo o potenziamento.

I software contenuti nel CD sono di tipo diverso: vi sono programmi per la discriminazione visiva e per quella fonologica e/o metafonologica; per allenarsi nella lettura veloce, globale, delle parole (la "via sublessicale", adatta ai bambini più grandicelli); programmi che leggono, tramite sintesi vocale, il testo scritto al PC, software per incentivare la motivazione alla lettura e alla produzione scritta, per lo sviluppo dei concetti spazio/temporali, per le abilità percettive e la memoria a breve termine, per la sequenzialità, leabilità numeriche e di calcolo, ma anche programmi con lezioni multimediali già pronte (e con la possibilità di crearne ex-novo) che consentono la verifica/valutazione degli apprendimenti disciplinari o della comprensione di un testo. Ho cercato di offrire un ampio ventaglio di possibilità, dato che, come tutti gli individui, ogni bambino dislessico è differente dagli altri e gli interventi possono variare molto: non esistono "ricette" valide sempre e per tutti. Per una migliore efficacia delle attività didattiche, anche con l'uso dei programmi disponibili, è sempre utile consultare il personale sanitario (logopedista, neuropsichiatra....) che segue il bambino, per conoscere le aree strumentali/cognitive in cui vi è maggiore necessità di intervento, in modo da stabilire le priorità e, se possibile, concordare una linea d'azione comune, fermo restando che le potenzialità positive, le aree di maggior sviluppo, vanno allo stesso modo coltivate e valorizzate: si costruisce assi meglio e facilmente partendo dalle capacità innate... e di talenti personali i bambini con DSA ne hanno molti, tanto che spesso ci sorprendono quando meno ce lo aspettiamo.

Il computer può diventare un ausilio straordinario, ma è fondamentale osservare e conoscere il proprio alunno per poterlo aiutare davvero.
Per facilitare la ricerca, i software sono stati suddivisi in 4 sezioni: scuola dell'infanzia /classe 1^ /classe 2^ / classi 3^ 4^ e 5^; tuttavia, conoscendo i bisogni specifici di ogni bambino, si potranno far utilizzare programmi rivolti a una diversa fascia di età. A volte è infatti necessario ripercorrere alcune tappe di apprendimento per effettuare rinforzi strategici e focalizzare gli interventi su particolari aspetti di tipo fonologico (il suono delle varie lettere, ad esempio), metafonologico (le lettere iniziali, le rime, le sillabe...) o grafico-visivo (la forma delle lettere, il loro orientamento nello spazio, il ritmo grafico...) o magari per esercitare la memoria a breve termine, spesso carente. Tra i programmi per le classi 3^, 4^ e 5^ vi sono strumenti per allenare la velocità di lettura, per rafforzare le abilità linguistiche e le conoscenze disciplinari, per potenziare le capacità comunicative e la motivazione alla scrittura, oppure semplicemente per fornire gli strumenti compensativi fortemente auspicati dalle Circolari Ministeriali. I materiali proposti per queste classi possono quindi fornire agli insegnanti utili strumenti per favorire l'integrazione degli alunni con DSA -o supposta tale, in attesa di diagnosi- nelle normali attività didattiche della classe
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