LA TOPOGRAFIA



Interessanti scoperte ci hanno fatto conoscere: la distribuzione di cinque aree sacre, l’esistenza di cinque officine per la produzione di ceramiche a rilievo di tipo caleno, di una officina per la lavorazione dell’osso e dell’avorio, di un altoforno.
Le aree sacre si trovano sull'arce, a Sud dell'anfiteatro e a Sud delle Terme Centrali. Un'area sacra extraurbana è stata identificata anche in località Casariglia ad Est della città.
L'iscrizione (C.I.L., X 4650), che per i caratteri epigrafici è databile verso la metà del I sec. a.C., menziona il vicoletto ed il tempio di Mater Matuta. Due altre iscrizioni (C.I.L., X, 4660 e Not. Scavi 1929) dal contenuto identico, databili tra il 26 ed il 29 d.C. perché fanno menzione di Marco Vinicio console per la seconda volta, che rivesti questa carica appunto nel 26 e che scomparve nel 29, ricordano i templi di Giunone Lucina, di Mater Matuta, di Giano, il Clivo ad indicare forse l'arce ove attualmente si trova la cattedrale romanica, la sede dei gisiari, i carrettieri, nei pressi di porta Stellatina, la via Patula, la via ampia, forse il cardo maximus, la strada più importante della città. Le tre iscrizioni citate, inoltre riportano i nomi di sei porte urbiche: Somma, Gemina, Martiale, Stellatina, Laeva, Domestica. Più recente è il tempio di Augusto per il culto dell'imperatore divinizzato dopo la morte avvenuta nel 14 d.C., di cui era Flamen Divi Augusti il quattuorviro L. Aufellio Rufo, come ci informa l'epigrafe (C.I.L., X 4651). Prima de1 176 d.C. fu costruito il tempio della Magna Mater per volontà di Vitrasia Faustina figlia di T. Pomponius Vitratius Pollio, console per la seconda volta appunto nel 176 (C.I.L., X 4635).


[Indietro] [Indice] [Avanti]



Cales Home Page dell'I.T.C.
"Galileo Galilei" di Sparanise (CE)