RISULTATI

Dicembre 2000
I sondaggi per sfidarsi-in-versi sono terminati.
I risultati finali sono i seguenti :

- Marco Gavotti, 4 voti, 57.14%
- Proserpina, 1 voti, 14.29%
- Mi astengo, 2 voti, 28.57%

- Markelius, 3 voti, 37.50%
- Newclear, 2 voti, 25.00%
- Mi astengo, 3 voti, 37.50%

- Rossella, 5 voti, 71.43%
- Mesme, 1 voti, 14.29%
- Mi astengo, 1 voti, 14.29%

- Luciano Somma, 4 voti, 50.00%
- A. Badii, 1 voti, 12.50%
- Mi astengo, 3 voti, 37.50%



                                             
Semifinali...

- Luciano Somma, 6 voti, 75.00%
- Markelius, 2 voti, 25.00%
- Mi astengo, 0 voti, 0.00%


- Rossella, 1 voti, 12.50%
- Mi astengo, 3 voti, 37.50%
- Marco Gavotti, 4 voti, 50.00%



                                             
Finale...

- Luciano Somma, 1 voti, 16.67%
- Marco Gavotti, 3 voti, 50.00%
- Mi astengo, 2 voti, 33.33%


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POESIA di Proserpina

E' pura la tua giovinezza
il tuo viso da fanciullo,
i tuoi occhi limpidi e sereni
che lanciano dardi d'Amore.
Nulla dovrà inttaccarti,
mi batterò per il tuo futuro,
Amore mi colpisce e mi trafigge
e niente posso se non perire.
Amor non teme la mia risposta
e tu silenzioso guardi chi t'ama;
non sai che la Vita ti rapisce.
Che tu rimanga sempre puro,
candido fanciullo biondo;
e la Vita prenda me per ucciderti.

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COLORI DI VERSI di Gavotti Marco

Perso in un buio di verde velluto,
levito anima e sofferenze,
cerco a tentoni l'assoluto,
dentro ripiani di grandi credenze.
Verificandoti tra la gente,
verso le quattro, le quattro e trenta,
modificandomi agevolmente,
vedo la folla che si lamenta.
Porgo la scala ad un cupo destino,
docile rende fedele il servizio
e ricolora il tuo giallo declino
d'un evidente rosso, supplizio.
Non rannicchiarti nel solito cielo
fatto di amebe o di falsi profeti
non ripararti sotto quel velo,
rotola il cuore sopra i miei prati.
Chiamami al desco con le tue mani
parla al mio viso di folle follia,
quando ci siamo, non siamo lontani,
ti sto cercando, anima mia.

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POESIA di Mesme


Scusa se ti faccio arrabbiare
se con Andrea voglio scherzare
Tu mi piaci perchè
vuoi sempre giocare come me
e se a volte vorrei imparare
ti vedo fare
giochi che a me piacciono
e mi divertono
e allora gioco con te.
Mi piace poi, se
hai una pallina con te
e la lanci in aria e la riprendi
e solo cosi' ti concentri
Vorrei che tu avessi la mia stessa età
per poter giocare con te quando mi va
e non solo il mercoledì
quando non studio per venire lì


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AGRO di Luciano Somma

Erano sorrisi di gioia
nei fienili
in mani esperte le zappe
sembravano d’acciaio
il contadino
polmoni aperti alla fragranza d’aria
pregustava dall’alba
una notte d’amore
la primavera
aveva il dolce volto
d’una vergine
agghindata di fiori profumati
e nel roseto
cresceva la certezza
che dava senso
a fiumi di speranza
ora c’è solo il vuoto
del malessere
nei volti gia’ rugosi
vecchi e antichi
e per gli eredi c’è soltanto il vuoto
perchè il silenzio greve del granaio
non può dar voce
ad urla di sconfitte
quando si vede piangere
dal cielo
lacrime rosso sangue
sulla terra
e lo spaventapasseri
è solo un altro Cristo
messo in croce
tra i campi
che minacciano la fame
aspettando chissà
quale miracolo.

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MUTAMENTO di Newclear

Fisso nel mutamento, muto fesso,
fessa promessa, professa
la messe, l`abbondanza.
Ridateci la luna smessa. Ressa.



RITORNO di Rossella

Briciole di luce dai lampioni
panna di nubi il quadro lontano

fiori di campo
in una mano
di brina.

Sussurri d'acqua

e il tuo sapore
ancora.

piove
il lento
abbraccio
della notte

il distacco
abbacina
lo sguardo
e le mie vene
sono un'alluvione.

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TREMA!..di Markelius

Trema! Tu che osi nel mio regno,
tu, che entro il regno dei cipressi
osi ardir parlar di lor con essi,
della tua vita farai pegno.

Tua salvezza non sarà l'ingegno
poiché i defunti mieton le messi,
sian esse vivi che odian se stessi,
o morti vissuti sanza ritegno.

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POESIA n1 di Alessandro Badii

Attimi che sfuggono,
che si ribellano, che scorrono
lungo viali alberati,
lungo obiettivi violati,
nei corridoi piccoli,
nelle viuzze sbiadite
che non ci sono piu'.

Sento il freddo, un freddo polare,
fermare i nostri occhi
nei silenzi di circostanza,
nelle campane a morto,
nei funerali di stato.

E ridono iene ridono
sui nostri volti contriti
sulle nostre cappelle piene
di omelie e di messe.

Il sole si spenge
dietro montagne di ghiaccio
che non riescono a sciogliersi.

Similitudini col passato invogliano
a decidere per la pazzia
e non concedere niente
ai nostri ricordi smarriti.

Vedo volti, volti intorno a me
che si distruggono e si ricreano
senza soluzione, tutti immobili.

Non ci sono piu' campane
non volano piu' le rondini.
Tutto tace
tace sul mondo
costretto ad ingoiare
ancora anime sulla coscienza.

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