LA MORTE DEL FEDELE GIOVANNI



...Dopo il fedele Giovanni incoronò il principe, gli fece vedere tutte le stanze del castello e gli disse che non doveva entrare nell'ultima camera del corridoio lungo inoltre che era molto duro governare e che doveva ascoltare i suoi consigli.
Ma il giovane re voleva entrare in quella stanza che a lui era nascosta.
Quando fece sera provò ad entrare usando l'ariete e ci riuscì.
Lì dentro c'era un baule con all'interno un anello magico: il suo effetto era quello di iniettare immagini terrificanti, cioè, ogni volta che lo metteva, avrebbe immaginato situazioni terribili come la sua morte o la distruzione del suo popolo o l'uccisione dei suoi amici.
Tutto ciò lo portò alla rovina e sempre più vicino al suicidio.
IL fedele Giovanni lo venne a sapere e corse alla finestra della camera del re per salvarlo.
Il servitore decise di rinchiuderlo nei sotterranei ma il re decise di provare di suicidarsi sbattendo la testa contro il muro.
Come al solito arrivò Giovanni a salvarlo. Cercando una soluzione, il servitore esaminò l'anello e dopo settimane di lavoro arrivò alla conclusione che se l'anello lo indossava qualcun altro, la maledizione sarebbe svanita.
Allora il fedele Giovanni decise di portarlo lui: lo tolse al re e se lo infilò al dito.
Immediatamente il servo fedele morì e il re fu salvo.
Dopo qualche tempo il giovane re passeggiando incontrò una ragazza di nome Giulietta: si sposarono e vissero sempre felici e contenti.


AutoreSenzabussola

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